Salone dell’Alto Artigianato Italiano 2024

Da Nord a Sud un viaggio fra le eccellenze dell’artigianato Made in Italy

Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, in programma dal 3 al 6 ottobre all’Arsenale di Venezia, sarà un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del vero artigianato italiano. Con oltre 140 maestri artigiani provenienti da ogni angolo del Paese, l’evento punta a mettere in luce il valore del lavoro manuale, la creatività e il talento che da sempre contraddistinguono il Made in Italy.

Questo prestigioso salone sarà una vetrina d’eccellenza in un contesto suggestivo come quello della laguna di Venezia. Gli espositori copriranno una vasta gamma di settori: dai tessuti pregiati alle ceramiche, passando per la gioielleria, il vetro soffiato, i mobili d’arte e molto altro ancora. Ogni artigiano porterà con sé un pezzo della propria tradizione regionale, offrendo ai visitatori un viaggio attraverso la ricchezza culturale e artistica italiana.

Tra le aziende presenti spiccano nomi noti come Pasotti Ombrelli, che da generazioni produce ombrelli di lusso fatti a mano, e De Rosa, leader nella produzione di biciclette artigianali dal 1953. Ma ci saranno anche realtà innovative come Albore Design, che si distingue per la sostenibilità delle sue creazioni in light design grazie alla tecnologia di stampa 3D.

Dalle diverse regioni d’Italia arrivano storie affascinanti e prodotti unici: l’oreficeria abruzzese di Giuliano Montaldi, i mobili intagliati a mano dalla Toscana, i tappeti sardi di Eugenia Pinna e le ceramiche artistiche di OVO dalla Calabria. Non mancheranno nemmeno artigiani del legno come Alessandro Pellegrini dal Trentino e restauratori come Madì dalla Liguria.

Il Salone sarà anche l’occasione per scoprire le eccellenze della liuteria veneta e ascoltare la musica di strumenti realizzati a mano, come pianoforti e chitarre, frutto di una tradizione secolare.

Promosso dal Comune di Venezia e organizzato da Vela Spa, l’evento rientra nel progetto “Venezia e la sua laguna”, volto alla valorizzazione del patrimonio culturale della città, riconosciuto dall’UNESCO. Un’occasione per scoprire non solo il meglio dell’artigianato italiano, ma anche per celebrare l’anima artistica e culturale di Venezia.

Partner istituzionali della manifestazione sono: Regione Veneto, Camera di Commercio Venezia e Rovigo, Venice World Sustainability Capital Foundation, CNA Venezia, Confartigianato, Fondazione Musei Civici Venezia, oltre a Venis, AVM Spa e Veritas.
Partner: Intesa San Paolo e American Express.
Partner tecnico: Artemest ed Henoto.

Federica Marangoni ON THE ROAD 1970-2024. Non solo vetro

La mostra ripercorre la lunga carriera dell’artista e designer veneziana Federica Marangoni, focalizzandosi sul suo speciale rapporto con il vetro e con Murano, dai primi lavori con questo materiale a oggi. Nel corso degli anni, l’artista ha esplorato una vasta gamma di materiali e media tecnologici, operando in modo eclettico e interdisciplinare in vari settori della comunicazione, affiancando al suo percorso di scultrice l’attività di designer.

Nel 1970 apre a Venezia il suo Fedra Studio Design e inizia a utilizzare il vetro, collaborando assiduamente con numerose fornaci muranesi. Progetta sia oggetti di design per la produzione sia sculture in vetro e grandi installazioni. In queste opere, la combinazione di media tecnologici come video e luce al neon con la trasparenza e la fragilità del vetro rende il suo lavoro unico nel panorama dell’arte contemporanea. Dalla metà degli anni Settanta, l’uso della tecnologia elettronica diventa uno dei suoi principali mezzi espressivi. La sua ricerca continua esplora il rapporto tra luce e artificio, realtà e finzione, effimero, trasparenza e mobilità virtuale dell’immagine.

La mostra è allestita in diversi spazi del Museo del Vetro, creando un percorso coinvolgente che dialoga con l’architettura stessa della sede. All’ingresso è esposta l’opera “La bricola”, un’installazione di luce su pavimento specchiante realizzata per l’Euro-Domus di Torino nel 1971. Nel giardino trovano posto alcune grandi sculture multimediali, come la scala “Go Up Ladder”, esposta nel 2013 a Basilea, in cracked neon rosso e rete metallica. Gli spazi esterni del museo accolgono anche opere in vetro degli anni Ottanta, legate al tema del giardino e delle sue implicazioni simboliche.

Nella “Stanza della leggerezza” sono esposte opere realizzate dagli anni Ottanta a oggi, evocando concetti di aria, luce, volo, bellezza e archetipi di memorie antiche ed eterne.

Le cinque sezioni

  • “Il sogno fragile. Anni Settanta e Ottanta”, dove sarà esposto, tra gli altri, il gruppo “Natura sotto vetro”.
  • “Elettronica madre di un sogno umanistico”, che approfondisce la ricerca dell’artista sull’uso della tecnologia nelle opere in vetro e sull’elettronica nell’arte e nella comunicazione.
  • “Itinerari della memoria”, con il modello in scala della fontana-scultura “La trappola della memoria”, opera pubblica per l’Expo 1992 di Siviglia.
  • “La traccia”, una sezione che dimostra come il pensiero progettuale sia un labirinto dove esperienze, sogni, metafore e riferimenti storici si accumulano e ritornano, riflettendo il flusso del ricordo e del sogno.
  • “Il volo”, con la grandiosa installazione “Il volo impossibile”, già esposta a Valencia e Barcellona.

Venice Fashion Week 2023

La Venice Fashion Week celebra il suo decimo anniversario con una serie di eventi, progetti di produzione frutto di collaborazioni tra designer internazionali e maestri d’arte veneziani, e iniziative volte a scoprire Venezia in una luce nuova. L’evento non è solo dedicato alla moda, ma anche all’importante tema della sostenibilità e all’innovazione. Un elemento chiave di questa celebrazione è “Atelier Aperti“, un’opportunità per il pubblico di scoprire le gemme artigianali nascoste nella città.

Il programma della Venice Fashion Week 2023 è incredibilmente variegato, abbracciando progetti di moda, ricerca, innovazione e tecnologia. Venezia è al centro di questa esperienza e rappresenta la cornice perfetta per questo evento che promuove una moda etica e sostenibile, valorizza l’abilità dei maestri artigiani e dà spazio ai talenti emergenti. Inoltre, sviluppa progetti inclusivi nell’ambito della moda, del turismo e degli stili di vita.

Presentazioni sartoriali, workshop, incontri con designer e creativi, visite agli Atelier Aperti e convegni focalizzati sulla moda etica e sostenibile che mirano a guardare al futuro, ma senza trascurare le tradizioni dei grandi maestri artigiani, con sessioni di approfondimento sulle tecniche utilizzate nella moda sostenibile e i segreti sartoriali che stanno dietro alle collezioni.

Scrittori, creativi, mostre fotografiche, sfilate speciali e cocktail event esploreranno la moda da molteplici prospettive, arricchendo ulteriormente l’esperienza. 

Altro progetto interessante che prenderà il via durante la Venice Fashion Week è “Tessuti Connettivi“,  uno “human lab” che metterà a confronto talenti della moda sostenibile con eccellenze dell’artigianato per progettare prodotti che abbracciano il concetto di upcycling e nuovi stili di vita.

Un evento completo e coinvolgente, che celebra la moda, l’artigianato, la sostenibilità e l’innovazione, offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare il mondo affascinante della moda veneziana e molto altro ancora.

LINO TAGLIAPIETRA: L’ORIGINE DEL VIAGGIO

 

La mostra presso le rinnovate sale del Museo Ca’ Rezzonico di Venezia è stata organizzata dalla Fondazione Lino Tagliapietra e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per celebrare l’artista Lino Tagliapietra.

Le 21 opere in mostra, realizzate negli ultimi 30 anni, includono tecniche tradizionali muranesi come il vetro soffiato con canne, la filigrana, le murrine e l’incalmo. La mostra offre una vista di opere iconiche come Dinosaur, Fuji, Asola, Niomea, Oca, Africa e Hopi. Il percorso espositivo è stato progettato dall’architetto Chiara Lamonarca tra il primo e il secondo piano del palazzo.

La mostra include anche una selezione di pannelli realizzati tra il 1999 e il 2012, che sono quadri bidimensionali in vetro fuso che sovrappongono tecniche e colori diversi. I titoli dei pannelli, come Finestra sul campiello, Ponticello e Rio Grande, non solo rappresentano luoghi importanti per il maestro, ma anche le sue grandi passioni, come la pittura di Rothko.

L’esposizione si conclude al secondo piano con il pannello Giuditta. L’opera, posizionata come una pala d’altare in vetro tra due pale, si distingue per i suoi colori accesi e il profilo stilizzato del soggetto. Rappresenta una preghiera e un ringraziamento per una vita trascorsa nella creazione di arte in vetro.

 

ORARI: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00). Le operazioni di chiusura del museo iniziano 20 minuti prima dell’orario indicato. Chiuso il martedì

Cento anni di NasonMoretti

 

Storia di una famiglia del vetro muranese

 

La mostra celebra i cent’anni di attività della cristalleria NasonMoretti, una delle realtà muranesi più originali e fiorenti.
La mostra apre gli archivi e condivide con il pubblico del Museo del Vetro una storia importante fatta di oltre diecimila modelli.
La Nason & Moretti ha scelto fin dall’inizio l’arte della tavola, reinterpretandola secondo formule contemporanee con un piglio di profonda modernità.

La cristalleria è diventata un punto di riferimento del design fin dagli anni Cinquanta, quando le coppe Lidia si aggiudicano il Compasso d’oro e comincia la sua presenza alla Biennale di Venezia. La mostra darà conto degli oggetti di maggior successo creati dalla fornace e dalle collaborazioni con alcuni importanti nomi del design e dell’architettura, senza trascurare una sezione dedicata all’attualità.

 

Non perderti un tour guidato nelle isole di Murano per scoprire l’arte del vetro e partecipare a un workshop!

 

Compra un biglietto per la lavorazione del vetro 

THE ITALIAN GLASS WEEK 2022

Con un ricco calendario di eventi proposto anche quest’anno da “The italian Glass week”,  si è conclusa la manifestazione organizzata per la sesta volta dal Comune di Venezia, in collaborazione con la fondazione Musei civici.

Il “Premio Glass in Venice”, organizzato dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia (che viene dato a maestri del vetro che si siano particolarmente distinti con la loro opera lavorando nel grande solco della tradizione muranese, oppure, nel mondo, attraverso scuole e tecniche diverse) è stato assegnato agli artisti Michele Burato e Marcela Cernadas e all’artigiano Roberto Donà.

Il “Premio Fondazione di Venezia”, per il miglior progetto del festival, è stato invece assegnato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia e all’artista Ritsue Mishima per la mostra “Ritsue Mishima – Glass Works”, curata da Michele Tavola.

La Giuria del Premio Fondazione di Venezia ha indicato fra le motivazioni: “l’attenzione nei confronti dello spazio che ospita i suoi capolavori e il dialogo incessante tra la magia del vetro e la città imperiale da cui proviene, Kyoto. Inoltre, la perfetta sintonia con il maestro Andrea Zilio dà vita a una straordinaria collaborazione che perdura negli anni e contribuisce alla bellezza delle sue creazioni”.

Aperta al pubblico fino al 30 ottobre 2022, la mostra Ritsue Mishima – Glass Works, che cade nel bicentenario dalla morte di Antonio Canova, propone un dialogo con le opere del maestro di Possagno. Il percorso, curato da Michele Tavola, ha inizio con nove vetri che riposano sotto i bassorilievi di Canova, e prosegue con la composizione Lottatori, ispirata all’omonima terracotta dello scultore, che nel linguaggio di Mishima simboleggia la quotidiana lotta creativa degli artigiani nella lavorazione del vetro. L’artista giapponese sfrutta la viscosità del vetro veneziano per dare forma a sculture caratterizzate dalla trasparenza, i cui contorni sono definiti dalla luce e si fondono con l’ambiente circostante.

Credit photo: Andrea Martiradonna

Mira On Air Festival 2019. A Luglio torniamo sotto palco al festival di Parco Villa dei Leoni

Ormai da qualche anno non c’è Luglio senza Mira On Air Festival.
Dal 24 al 28 si torna infatti sotto palco al Parco Villa dei Leoni di Mira con un programma live intensissimo e super attuale, affiancato chiaramente dalla solita cornice di aperitivi, mercatini, cucina, ottime birre, workshop, esposizioni.

Il festival organizzato dall’Associazione Dedalo e Argo con il patrocinio del Comune di Mira e il supporto di molte realtà locali, ha confezionato 5 giorni di musica e festa senza paragoni.

L’organizzazione ha svelato pian piano il programma che, ad oggi, si compone così e lascia da svelare solo l’ultimo dei tanti nomi che calcheranno il palco del #Moa2019

– Mercoledì 24 Luglio –
I Segreti
GOMMA
ingresso €1

– Giovedì 25 Luglio –
Tmhh
MURUBUTU
ingresso €3

– Venerdì 26 Luglio –
PSICOLOGI
TAURO BOYS
KETAMA 126
ingresso €8

– Sabato 27 Luglio –
Cogito
The André
FULMINACCI
ingresso €3

– Domenica 28 Luglio –
Cecco e Cipo
ingresso €1

HOMO FABER. L’artigianato d’eccellenza in mostra alla Fondazione Cini di Venezia

Crafting a more human future. Questo è lo spirito della mostra “Homo Faber” aperta dal 14 al 30 Settembre alla Fondazione Giorgio Cini e promossa dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, istituzione con sede in Svizzera che si dedica alla promozione della maestria artigiana a livello internazionale.

L’eccellenza della produzione artigianale europea è stata stata scelta accuratamente da un selezionatissimo team di progettisti, curatori e architetti di fama mondiale, personalità di spicco come Michele De Lucchi, Stefano Boeri, India Mahdavi, Judith Clark, Jean Blanchaert e Stefano Micelli, concependo un’esibizione che portasse in scena un’ampia selezione di materiali e discipline, dal gioiello alle biciclette su misura, dalle competenze artigiane che stanno scomparendo ad alcuni degli esempi più rappresentativi dei mestieri d’arte a livello europeo.

Con una superficie di ben 4.000 metri quadri, Homo Faber sarà la più grande mostra mai realizzata presso la Fondazione Giorgio Cini e offrirà ai visitatori l’opportunità di accedere a spazi che normalmente non sono aperti al pubblico.

INFO UTILI
Per accedere all’evento è necessario registrarsi sul sito.

IL MONDO IN UNA PERLA, collezione di perle in mostra al museo del vetro di Murano

Uno straordinario concentrato di tecnica e inventiva. Questo è racchiuso nelle perle di vetro veneziano, piccoli e preziosi manufatti di rara bellezza che nelle loro molteplici tipologie accompagnano la storia vetraria veneziana e che fino al 15 Aprile 2018 sono i protagonisti di “Il mondo in una perla“, mostra  allestita negli spazi delle ex conterie del Museo del Vetro di Murano. La mostra nasce del lungo lavoro di catalogazione e di studio delle collezioni di perle del Museo del Vetro di Murano, condotto per la Fondazione Musei Civici di Venezia da Augusto Panini, tra i massimi esperti sull’argomento, che ha portato alcuni mesi fa alla pubblicazione del primo dettagliato catalogo riservato a questi oggetti artistici. Un mondo unico quello delle perle di vetro: oggetti decorativi ma anche preziosa merce di scambio esportata in grande quantità nel XIX secolo verso le colonie dell’Africa Occidentale, dell’India e delle Americhe; monili tanto ricercati e ambiti, che in cambio di perle di vetro i nativi d’America accettarono di cedere il territorio che oggi conosciamo come Manhattan. La collezione del Museo del Vetro di Murano è costituita da 85 cartelle campionarie contenenti 14.182 perle, da tre pannelli di stoffa del 1863, dono della Società delle Fabbriche Unite contenenti 2015 perle e 266 mazzi di conterie, da 91 mazzi di perle a lume, di cui alcuni incompleti, da 8957 perle integre e 274 frammentate e 492 mazzi di conterie. Scomparso sin dal 1912 l’inventario redatto dall’abate Zanetti, solo ora si è riusciti a ricondurre molte di queste perle, mazzi e cartelle alle vetrerie attive a Venezia e Murano tra il 1820 e il 1890 e dunque ai maestri vetrai, giganti dell’arte e imprenditori illuminati come Giovanni Battista Franchini, Domenico Bussolin, Benedetto Giorgio Barbaria, Antonio Salviati, Pietro Bigaglia e Giovanni Giacomuzzi, che con generosità e senso civico avevano donato al museo cittadino il meglio della propria produzione nascente. INGRESSO Intero: 10€ Ridotto: 7,50€

Venice Fashion Night – tutto il programma

La Venice Fashion Night accende i riflettori sugli atelier veneziani che per il giorno dell’inaugurazione, sabato 22 ottobre, apriranno le porte della loro creatività.

Per partecipare alla passeggiata all’insegna dell’artigianalità veneta scrivere a hello@veneziadavivere.com.

Programma di sabato 22 ottobre:

Tessiture Bevilacqua Venezia
Press opening ore 11 (su invito, richiedere a hello@veneziadavivere.com)
Antica Tessitura Luigi Bevilacqua Campiello della Comare, Santa Croce 1230

Inizio passeggiata: ore 12 in Campo San Giacomo de L’Orio

Ore 12
KANZ Architetti – Atelier di design (Calle de Mezo, Santa Croce, 1592)
Presentazione della seconda edizione di Ve. Nice Stuff.

Ore 13
Atelier Pietro Longhi. La moda nella storia (San Polo 2608). Incontro con Francesco Briggi e Raffaele Dessì.

Ore 15
Atelier Arras tessuti – Lavorazione di tessuti con telai a mano (Campiello degli Squelini, Dorsoduro 3235)

Ore 15.30
perlamadre design – Perle veneziane contemporanee (Calle de le Boteghe, Dorsoduro 3182)

Ore 16.30
Zora da Venezia – Atelier di Fiori e Vetro (Campiello San Vidal, San Marco 2847)

Ore 17
Paperoowl e Marisa Convento-Venetian Dreams Glass Jewerly – Venetian Dreams presentano: Mariano sogno d’Oriente (Calle della Mandola, San Marco 3805)

Ore 17.30
Pot Pourri – Atelier Home Decor (Ramo dei Fuseri, San Marco 1830)

Ore 18
Antonia Sautter Creations & Events – Atelier sartoriale (Frezzeria, Calle del Carro, San Marco 1628)

Ore 18
Salvadori Venezia Diamond Atelier (Piazza San Marco, San Marco 67). Tra musica e design Marzia Pendini ci racconta il mondo dei diamanti e la storia della sua azienda.

Ore 18-20
Michele De Fina Venezia presenta il suo Bag design atelier (Hotel Bonvecchiati, Calle Goldoni, San Marco 4488)

Ore 19
Malìparmi Story per Venice Fashion Night
Esposizione delle creazione storiche della maison Malìparmi (Calle del Teatro, San Marco 4600)

L’ O.FT il Concept di Ottico Fabbricatore – Atelier di stile (Calle del Lovo, San Marco 4773)

I cappelli di Giuliana Longo, modista e baretera – Modisteria (Calle del Lovo 4813)

Dalle 10 alle 21
Pellicceria Caberlotto Atelier (Calla Larga Mazzini, San Marco 5114)

Ore 19
Acqua dell’Elba – Come nasce il profumo di Toscana (Campo San Bartolomeo, San Marco 5383)

Ore 19.30
L’armadio di Coco – Vintage Atelier: come nasce un cappotto realizzato con abiti che non usi più. (Campo Santa Maria Nova, Cannaregio 6029)

Ore 19
Marina Brandes presenta la sua bottega artigiana Trame D’incanto tra vecchie perle veneziane, arredi, tessuti e musica (Salizada Zorzi, Castello 4933)

Ore 17 -20 Giudecca
The White Drake – 15 designer internazionali presentano la loro idea di purezza. Una mostra a cura di Magda Di Siena con gli artisti Antonella Fusco, Marco Trevisan & Ailovo, Barsa Design, Patricia Azcárate & Bottelo, Cristian Gori &Teodorani, Emmedi design, Francesca Tronca, Laura Visentin, Margherita Spatola, Narratè, Roben, Studio Passalacqua, Studio Supercake. Il vernissage è alle 17.
(Giudecca Art Gallery, Fondamenta San Biagio 795)

PROGRAMMA GENERALE:

Martedì 25 ottobre – 19.00
Teatro in Bottega, Performance
0.3_Corpi in saldo di Mattia Berto porta il pubblico in una bottega storica di stoffe, Benevento Tessuti.
Strada Nova, Cannaregio 3991/3945.

Mercoledì 26 ottobre – 19.00
Fashion walk: alla scoperta di Venezia e la moda Boutique, sartorie, store, nuove collezioni Partecipazione gratuita con iscrizione:
Scrivi a hello@veneziadavivere.com.

Giovedì 27 ottobre – 15.30
Il Caffè Quadri riporta i tabarri in Piazza
Raffaele Alajmo ha chiamato Sandro Zara del Tabarrificio Veneto a vestire il personale del Gran Caffè Quadri con un modello storico di tabarro. Sandro Zara ci racconterà come la storia del tabarro si intreccia a quella di Venezia e della moda.

Giovedì 27 ottobre – 19.00
Veneto Jazz all’Hotel Splendid Venice
Micael Crescentini voce, Stefano Ottogalli chitarra, Enrico Pagnin clarinetto e sax. Chet Baker, Cole Porter, George Gershwin e le più belle e famose songs della tradizione jazz di New Orleans.

Giovedì 27 ottobre – 20.00
Libreria Marco Polo
La libreria più amata in città inaugura con un cocktail la vetrina della moda e la mostra di fotografie degli occhiali Urbani sulla panca rossa.
Campo Santa Margherita, Dorsoduro 2899

Venerdì 28 Ottobre – 17.30
Dino Sellier Boutique – Fashion Show Galleria Teatro Vecchio 7, Mestre (Ve)

Sabato 29 Ottobre 2016
Venice Fashion Night
Indie fashion: le sfilate

Sabato 29 ottobre – 12.30
Ponte di Rialto: Un gioiello di Ponte
Oro, gioielli, mercanti e tessuti preziosi, lusso, moda: questo era il Ponte di Rialto a Venezia nel ‘500. Ce lo racconta lo storico dell’arte e del costume Raffaele Dessì con i gioiellieri Frollo e Jovon.

Sabato 29 ottobre dalle 23,30 in poi
Outgirls – La Notte dedicata alle Donne e alla moda Molocinque, a sole 3 fermate di bus da Venezia. Info & Reservation: 3485613708 – 3278360524

Foto di copertina: veneziadavivere

Venice Fashion Night 2016: quando la moda incontra Venezia

Quando la moda incontra Venezia c’è solo una parola: Venice Fashion Night.

Preparatevi a vivere un viaggio nella creatività Made in Veneto, animato da sfilate, eventi, fashion walk e scenografiche performance. Hotel e gallerie d’arte veneziane si trasformano per ospitare la moda indipendente. Le vie si accendono sotto i riflettori.

L’edizione 2016 della Venice Fashion Night quest’anno durerà una settimana, non più una sola notte! Dal 22 al 29 ottobre avrete tutto il tempo per godervi il meglio della moda emergente attraverso una serie di mostre e incontri che hanno lo scopo di affermare Venezia come città di talenti.

Il viaggio della Venice Fashion Week ruota attorno a tre momenti principali:

Un tour all’interno dei luoghi dove si producono moda e creatività a Venezia e nel Veneto. Atelier, laboratori e fabbriche aperti al pubblico per far conoscere la loro artigianalità e abilità produttiva.

Gli instagramers si insedieranno nel vivo all’evento per farvi vivere i momenti salienti attraverso gli occhi dei social network: party, sfiliate e shooting fotografici.

Sabato 29 ottobre, giornata conclusiva della Venice Fashion Week, negozi, hotel, atelier, musei e luoghi della cultura si accendono di eventi, performance, happening e mostre.

L’obiettivo della Venice Fashion Night è di rendere visibile il contributo che creativi, artigiani, produttori indipendenti e industrie tessili danno alla qualità del Made in Italy.

Tutti gli eventi sono liberi e aperti al pubblico.

Venice Fashion Night è un evento organizzato da VeneziadaVivere.com in collaborazione con Comune Di Venezia e Venezia Unica.

Foto di copertina: Veneziadavivere

Franco Beraldo e il vetro di Murano

Un ‘artista che trasforma il vetro di Murano in splendide opere d’arte colorate e luminosissime

Franco Beraldo, nato nel 1944 a Meolo, un piccolo paese situato tra i fiumi Sile e Piave in provincia di Venezia, ha il suo studio in Via Paruta a Mestre. Lì  troverete dipinti e opere in vetro che poi vende anche in alcune atelier selezionati di Venezia e Murano. Franco Beraldo è uno di quegli artisti che ha trovato nel vetro uno splendida materia dove poter esprimere appieno la luce e i colori che permeano le sue opere pittoriche. La luminosità e la trasparenza delle tinte sono al centro della sua ricerca pittorica. Fin dagli esordi è stato affascinato dalla luce e dai colori limpidi della laguna veneta. Negli anni i suoi paesaggi sono diventati sempre più astratti: composizioni trattenute nello sviluppo spaziale dall’evolversi di segni, strutture organizzate in campiture cromatiche vivacizzate dal rapido passaggio di colori attentamente sovrapposti ed accostati. Dal 2005 Franco Beraldo ha deciso di esprimere il colore anche attraverso il vetro e dopo un lungo percorso di formazione si è rivolto ai più capaci maestri soffiatori di Murano. Con loro crea, nelle fornaci, piccole formelle di mosaici trasparenti, piastre policrome e vasi soffiati, dove riesce a manifestare la sua passione per il colore. Il procedimento è lungo e laborioso ovviamente, e mantiene dei connotati magici: si lavora alla cieca poiché tutti i colori sono trattati a 900/1000 gradi per cui sono tutti rossi; solo quando il vetro è raffreddato si scopre il risultato di vari strati di vetro sovrapposti. Le formelle in vetro possono essere appese alle pareti come opere d’arte a se stanti, o se inserite in un ulteriore camicia di cristallo diventare vere e proprie sculture da tavolo. Incastonate in strutture di metallo formano lampade che suggestivamente diffondono una luce multicolore. Il vetro lo lavora anche nel suo studio grazie a un forno piano, a una temperatura più bassa, grazie al qualche compone geometrie di coloratissimi lacerti e pasta di vetro che poi si trasformano in luminosi vasi soffiati dai colori cangianti e in altri tipi di piastre colorate. Qui sotto un piccolo video dimostrativo mentre Franco Beraldo crea le sue opere in vetro a Murano.

Murano da scoprire: Marina e Susanna Sent

Murano, un’isola di Venezia piena di sorprese.. se sai dove andare!

Murano è un’isola straordinaria da scoprire oltre la facciata di paccottiglia di dubbia provenienza e insistenti intromettitori (zelante omaccione che, appena scesi dal vaporetto che vi ha condotti a Murano, cercherà di accalappiarvi e di portarvi nella sala vendita che gli dà maggior “soddisfazione”. Nella versione light vi inviterà solo a dirigervi “to the furnaces”: le sue furnaces). L’isola di Murano vale più una gita, soprattutto se siete armati di buone guide, e se ci andate in giorni feriali quando sono aperti gli show room dei produttori veri e non solo di vetro artistico. LO SHOWROOM DELLE SORELLE SENT Un buon indirizzo assolutamente da non perdere per le donne moderne e ricercate è sicuramente il nuovo spazio total white delle sorelle Marina e Susanna Sent. Dalla ristrutturazione di una cavana (un ricovero per barche) è stato ricavato questo luminosissimo open space che si affaccia sulla laguna. Gli oggetti sono esposti con ampio respiro, dando la possibilità ancor di più di apprezzare la ricercatezza degli accostamenti tra vetro e altri materiali come gomma, acciaio, legno e carta da cui nascono orecchini, bracciali, collane dal gusto minimal ma dai colori accesi. Potete trovare anche sculture in vetro, ciotole, piatti e foulard, essenziali e lineari in sintonia con lo stile dei gioielli. Arrivarci è facile: scendete alla prima fermata di Murano (Fermata Colonna) poi – scansando gli intromettitori di cui sopra – tenete la sinistra e fate tutta la fondamenta. Appena prima del ponte a destra troverete il cancello di entrata. Prezzi: collane 25/200 €, orecchini 15/40 € Marina e Susanna Sent Aperto dalle 10 alle 17, chiuso sabato e domenica Fondamenta Serenella 20, Murano 041 5274665 www.marinaesusannasent.com La rubrica BRAVI QUESTI è curata da Michela Scibilia, autrice dell’utilissima guida alla Venezia (e Laguna) Low Cost. Qui tutte le sue interessanti Guide pratiche a Venezia http://www.teodolinda.it/index.php/guide Venezia (e laguna) low cost: Guida anticrisi alla città più bella del mondo (Varia)

Il Forcolaio Matto

Il Forcolaio Matto è uno dei pochi a Venezia a intagliare forcole, lo scalmo per il remo tipico delle imbarcazioni veneziane

A Venezia nascono ancora adesso laboratori in grado di dare valore all’artigianato locale. E’ il caso de Il Forcolaio Matto, la bottega aperta da circa un anno da Piero Dri, professione “remer“, costruttore di remi e forcole per imbarcazioni veneziane. Recentemente la Voga alla Veneta è rinata. Tantissime famiglie, coppie, amici, decidono di prendere la barca a remi, il sabato e la domenica, e girare per i canali di Venezia solo per il gusto di farsi una passeggiata. Gli stretti canali della città obbligano i vogatori a remare in piedi e in modo asimmetrico per migliorare visuale e manovrabilità. Per questo nelle imbarcazioni veneziane è necessario uno scalmo libero, sul quale il remo possa lavorare agevolmente: la forcola. A seconda del tipo di imbarcazione la forcola cambia leggermente forma e caratteristiche, tanto da diventare un vero e proprio originale oggetto scultoreo. Chi ha bisogno di una forcola si rivolge al remer. Ce ne sono solo quattro a Venezia, e uno di questi è Il Forcolaio Matto. Piero Dri è un giovane veneziano laureato in astronomia da Padova. Il curriculum di studi lo avrebbe portato lontano dalla sua amata Venezia, dalle acque della Laguna, dove fin da piccolo andava a remare col nonno. Ha così deciso di imparare un mestiere molto diverso: per 6 anni è andato a bottega dal maestro remer Paolo Brandolisio. Ora, grazie al suo laboratorio in Calle del Cristo, una calletta laterale di Strada Nuova, a pochi passi da Campo Santi Apostoli e Rialto, lavora i pezzi di legno che va a scegliere personalmente. Nelle sue mani il legno di noce, pero, ciliegio si trasforma in meravigliose forcole: un oggetto indispensabile per chi rema a Venezia ma caratterizzato da un connotato scultorio tale che può essere tranquillamente usato come oggetto d’arredo unico e originale. Non a caso c’è chi gli chiede delle forcole anche per regalarle ai matrimoni o per mettersela semplicemente in casa sulla credenza del salotto. Oltre alle forcole Il Forcolaio Matto fa anche remi, costruiti in legno Ramin proveniente dall’Indonesia, e taglieri, gioielli, tutti rigorosamente in legno. Una forcola può costare dai 300€ ai 1200€. Orari: Lun – Ven: 8.30 – 13.00, 15.00 – 18.30 / Sab: 9.00 – 12.30 Telefono: 041 877 8823 Come arrivare: Calle del Cristo, Cannaregio 4231 Trasporti pubblici Linea di trasporto pubblico ACTV n.1 – Fermata Ca’ d’Oro.

Gioielli e oggetti di designer emergenti a Venezia: Ohmyblue

BRAVI QUESTI! di Michela Scibilia: Gioielli e oggetti di designer emergenti in vendita a Venezia

I giOvani, i giOvani, i giOvani… ogni tanto si organizzano. Elena Rizzi, vivace e ricciuta trentenne, dopo una lunga esperienza nel settore, da ormai un anno ha aperto la sua galleria/ studio/ bottega in Campo San Tomà. In questo uno spazio chiaro e pulito propone soprattutto gioielli in oroacciaiocordapagliavetro, ma anche piccoli complementi d’arredo, foulardcappelli,  tutti selezionati personalmente tra i lavori di designer emergenti ma spesso già quotatissimi, che va a scovare di persona uno ad uno. Basta un’occhiata  al sito www.ohmyblue.it sempre aggiornato, grazie all’attivissimo staff, per rendersi conto dell’alto livello di ricerca: pezzi farmaciaitaly.com/levitra.html unici che ti assicurano il look giusto soprattutto nei giorni di Biennale. Certo, oggetti talmente perfetti e unici che è meglio indossarli uno alla volta e magari con un abitino semplicissimo. Vi consigliamo di farci un salto, per percepire la passione e la capacità che l’hanno già promosso a indirizzo preferito dei più raffinati e ricercati architetti. Da aprile una organizzeranno una serie di incontri per conoscere qualcuno di questi designer/artigiani. Qualche prezzo: fede d’argento 45-58, anello vuoto in foglia d’oro 480, orecchini 65-220 Testo a cura di Michela Scibilia autrice della utilissima Guida VENEZIA Low Cost Guida anticrisi alla città più bella del mondo

L’Arzanà – Piccolo Museo delle imbarcazioni veneziane

Arzanà – Piccolo gioiello nascosto – Museo vivente delle imbarcazioni veneziane

A Venezia esiste un piccolo “Museo vivente”, poco conosciuto e quindi quasi segreto, che raccoglie esemplari unici di imbarcazioni veneziane d’epoca. L’universo delle barche tradizionali di Venezia costituisce un patrimonio culturale e collettivo che rischiava di scomparire se una fiera Associazione Veneziana, dal nome dantesco, “Arzanà” (in dialetto significa Arsenale), non si preoccupasse, da una decina di anni, di salvaguardare, conservare e studiare la cantieristica veneziana. Un tempo una gran varietà di barche solcavano i canali veneziani. Nel 1600 si contavano quasi 10.000 imbarcazioni in Laguna tra gondole di parata, gondole di casata, caorline, sandali, etc.. Con l’avvento prima dei natanti a motore, il patrimonio delle barche tradizionali rischiava di andar perduto. Proprio per evitare che tante imbarcazioni tipiche cadessero nell’oblio (una volta terminata la loro esistenza le barche venivano semplicemente dismesse e diventavano legna da ardere) l’Associazione Arzanà, ha acquistato l’anticoSquero “Casal dei Servi”, a Cannaregio, in Cal delle pignatte, e lo ha trasformato in un eccezionale piccolo “Museo vivente” dove, se si ha un po’ di tempo a disposizione e la voglia di scoprire l’universo delle barche veneziane, una visita è d’obbligo (solo tramite prenotazione mandando una mail a associazionearzana@gmail.com). Lo Squero era il luogo dove a Venezia venivano costruite le imbarcazioni minori, quelle più piccole per intenderci. Quello di Casal dei servi è uno dei più famosi perchè proprio qui vennero rinnovati, alla fine dell’800, i procedimenti costruttivi della gondola che ne modificarono stabilmente le caratteristiche strutturali. Al suo interno l’associazione raccoglie al suo interno l’arredo da lavoro di vecchi squeri e alcune barche ora estinte. Uno dei pezzi forti della collezione è il gondolin da fresco, unico esmplare al mondo in un ottimo stato di conservazione. Questo tipo di gondola, usata per le “passeggiate” sull’acqua d’estate, era di spessore ridotto per andare molto più velocemente. Per ulteriori informazioni associazionearzana@gmail.com