Fan “veterani” che la seguono da molti anni e nuove leve di fan scatenate in delirio per questa regina dello star system che ancora una volta conferma la sua bravura e celebrità senza tempo.
Si dona con generosità al pubblico che la acclama in ogni suo passaggio al suo arrivo e al red carpet davanti al Palazzo del Cinema.
A 25 anni dalla prima volta, per Nicole Kidman il Festival di Venezia rappresenta un grande e gradito ritorno al Lido.
È arrivata a Venezia con il co-protagonista Antonio Banderas. per la presentazione del thriller erotico ‘Babygirl’ della regista Halina Reijn, in concorso alla Mostra del Cinema.
Interpretato dal premio oscar Kidman e da attori e regista di provata esperienza, è un film in concorso, quindi sarà valutato in tutta la sua credibilità, aldilà delle facili illazioni.
La storia racconta di una potente amministratrice delegata che mette a repentaglio la carriera e la famiglia quando inizia una torrida relazione con un suo stagista molto più giovane.
La regista olandese Halina Reijn commenta:
abbiamo tutti una piccola scatola nera piena di fantasie proibite che potremmo non confessare mai a nessuno. Sono affascinata dalla dualità della natura umana e questo film è un tentativo di far luce, senza giudicare, sulle forze contrapposte che compongono le nostre personalità. Per me il femminismo è la libertà di studiare la vulnerabilità, l’amore, la vergogna, la rabbia e la bestia interiore di una donna.
Invecchiare significa affrontare l’infinità del tutto. Nella mezza età non possiamo più nasconderci e siamo costrette ad affrontare i nostri demoni; più reprimiamo la nostra ombra, più pericoloso e dirompente può diventare il nostro comportamento. La relazione al centro di Babygirl consente a Romy e Samuel di mettere in scena la loro confusione riguardo a potere, genere, età, gerarchia e istinto animale. Nonostante i tabù, la gioia di quell’esplorazione è liberatoria e persino curativa.
Diana Barrows