Crociera con Cena sul Galeone Veneziano

Sali a bordo per un giro in barca di tre ore sul galeone veneziano, goditi una cena a lume di candela e naviga nelle tranquille acque di Venezia e della sua laguna.

Partendo dal molo di Venezia, naviga a passo tranquillo verso la parte settentrionale della laguna, verso la costa di cipressi di Mazzorbo, l’isola di Burano e Murano, famosa in tutto il mondo per i capolavori dei soffiatori di vetro.

Goditi un menu di 5 portate (di solito a base di pesce, ma un menu alternativo è disponibile su richiesta al momento della prenotazione), che include un aperitivo con Prosecco DOC extra dry, una bottiglia di Cabernet Sauvignon o Chardonnay Podere dei Nidran e un caffè.

La cena a bordo proseguirà con un tour panoramico nel bacino di San Marco durante il quale potrai ammirare la Chiesa del Redentore, la basilica di Santa Maria Della Salute, Punta della Dogana, il paesaggio marino unico di Venezia e Piazza San Marco.


COSA È INCLUSO:

  • Navigazione nella laguna di Venezia
  • Menù a base di pesce (su richiesta è possibile avere un menù alternativo)
  • Aperitivo con Prosecco DOC extra dry
  • Bottiglia di Cabernet Sauvignon o Chardonnay Podere dei Nidran

DURATA

Fino a 3 ore


PUNTO D’INCONTRO

Riva S. Biasio, 2148 Castello, Venezia
Imbarco e sbarco al molo di Venezia, davanti al Museo Navale, almeno 10 minuti prima della partenza.

Salone dell’Alto Artigianato Italiano 2024

Da Nord a Sud un viaggio fra le eccellenze dell’artigianato Made in Italy

Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, in programma dal 3 al 6 ottobre all’Arsenale di Venezia, sarà un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del vero artigianato italiano. Con oltre 140 maestri artigiani provenienti da ogni angolo del Paese, l’evento punta a mettere in luce il valore del lavoro manuale, la creatività e il talento che da sempre contraddistinguono il Made in Italy.

Questo prestigioso salone sarà una vetrina d’eccellenza in un contesto suggestivo come quello della laguna di Venezia. Gli espositori copriranno una vasta gamma di settori: dai tessuti pregiati alle ceramiche, passando per la gioielleria, il vetro soffiato, i mobili d’arte e molto altro ancora. Ogni artigiano porterà con sé un pezzo della propria tradizione regionale, offrendo ai visitatori un viaggio attraverso la ricchezza culturale e artistica italiana.

Tra le aziende presenti spiccano nomi noti come Pasotti Ombrelli, che da generazioni produce ombrelli di lusso fatti a mano, e De Rosa, leader nella produzione di biciclette artigianali dal 1953. Ma ci saranno anche realtà innovative come Albore Design, che si distingue per la sostenibilità delle sue creazioni in light design grazie alla tecnologia di stampa 3D.

Dalle diverse regioni d’Italia arrivano storie affascinanti e prodotti unici: l’oreficeria abruzzese di Giuliano Montaldi, i mobili intagliati a mano dalla Toscana, i tappeti sardi di Eugenia Pinna e le ceramiche artistiche di OVO dalla Calabria. Non mancheranno nemmeno artigiani del legno come Alessandro Pellegrini dal Trentino e restauratori come Madì dalla Liguria.

Il Salone sarà anche l’occasione per scoprire le eccellenze della liuteria veneta e ascoltare la musica di strumenti realizzati a mano, come pianoforti e chitarre, frutto di una tradizione secolare.

Promosso dal Comune di Venezia e organizzato da Vela Spa, l’evento rientra nel progetto “Venezia e la sua laguna”, volto alla valorizzazione del patrimonio culturale della città, riconosciuto dall’UNESCO. Un’occasione per scoprire non solo il meglio dell’artigianato italiano, ma anche per celebrare l’anima artistica e culturale di Venezia.

Partner istituzionali della manifestazione sono: Regione Veneto, Camera di Commercio Venezia e Rovigo, Venice World Sustainability Capital Foundation, CNA Venezia, Confartigianato, Fondazione Musei Civici Venezia, oltre a Venis, AVM Spa e Veritas.
Partner: Intesa San Paolo e American Express.
Partner tecnico: Artemest ed Henoto.

Souls of Venice

La nuova mostra di Lorenzo Quinn, intitolata “Anime di Venezia – Souls of Venice“, sarà esposto a Venezia dal 20 aprile al 15 settembre 2024 in occasione delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Marco Polo, in concomitanza con la 60ª Biennale d’Arte.

Esposte 15 statue realizzate in mesh, un intreccio metallico, che rappresentano alcune delle Anime più significative della Serenissima attraverso i secoli, celebrando l’unione e la simbiosi tra la città e le sue arti, rese immortali dai veneziani.

L’installazione troverà posto nell’Androne di Ca’ Rezzonico, splendido e maestoso edificio affacciato sul Canal Grande, progettato da Baldassare Longhena e sede del Museo del Settecento Veneziano. Questo progetto sorprendente e iconico segna in modo indelebile il legame d’amore tra Venezia e Lorenzo Quinn.

“Anime di Venezia – Souls of Venice” rappresenta una novità assoluta nella produzione di Quinn: per la prima volta, l’artista affronta un tema storico, concepito appositamente per il museo, e l’opera prende vita anche grazie all’uso della realtà aumentata, interpretata con una visione poetica e magica.

Realizzato in collaborazione con la Fondazione Musei Civici e con il patrocinio della Città di Venezia e del Comitato per le Celebrazioni di Marco Polo 700, il progetto offrirà al visitatore di Ca’ Rezzonico, oltre alla replica del Marco Polo già presente a Palazzo Ducale, la possibilità di ammirare le statue in maglia metallica di Lorenzo Tiepolo, Caterina Corner, Veronica Franco, Elena Lucrezia Corner Piscopia, Carlo Goldoni, Antonio Vivaldi, Marietta Barovier, Elisabetta Caminer Turra, Andrea Palladio, Antonio Canova, Tiziano Vecellio, Rosalba Carriera, Giacomo Casanova e il Marco Polo “universale” rappresentato simbolicamente dalla figura del Gondoliere, che inviterà tutti a intervenire per “salvare Venezia e il mondo intero”.

Le statue prendono vita

L’installazione di Lorenzo Quinn presenta una caratteristica unica: le 15 Anime comunicano con il visitatore. Scaricando un’applicazione e scansionando con il proprio smartphone il codice QR su ogni statua, il visitatore può assistere alla trasformazione di ciascuna figura metallica in un’immagine di realtà aumentata. Ogni personaggio, contestualizzato nel suo periodo storico, “parla” raccontando di sé e del suo speciale rapporto con Venezia. Grazie allo smartphone e all’app dedicata, le statue di maglia metallica prendono vita virtualmente, dimostrando quante e quali “Anime” hanno segnato la storia della Serenissima. 

Tour a Piedi di Fantasmi e Misteri

Preparati a vivere un’esperienza emozionante con il tour a piedi tra fantasmi e misteri a Venezia, un viaggio serale che ti porterà a esplorare il lato più oscuro e nascosto della città. Segui la tua guida esperta tra vicoli misteriosi e piazze silenziose, dove mito e realtà si intrecciano in modo inquietante. Questo tour è pensato per chi vuole scoprire una Venezia diversa, lontana dalle classiche rotte turistiche, ricca di storie spettrali e leggende sepolte nel tempo.

Mentre camminerai per le strade buie della città, la tua guida ti racconterà le storie di misteriose apparizioni e leggende inquietanti. Potrai ascoltare i racconti di bambini sepolti e di anime tormentate, che ancora oggi si dice vaghino per la città durante le ore più buie. Ma non finisce qui: il punto culminante di questo tour è la visita a una cripta sotterranea, dimenticata da anni, che illuminerai con una candela per riportare alla luce antichi segreti.

Quando il sole tramonta e Venezia viene avvolta dall’oscurità, la città assume un aspetto del tutto nuovo. Le ombre dei suoi palazzi e i riflessi sull’acqua creano un’atmosfera suggestiva e misteriosa. Durante questo tour a piedi tra fantasmi e misteri, potrai vedere una Venezia trasformata in un luogo di enigmi irrisolti e leggende affascinanti. Ogni angolo nasconde un segreto che non vedrai l’ora di scoprire e raccontare.

Questo tour è perfetto per chi ama l’emozione del mistero e desidera esplorare Venezia in un modo del tutto nuovo. Non solo scoprirai storie avvincenti, ma potrai anche ammirare una città che, con il calare della notte, diventa ancora più enigmatica e affascinante.


COSA È INCLUSO:

  • Tour guidato a piedi

DURATA

1 ora e 30 minuti


PUNTO D’INCONTRO

San Marco Giardinetti c/o Alilaguna, Venezia

Riscatta i biglietti del tuo Venice Ghost & Mysteries Walking Tour con un biglietto cartaceo al punto d’incontro.
Presentati al punto d’incontro almeno 15 minuti prima dell’inizio del tour.

Venetian Bubbles: Un vortice di colori e riflessioni

Jiri Georg Dokoupil porta la sua arte a Venezia con la mostra “Venetian Bubbles“, un affascinante viaggio attraverso la sperimentazione e l’espressione artistica.

Dipinti eterei e sculture tridimensionali si intrecciano in un dialogo tra tradizione e innovazione, ospitato all’interno delle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana. Dal 22 giugno al 18 agosto 2024, lasciatevi rapire da un mondo di bolle che sfidano la percezione e invitano a profonde riflessioni.

Sette dipinti su larga scala dominano lo spazio, catturando l’essenza effimera delle bolle di sapone. Creati con una tecnica unica che mescola sapone, pigmenti e imprevedibili soffi, questi lavori evocano la fragilità dell’esistenza e la bellezza transitoria del momento.

Le bolle di sapone, protagoniste indiscusse, si trasformano in sculture tridimensionali grazie alle innovative opere in vetro di Dokoupil. Sette portabottiglie in metallo assumono una nuova vita, decorati da bolle di vetro che brillano di mille sfumature. Un omaggio all’artigianato vetrario boemo si intreccia con la fantasia dell’artista, dando vita a oggetti che sfidano la funzione e invitano all’osservazione.

Un’opera emblematica della mostra è Open Bubbles Condensation Cube, un tributo all’opera di Hans Haake. All’interno di una scatola, bolle di vetro galleggiano in acqua condensata, creando un microcosmo che riflette sul mutamento e sulla ciclicità della vita.

Venetian Bubbles è più di una semplice mostra: è un’esperienza immersiva che stimola i sensi e invita a riflettere sulla natura effimera dell’esistenza. Un invito a cogliere la bellezza nell’istante, a celebrare la sperimentazione e ad apprezzare la fragilità di ciò che ci circonda.

Jiří Georg Dokoupil: Un Viaggio Oltre le Categorie Artistiche

Figura chiave del movimento “Neue Wilde” in Germania, Jiří Georg Dokoupil ha sempre rifiutato di essere confinato in un singolo genere o stile. La sua arte è un’esplorazione continua, un viaggio che trascende le pratiche tradizionali e abbraccia l’innovazione.

Dai segni di frusta alla fuliggine di candela, dalla frutta alle bolle di sapone, Dokoupil impiega una moltitudine di materiali insoliti per dare vita alla sua visione artistica. La sua pittura è un dialogo aperto con il processo creativo, dove tecniche non convenzionali si intrecciano con concetti profondi.

Con oltre 60 collezioni e 100 tecniche o stili al suo attivo, l’opera di Dokoupil è una testimonianza della sua incessante ricerca. Egli si rifiuta di essere definito da uno stile unico, preferendo invece sperimentare liberamente, spingendo i confini di ciò che la pittura può essere.

Venetian Bubbles rappresenta l’ultima tappa di questo viaggio artistico. Le bolle di sapone, effimere e delicate, si trasformano in simboli senza tempo nelle mani di Dokoupil. La loro fragilità riflette la natura transitoria dell’esistenza, mentre la loro bellezza effimera ispira riflessioni sulla natura stessa dell’arte.

L’opera di Dokoupil è un invito a guardare oltre le apparenze. Ci spinge a mettere in discussione le nostre convinzioni e ad abbracciare l’incertezza. È un’arte che vive nel momento, che cattura la bellezza dell’istante e ci ricorda il potere trasformativo della creazione artistica.

Jiří Georg Dokoupil non è solo un artista, è un esploratore. Un pioniere che naviga in mari inesplorati, alla ricerca di nuove forme di espressione. La sua arte è un dono per il mondo, un’ispirazione per tutti coloro che osano sognare e creare. 

VENEZIA JAZZ FESTIVAL 2024

Il Venezia Jazz Festival si prepara a offrire un’estate all’insegna della musica di qualità, con un programma ricco di artisti di fama internazionale e nuove promesse del jazz. La manifestazione, che si terrà da giugno ad agosto, propone un viaggio musicale variegato, spaziando dalle sonorità sudamericane al jazz non convenzionale, fino alle nuove sperimentazioni.

Gli Artisti Principali

Tra i nomi di punta del festival spiccano Gregory Porter e gli Incognito, due formazioni che rappresentano il meglio della scena jazz contemporanea.

Gregory Porter: Il celebre cantante statunitense, vincitore di numerosi Grammy Awards, è noto per la sua voce calda e potente. Porter è acclamato per la sua capacità di fondere jazz, soul e gospel in un mix unico e coinvolgente.
Incognito: Questo storico gruppo britannico è uno dei maggiori esponenti dell’acid jazz. La loro musica combina elementi di jazz, funk e soul, creando un sound energico e inconfondibile che ha conquistato fan in tutto il mondo.

Un Programma Variegato

Oltre ai concerti principali, il Venezia Jazz Festival offrirà una serie di eventi e performance che esploreranno diverse sfaccettature del jazz e delle sue contaminazioni.

Sonorità Sudamericane: Il festival darà ampio spazio alla musica sudamericana, con artisti che porteranno sul palco ritmi e melodie tipiche del continente latinoamericano, arricchendo l’atmosfera veneziana con colori e suoni esotici.
Jazz Non Convenzionale: Verranno presentati progetti innovativi che sfidano le convenzioni del genere, proponendo nuove forme espressive e contaminazioni con altri stili musicali.
Nuove Sperimentazioni: Giovani musicisti e band emergenti avranno l’opportunità di esibirsi, presentando le loro composizioni originali e sperimentazioni sonore, offrendo uno sguardo sul futuro del jazz.

Una Cornice Unica

Il Venezia Jazz Festival non è solo musica, ma anche un’occasione per vivere la magia di Venezia. I concerti si svolgeranno in alcuni dei luoghi più suggestivi della città, dalle piazze storiche ai palazzi antichi, creando un connubio perfetto tra arte, storia e musica.

Il programma

Sabato 29 giugno – ore 21.00
Piazza San Marco – Venezia
Ennio Morricone – Marco Polo Soundtrack
Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
Direttore e viola solista Danilo Rossi

Martedì 2 Luglio– ore 19.30
Sale Apollinee – Teatro La Fenice – Venezia
MMQ feat Tony Kofi
Essentially Ellington & Strayhorn

Sabato 6 Luglio – ore 18.00
Auditorium Lo Squero – Isola di San Giorgio – Venezia
Carmen Souza trio

Martedì 9 Luglio – ore 20.00
Teatro La Fenice – Venezia
Gregory Porter

Domenica 14 Luglio – ore 18.00
Auditorium Lo Squero – Isola di San Giorgio – Venezia
Monica Salmaso trio

Venerdì 19 Luglio – ore 21.00
Giardino Palazzo Municipale – Fiesso D’Artico
SNEER
Massimiliano Milesi – Francesco Baiguera – Michele Zuccarelli Gennasi
Ingresso libero

Domenica 21 Luglio – ore 21.30
Piazza Mercato – Marghera
Incognito

Giovedì 25 Luglio – ore 20.00
Altana Hotel Splendid – Venezia
Cobi

in collaborazione con Albe Jazz Festival
Giovedì 1 agosto – ore 21.00
Hotel Villa Orio e Beatrice – Alberoni – Venezia
Adam Holzman Trio
Ingresso libero

Nu Fest
Sabato 3 agosto – ore 21.00
Combo – Venezia
Adam Holzmann Trio

in collaborazione con Albe Jazz Festival
Domenica 25 agosto – ore 21.00
Hotel Villa Orio e Beatrice – Alberoni – Venezia
Leo di Angilla – Cajon jazz Trio
Ingresso libero 

Federica Marangoni ON THE ROAD 1970-2024. Non solo vetro

La mostra ripercorre la lunga carriera dell’artista e designer veneziana Federica Marangoni, focalizzandosi sul suo speciale rapporto con il vetro e con Murano, dai primi lavori con questo materiale a oggi. Nel corso degli anni, l’artista ha esplorato una vasta gamma di materiali e media tecnologici, operando in modo eclettico e interdisciplinare in vari settori della comunicazione, affiancando al suo percorso di scultrice l’attività di designer.

Nel 1970 apre a Venezia il suo Fedra Studio Design e inizia a utilizzare il vetro, collaborando assiduamente con numerose fornaci muranesi. Progetta sia oggetti di design per la produzione sia sculture in vetro e grandi installazioni. In queste opere, la combinazione di media tecnologici come video e luce al neon con la trasparenza e la fragilità del vetro rende il suo lavoro unico nel panorama dell’arte contemporanea. Dalla metà degli anni Settanta, l’uso della tecnologia elettronica diventa uno dei suoi principali mezzi espressivi. La sua ricerca continua esplora il rapporto tra luce e artificio, realtà e finzione, effimero, trasparenza e mobilità virtuale dell’immagine.

La mostra è allestita in diversi spazi del Museo del Vetro, creando un percorso coinvolgente che dialoga con l’architettura stessa della sede. All’ingresso è esposta l’opera “La bricola”, un’installazione di luce su pavimento specchiante realizzata per l’Euro-Domus di Torino nel 1971. Nel giardino trovano posto alcune grandi sculture multimediali, come la scala “Go Up Ladder”, esposta nel 2013 a Basilea, in cracked neon rosso e rete metallica. Gli spazi esterni del museo accolgono anche opere in vetro degli anni Ottanta, legate al tema del giardino e delle sue implicazioni simboliche.

Nella “Stanza della leggerezza” sono esposte opere realizzate dagli anni Ottanta a oggi, evocando concetti di aria, luce, volo, bellezza e archetipi di memorie antiche ed eterne.

Le cinque sezioni

  • “Il sogno fragile. Anni Settanta e Ottanta”, dove sarà esposto, tra gli altri, il gruppo “Natura sotto vetro”.
  • “Elettronica madre di un sogno umanistico”, che approfondisce la ricerca dell’artista sull’uso della tecnologia nelle opere in vetro e sull’elettronica nell’arte e nella comunicazione.
  • “Itinerari della memoria”, con il modello in scala della fontana-scultura “La trappola della memoria”, opera pubblica per l’Expo 1992 di Siviglia.
  • “La traccia”, una sezione che dimostra come il pensiero progettuale sia un labirinto dove esperienze, sogni, metafore e riferimenti storici si accumulano e ritornano, riflettendo il flusso del ricordo e del sogno.
  • “Il volo”, con la grandiosa installazione “Il volo impossibile”, già esposta a Valencia e Barcellona.

Affinità elettive. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti

Fino 23 giugno 2024, per la prima volta in Italia, sarà possibile ammirare una selezione di quadri e disegni del Museo Berggruen di Berlino. Più di 40 straordinarie opere di Picasso, Matisse, Klee, Giacometti e Cézanne dialogheranno con capolavori di Giorgione, Sebastiano Ricci, Pietro Longhi, Giambattista Tiepolo e Canova, provenienti dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia.

La mostra, intitolata “Affinità Elettive”, sarà allestita presso le Gallerie dell’Accademia e alla Casa dei Tre Oci alla Giudecca, nuova sede del Berggruen Institute Europe, riaperta al pubblico per la prima volta dopo il restauro. Il titolo scelto, “Affinità Elettive”, evoca e sottolinea il potenziale che scaturisce dall’incontro di queste due importanti collezioni, ispirandosi al celebre romanzo di Johann Wolfgang Goethe, che trascorse alcuni mesi a Venezia durante il suo viaggio dalla Germania in Italia.

Alle Gallerie dell’Accademia

Diciassette opere provenienti dal museo berlinese saranno integrate nel percorso permanente, invitando i visitatori a scoprire i capolavori attraverso una sorta di caccia al tesoro. L’incontro tra la collezione della grande pittura veneta delle Gallerie e quella delle opere moderniste di Heinz Berggruen creerà stimolanti spazi di dialogo.

Tra gli accostamenti più suggestivi si segnalano il ritratto di Dora Maar realizzato da Picasso, affiancato a “La Vecchia” di Giorgione. Queste opere, pur molto diverse, condividono una relazione intima con il ritrattista. Inoltre, due studi di Picasso per “Les Demoiselles d’Avignon” saranno esposti accanto a una serie di bozzetti di Tiepolo: nonostante le differenze formali, offriranno numerosi stimoli e interpretazioni ai visitatori. Anche i due grandi scultori, Giacometti e Canova, dialogheranno tra loro attraverso le loro opere.

Alla Casa dei Tre Oci

Il percorso espositivo continua sull’isola della Giudecca, nella nuova sede del Berggruen Institute Europe, riaperta al pubblico dopo il restauro. Dopo mesi di chiusura, il palazzo neogotico, progettato come casa e studio dall’artista Mario de Maria e costruito nel 1913, diventerà un luogo di studio e confronto internazionale, ospitando mostre, workshop e simposi. Qui si potranno ammirare quattro opere su carta della collezione grafica delle Gallerie dell’Accademia e ventisei provenienti dal Museum Berggruen, tra cui acquerelli e opere su carta di Klee, Picasso, Cézanne e Matisse.

Il dialogo tra le opere delle due collezioni rappresenta il filo conduttore della mostra, permettendo ai visitatori di scoprirle seguendo il proprio percorso individuale. Iconografie e soggetti simili per forme e colori creano un effetto imprevedibile quando ammirati insieme, offrendo una prospettiva unica e arricchente.

Armando Testa: tra pubblicità e arte

Ca’ Pesaro apre le porte alla nuova stagione espositiva del 2024 con una mostra straordinaria dedicata a Armando Testa (1917-1992). Sebbene le sue opere siano state già presenti nelle collezioni civiche veneziane con 17 pezzi dal dicembre 2022, questo geniale creativo piemontese sarà ora protagonista di una rassegna monografica che permetterà di esplorare aspetti inediti della sua produzione.

Dai suoi esordi torinesi presso la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia e con l’insegnamento di Ezio D’Errico, la mostra mira a tracciare il percorso artistico di uno dei protagonisti della cultura visiva contemporanea. Le opere di Testa sono il risultato di una molteplicità di linguaggi espressivi sperimentati durante la sua lunga carriera, che ha ispirato gli artisti contemporanei e ha portato Gillo Dorfles a definirlo “visualizzatore globale”.

Dalle sue prime vittorie nel concorso per ICI nel 1937, seguite dalla collaborazione con aziende iconiche come Martini & Rossi, Carpano, Borsalino e Pirelli, fino alle pubblicità e ai loghi per Lavazza, Sasso, Carpano, Simmenthal e Lines, l’impatto delle sue creazioni è stato duraturo e significativo. Le immagini e le animazioni per la televisione negli anni Cinquanta e Sessanta hanno contribuito a plasmare la storia della pubblicità e della cultura internazionale.

L’esposizione non si limiterà alla sua produzione commerciale, ma esplorerà anche le attività legate ai temi sociali e alla diffusione culturale a cui Testa si è dedicato, come le campagne per Amnesty International e il suo impegno contro la povertà e la fame nel mondo.

La mostra offrirà un’ampia visione della lezione artistica di Armando Testa, con particolare attenzione alle sue qualità di pittore, scultore e disegnatore. Attraverso significative interviste e contributi video, i visitatori avranno l’opportunità di rivedere un capitolo importante della storia dell’arte e le giovani generazioni potranno scoprire il genio creativo che ha segnato il nostro passato recente.

Biennale Arte 2024: Stranieri ovunque-Foreigners everywhere

La 60ª Esposizione Internazionale d’Arte, in programma dal 20 aprile al 24 novembre, porterà il titolo “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere“. Questo tema, ispirato alla serie di opere del collettivo Claire Fontaine, originario di Parigi e con base a Palermo, presenta sculture al neon multicolori che riproducono l’espressione “Stranieri Ovunque” in diverse lingue. Il nome deriva dal collettivo torinese degli anni Duemila che lottava contro il razzismo e la xenofobia in Italia.

Roberto Cicutto, presidente della Biennale di Venezia, e il curatore Adriano Pedrosa hanno annunciato oggi il tema, spiegando che il contesto dell’opera riflette le molteplici crisi legate al movimento e all’esistenza delle persone all’interno di confini nazionali e culturali. Il termine “Stranieri Ovunque” ha un duplice significato, indicando sia la presenza ubiqua degli stranieri ovunque nel mondo, sia il senso di estraneità che tutti possono provare, indipendentemente dalla loro collocazione geografica.

La mostra si concentrerà sul concetto di estraneità, includendo opere di artisti queer, outsider e indigeni, tutti spesso considerati stranieri nei rispettivi contesti. Questi artisti saranno al centro dell’attenzione, insieme a una selezione di opere del XX secolo provenienti da diverse regioni del mondo, che rifletteranno sulla diaspora degli artisti italiani nel corso del Novecento.

Cicutto ha sottolineato l’importanza di cambiare il punto di vista sull’arte contemporanea, abbracciando non solo una prospettiva estetica ma anche geografica. La mostra includerà opere del secolo scorso, ora considerate punti di riferimento per le nuove generazioni, con una particolare attenzione ai nomi italiani all’interno di questo movimento artistico globale.

Marco Polo in mostra a Palazzo Ducale

A partire dal 6 aprile 2024, sarà possibile immergersi nell’affascinante mostra dal titolo “I mondi di Marco Polo: Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento”  presso il Palazzo Ducale di Venezia, in occasione del settimo centenario della sua scomparsa. L’esposizione offrirà un viaggio emozionante attraverso le sale del Palazzo, con oltre 300 opere provenienti dalle collezioni veneziane e da rinomate istituzioni italiane, europee e musei internazionali come Armenia, Cina, Qatar e Canada.

A cura di Chiara Scarcelli e Giovanni Curatola, la mostra presenterà dipinti, reperti storici, manufatti e approfondirà anche l’opera letteraria del mercante veneziano. Questo percorso fornirà una visione dettagliata della geografia fisica, politica e umana dei suoi viaggi in Asia, come descritto nel libro “Il Milione”.
La mostra sottolineerà l’importanza dell’apertura culturale, della curiosità e dell’interesse per la diversità, valori ancora attuali oggi.

Articolata in diverse sezioni, la mostra inizierà con un’esplorazione della vita cittadina e commerciale a Venezia, evidenziando il ruolo dei viaggi nella cultura commerciale veneta prima e dopo l’epoca dei Polo. Saranno dedicati ampi spazi alla cartografia e all’analisi dell’influenza dei racconti dei mercanti su questa disciplina.

La mostra esplorerà inoltre i vari mondi attraversati dai Polo, con le loro diverse realtà politiche, militari, artistiche e religiose. Si farà riferimento alle diverse fedi e culti religiosi, come descritto da Marco Polo stesso nel suo straordinario testo, che comprende popolazioni cristiane, musulmane, cinesi di varie fedi, induiste in India e altro ancora.

Una sezione della mostra sarà dedicata alla diffusione multilingue de “Il Milione” e al “mito” di Marco Polo nell’Ottocento e nel Novecento, con una riflessione sulle rappresentazioni della figura del mercante e della sua avventura nell’arte contemporanea.

Per coinvolgere appieno tutti i visitatori, saranno disponibili visite guidate alla mostra e un divertente Activity Book per i più giovani, ricco di aneddoti, giochi, indizi e racconti legati al viaggio di Marco Polo nelle terre del Gran Khan e all’opera “Il Milione”. Saranno inoltre organizzate attività per famiglie, adulti, ragazzi e scuole.

A Venezia la più completa esposizione di Helmut Newton

Dal 28 marzo al 24 novembre 2024, Venezia accoglierà una straordinaria esposizione dedicata a Helmut Newton, il celebre fotografo tedesco. Questo evento offre un’opportunità unica di esplorare l’intera vita e carriera dell’artista attraverso una ricca selezione di opere, ospitate nelle prestigiose Stanze della Fotografia. Con oltre 250 immagini in mostra, accompagnate da preziosi documenti d’archivio e polaroid, i visitatori avranno l’occasione di immergersi completamente nel mondo creativo di Newton, rivivendo le tappe cruciali della sua evoluzione stilistica.

Il percorso espositivo, articolato in sei capitoli che seguono un ordine cronologico preciso, offre uno sguardo dettagliato su ogni fase della vita e della carriera dell’artista. Emergono così le significative collaborazioni degli anni Sessanta con Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld, così come le innovazioni della serie “Naked and Dressed” del 1981 e le prestigiose commissioni degli anni Novanta, che includono importanti case di moda e designer come Chanel, Thierry Mugler, YSL e Wolford.

Helmut Newton è stato un fotografo senza precedenti, il cui lavoro ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria visiva collettiva. La sua opera unica e influente sfida qualsiasi tentativo di comprensione completa, dimostrando la sua straordinaria portata e la sua eterna rilevanza.

La mostra retrospettiva “Helmut Newton: Legacy” è curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e Denis Curti, direttore artistico delle Stanze della Fotografia. Un evento imperdibile per tutti gli amanti della fotografia e dell’arte, che offre un’occasione senza pari di avvicinarsi all’eccezionale genio creativo di Helmut Newton.

JULIE MEHRETU. ENSEMBLE

Oltre sessanta dipinti e incisioni di Julie Mehretu, insieme ad una variegata selezione di opere dei suoi amici artisti e figure che l’hanno influenzata, prendono vita nei due piani espositivi di Palazzo Grassi dal 17 marzo 2024 al 6 gennaio 2025, nell’ambito della mostra “Julie Mehretu. Ensemble” dedicata alla sua arte.

L’opera dell’artista americana, nata ad Addis Abeba nel 1970, si distingue per la sua astrazione che fonde influenze diverse, tutte filtrate attraverso la sua visione unica che rielabora la storia dell’arte, la sociopolitica, la geografia, l’attualità e la vita personale.

Le sue composizioni sono sensuali ed emotive, permeate da tracce e segni immaginativi che emergono dalla complessità di idee stratificate, originate dal suo lungo impegno con le tradizioni e le tracce della storia e della fotografia.

La mostra presenta lavori prodotti durante i venticinque anni di carriera di Mehretu, provenienti dalla Collezione Pinault, dalla sua collezione privata e da musei internazionali e diverse collezioni. Accanto alle opere dell’artista, si trovano quelle di altri artisti e autori come Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin, rappresentando una fusione di poesia, pittura, scultura, cinema e musica.

La pratica artistica di Julie Mehretu è fortemente caratterizzata dalla collaborazione e dalla conversazione con altri artisti, e la mostra offre uno sguardo collettivo su una comunità artistica che si confronta costantemente, creando relazioni e affinità intellettuali ed emotive.

Rinascimento in bianco e nero. L’arte dell’incisione a Venezia

Durante il Rinascimento, Venezia emerge come il principale centro italiano per la produzione e la distribuzione di stampe, grazie alla sua posizione privilegiata come emporio internazionale aperto alle grandi rotte mercantili. Questo status la rende il fulcro di una “rivoluzione per immagini”, dove si sviluppano e vengono commercializzate alcune delle più importanti e affascinanti opere grafiche ed editoriali del XVI secolo.

La Fondazione Musei Civici di Venezia, insieme al Museo Civico di Bassano del Grappa, dedica un ampio progetto a questa straordinaria stagione artistica. Il progetto ripercorre i più significativi risultati dell‘arte grafica nella Serenissima, ponendola sullo stesso piano della pittura, quasi come se fossero riflesse l’una nell’altra.

La mostra si concentra sulle collezioni delle due istituzioni, parzialmente restaurate grazie al sostegno di Save Venice, e include opere provenienti da raccolte private e pubbliche, come la Biblioteca Nazionale Marciana, la Fondazione Giorgio Cini e altre importanti istituzioni. Il progetto si svolge contemporaneamente in entrambe le sedi, accompagnato da un catalogo unico, e è suddiviso in sezioni cronologiche e tematiche.

Tra i temi affrontati vi sono le innovazioni del tardo Quattrocento, i grandi formati, gli incisori veneziani e stranieri, la nascita del chiaroscuro, l’influenza di Tiziano e altri maestri, e molto altro ancora. Ogni sezione è arricchita da approfondimenti pensati appositamente per specifiche sedi, evidenziando l’originalità dei percorsi proposti e la ricchezza delle raccolte.

Le opere esposte rappresentano un ampio spettro di temi artistici e coinvolgono alcuni dei più importanti artisti del tempo. Attraverso le stampe, Venezia rivela la sua importanza per la tradizione artistica europea, fungendo da crocevia di esperienze in costante evoluzione e aggiornamento.

Banksy. Painting Walls

La mostra “Banksy. Painting Walls” offre ai suoi visitatori l’opportunità unica di immergersi nell’universo artistico di un creativo che da oltre vent’anni domina la scena culturale mondiale. In particolare, attraverso la sua capacità di intervenire con messaggi artistici persino nei contesti di guerra, Banksy dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità di connettersi con il presente, mantenendo un impegno artistico che si distingue per l’affrontare temi cruciali come il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali, i flussi migratori, i conflitti e i diritti umani.

Il fulcro di questa esposizione sono tre muri originali dipinti dall’artista britannico. Si tratta di tre opere straordinarie provenienti da collezioni private, realizzate da Banksy rispettivamente nel 2009, nel 2010 e nel 2018, e situate a Londra, nel Devon e nel Galles. I tre lavori mettono in scena tre giovani adolescenti, incarnando la sensibilità di una nuova generazione che sembra risuonare in sintonia con le tematiche care all’artista inglese.

In particolare, “Season’s Greetings”, apparso a Port Talbot, in Galles, nel dicembre 2018, è stato scelto come immagine emblematica della mostra. Quest’opera raffigura un giovane con le braccia spalancate e la lingua protesa per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo, ma si scopre che questi “fiocchi” sono in realtà cenere che si solleva da un bidone della spazzatura in fiamme. Port Talbot, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come la città più inquinata del Regno Unito, diventa così lo sfondo drammatico di questa rappresentazione.

Oltre a questi tre muri principali, la mostra includerà altri lavori significativi come “Heart Boy” e “Robot/Computer Boy”, oltre a una selezione di pezzi unici che arricchiranno ulteriormente l’esperienza espositiva, per un totale di circa cento opere originali.

Venezia rende omaggio a Marco Polo

In occasione del settimo centenario dalla scomparsa di Marco Polo nel 1324, il Comune di Venezia ha avviato un ricco calendario di eventi in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e numerose altre organizzazioni associative locali, nazionali e internazionali. Queste iniziative mirano a celebrare la memoria di questo veneziano illustre, riconosciuto per aver redatto il primo resoconto completo e affidabile dell’Oriente, contribuendo così alla reciproca conoscenza tra Asia ed Europa. Il sostegno alle celebrazioni è stato sancito il 29 dicembre con un decreto del Ministero della Cultura, firmato da Gennaro Sangiuliano su richiesta del Comune e dell’Università veneziana. Il Comitato Nazionale per le celebrazioni, presieduto dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e coordinato dalla rettrice Tiziana Lippiello, è stato istituito per sovrintendere a queste attività.

Le celebrazioni, insieme al Comitato, si protrarranno per tre anni, con ulteriori iniziative previste nel 2025 e nel 2026. Marco Polo è famoso per aver esplorato le terre dell’Oriente lontano, e la sua epica storia di viaggiatore ha creato un legame profondo con culture e popoli distanti, sia via mare che via terra. “La riscoperta della figura di Marco Polo solleva questioni di grande attualità”, spiega il sindaco di Venezia e presidente del Comitato promotore, Luigi Brugnaro. “Come possiamo dialogare con altre culture preservando la nostra identità? Come possiamo gestire i rapporti tra i popoli e le città? Come possiamo tramandare l’arte e la capacità lavorativa?” Le regioni e i mari esplorati da Marco Polo durante i suoi vent’anni di viaggio sono spesso oggi al centro di tensioni diplomatiche. Grazie al ricordo di Marco Polo, Venezia intende lanciare un messaggio di speranza, pace e fratellanza, rimanendo aperta a nuove proposte per perseguire questo obiettivo.

Numerose sono anche le iniziative del calendario cafoscarino, che si trasformano in un momento di profonda riflessione sulla vita e il contributo di Marco Polo, attraverso un programma scientifico e culturale avvincente. Le attività a livello locale, che includono letture pubbliche in luoghi simbolici della città, percorsi culturali e cicli di conferenze aperti ai cittadini, mirano a facilitare la comprensione della complessa figura di quest’uomo del Medioevo e delle implicazioni del suo viaggio sullo sviluppo del pensiero occidentale.
Saranno attivati e realizzati anche progetti teatrali e multimediali, con laboratori incentrati sulla ricezione del mito di Marco Polo nei media del Novecento: opere liriche, fumetti, adattamenti cinematografici e televisivi, nonché workshop creativi dedicati agli studenti delle scuole primarie e secondarie di Venezia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Per il pubblico internazionale, sono previste iniziative in collaborazione con la Rai per la trasmissione di sceneggiati storici su Marco Polo, al fine di diffondere la conoscenza di questa figura affascinante a livello globale.

Corso di decorazione di maschere del Carnevale

 

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Partecipa ad un corso esclusivo di decorazione

Vivi un’esperienza artistica indimenticabile che ti farà vivere in prima persona la magia del Carnevale di Venezia! Un maestro artigiano ti mostrerà l’antica arte della creazione di maschere veneziane e ti racconterà storie ed aneddoti interessanti.

 

Impara l’antica arte della creazione delle maschere veneziane in cartapesta

Il tuo maestro, decoratore esperto, ti insegnerà come dipingere e la tua maschera e ti accompagnerà durante ogni passaggio del processo decorativo. Avrai la possibilità di scegliere la tua maschera, decorarla a tuo piacimento e infine portarla a casa con te come personale ed esclusivo souvenir, ricordo di una meravigliosa esperienza veneziana.

 

Cosa è incluso: maschera di carnevale in cartapesta da decorare, strumenti necessaria per la decorazione, supporto dell’artigiano

 

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Visita Atelier Sogno Veneziano

 

 

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Visita l’Atelier Sogno Veneziano

Durante la visita scoprirai i segreti della costruzione e della decorazione delle maschere in cartapesta.

 

Scopri i segreti della costruzione e della decorazione delle maschere in cartapesta

Mentre si realizza sotto i tuoi occhi una maschera, ascolterai la storia di come questo oggetto sia entrato a far parte della cultura veneziana influenzando il tradizionale Carnevale. Avrai una panoramica completa dei diversi stili di costumi e avrai anche la possibilità di toccare con mano le creazioni dell’Atelier.

 

Ottieni uno sconto speciale del 30% su qualsiasi prodotto dell’Atelier

Inoltre, se vuoi portare a casa con te una delle creazioni originali, avrai uno sconto speciale del 30% circa su qualsiasi prodotto dell’Atelier.

 

Cosa è incluso: visita guidata; dimostrazione della creazione di maschere in cartapesta; conto speciale del 30% su qualsiasi prodotto dell’Atelier.

 

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A Ca’ Pesaro il ritratto veneziano dell’Ottocento

La mostra straordinaria intitolata “Il ritratto veneziano dell’Ottocento“, promossa da Ca’ Pesaro e ubicata nei locali espositivi del secondo piano del museo, rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella rassegna del 1923 curata da Nino Barbantini.
L’esposizione offre la straordinaria possibilità di riscoprire i volti di numerosi protagonisti della società, dell’arte, della cultura e della vita di un vasto territorio che si estende dal capoluogo veneto fino al Friuli Venezia Giulia.

Il percorso espositivo attraversa le opere di autori illustri come Hayez, Molmenti, Grigoletti, Schiavoni, Lipparini, figure che vengono esplorate e riportate alla luce. Questi artisti hanno vissuto e si sono formati a Venezia, lasciando dietro di sé testimonianze preziose della società del loro tempo, dello spirito dell’epoca e dei cambiamenti epocali che ne hanno caratterizzato i protagonisti.

La mostra presenta un autentico patrimonio di immagini, ritraendo famiglie, intellettuali, artisti, patrioti e donne, alcune delle quali erano a loro volta artiste, contribuendo così a dipingere un affresco completo e avvincente di un’epoca ricca di fascino e trasformazioni.

Tour guidato dei segreti del Carnevale di Venezia sulle orme di Casanova

 

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Scopri i segreti del Carnevale con una guida in costume tradizionale veneziano del XVII secolo

La tua guida mascherata ti farà conoscere la storia del Carnevale di Venezia, mostrandoti le maschere utilizzate una volta per nascondere l’identità delle persone e spiegandoti come vengono realizzate.
Casanova era un famoso amante ed avventuriero, noto per la sua stravaganza. Nato a Venezia, è cresciuto nella zona di San Samuele.

Visita i luoghi dove visse Casanova e ascolta storie e aneddoti sulla sua vita

Durante il tour, la tua guida ti condurrà per le strette vie della città, passando davanti alla sua casa e alla casa del poeta Giorgio Baffo, che introdusse il giovane Casanova ai piaceri della vita mondana.
Visiterai il Ridotto, il primo Casinò di Venezia, dove Casanova incontrava l’Aristocrazia Veneziana.
Ascolterai storie affascinanti sulle cortigiane veneziane che hanno contribuito a rendere la città vibrante di vita.

Assapora un ottimo cappuccino caldo e frittelle veneziane in un bar locale

Al termine del tour, potrai gustare un ottimo cappuccino caldo accompagnato da frittelle, dolce tipico del Carnevale, in un tradizionale caffè a pochi passi da Piazza San Marco. Sarà un tour ricco di desiderio, passione, piacere e divertimento!

Da ricordare:

Per partecipare a questo evento, è necessario indossare un abbigliamento carnevalesco, come un costume o un mantello e una maschera. Tieni presente che non sarà possibile ottenere un rimborso in caso di ritardo o di assenza all’evento.

 

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Laboratorio di maschere per il Carnevale di Venezia 2024

 

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Crea la tua maschera di carnevale

Vivi un’esperienza unica e crea la tua maschera di Carnevale!

 

Impara le tecniche da una guida esperta

Godrai della magia della creazione artigianale e del fascino di tagliare e plasmare la carta, seguendo gli antichi stampi in pietra. Un esperto artigiano ti guiderà e ti aiuterà a trasformare semplici pezzi di carta in una maschera.

 

Decora la maschera con materiali preziosi e portala a casa con te

Utilizzerai tessuti, colori, cristalli Swarovski, foglia d’oro e piume per creare la tua maschera unica e preziosa. Alla fine del workshop porterai a casa la tua creazione, come ricordo di un’esperienza indimenticabile.

 

Cosa è incluso: Workshop, maschera, materiali e decorazioni
 

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Marcel Duchamp e la seduzione della copia

Da 14 ottobre 2023 al 18 marzo, 2024, la Collezione Peggy Guggenheim presenta l’attesa mostra Marcel Duchamp e la seduzione della copia, a cura di Paul B. Franklin, studioso indipendente residente a Parigi e tra i massimi esperti di Marcel Duchamp (1887-1968). Si tratta della prima, grande personale che il museo veneziano dedica a Duchamp, tra gli artisti più influenti e innovativi del Novecento, storico amico
nonché consigliere della mecenate americana Peggy Guggenheim.
Marcel Duchamp e la seduzione della copia presenta una sessantina di opere realizzate tra il 1911 e il 1968. È la prima volta che un così ampio nucleo di opere di Duchamp appartenenti alla collezione Codognato viene esposto in occasione di una mostra pubblica. 

Duchamp riproduce ripetutamente le proprie opere in tecniche e dimensioni diverse e con la massima cura, e grazie a queste copie diffonde il suo corpus di opere, altrimenti modesto, senza generare nulla di indiscutibilmente nuovo, aggirando così con grande abilità il mercato dell’arte e la sua voracità. Ricreando i suoi lavori Duchamp dimostra che alcuni duplicati e i loro originali offrono un analogo piacere estetico, e mettendo costantemente in discussione la gerarchia tradizionale tra originale e copia ridefinisce ciò che costituisce un’opera d’arte e, per estensione, l’identità dell’artista.

Grazie alla panoramica offerta da questa mostra si può cogliere la portata straordinaria dell’ossessione di Duchamp per la copia come mezzo specifico di espressione artistica e comprendere fino a che punto le sue creazioni bizzarre e spesso ibride abbiano confuso e talvolta del tutto eluso le classificazioni artistiche in uso al momento in cui furono create.  

Attraverso il percorso espositivo curato da Franklin non solo si potranno discernere le intricate connessioni visive, tematiche e concettuali che uniscono i diversi lavori di Duchamp in un unico corpus, ma si potrà anche cogliere la misura in cui questi “oggetti” stravaganti, spesso ibridi, hanno turbato e talvolta rifuggito totalmente le classificazioni artistiche tradizionali dell’epoca in cui sono stati creati.
La mostra è accompagnata da un ricco catalogo illustrato, edito da Marsilio Arte, con il saggio del curatore. 

Serata danzante e cena in costume di Carnevale di Venezia 2024

 

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Vivi una serata divertente ed elegante tra balli, costumi e cena nella magnifica Sala del Ridotto per festeggiare in grande stile il Carnevale di Venezia.

Lasciati stupire dall’edificio storico al tuo arrivo. Poi, alla festa, fare un salto indietro nel tempo ascoltando musiche barocche, arie liriche, ma soprattutto divertendosi imparando i passi base dei balli storici di gruppo, sotto la guida dei maestri di ballo.

Ricevi un aperitivo di benvenuto e una cena di quattro portate abbinata a vini regionali per completare i festeggiamenti che non dimenticherai.

 

Puoi scegliere tra le seguenti opzioni disponibili nella casella dell’ordine:

  • biglietto d’ingresso: evento senza noleggio del costume
  • categoria noleggio costume giallo (Opzione 1): include un costume con tessuti e passamanerie di qualità
  • categoria noleggio costume verde (Opzione 2): include un costume più elaborato con tessuti e passamanerie pregiate
  • categoria noleggio costumi rossi (Opzione 3):  include un modello esclusivo della collezione dell’atelier

 

Cosa è incluso

  • Cena di quattro portate
  • Biglietto d’ingresso
  • Drink di benvenuto
  • Vino

 

 

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Venice Fashion Week 2023

La Venice Fashion Week celebra il suo decimo anniversario con una serie di eventi, progetti di produzione frutto di collaborazioni tra designer internazionali e maestri d’arte veneziani, e iniziative volte a scoprire Venezia in una luce nuova. L’evento non è solo dedicato alla moda, ma anche all’importante tema della sostenibilità e all’innovazione. Un elemento chiave di questa celebrazione è “Atelier Aperti“, un’opportunità per il pubblico di scoprire le gemme artigianali nascoste nella città.

Il programma della Venice Fashion Week 2023 è incredibilmente variegato, abbracciando progetti di moda, ricerca, innovazione e tecnologia. Venezia è al centro di questa esperienza e rappresenta la cornice perfetta per questo evento che promuove una moda etica e sostenibile, valorizza l’abilità dei maestri artigiani e dà spazio ai talenti emergenti. Inoltre, sviluppa progetti inclusivi nell’ambito della moda, del turismo e degli stili di vita.

Presentazioni sartoriali, workshop, incontri con designer e creativi, visite agli Atelier Aperti e convegni focalizzati sulla moda etica e sostenibile che mirano a guardare al futuro, ma senza trascurare le tradizioni dei grandi maestri artigiani, con sessioni di approfondimento sulle tecniche utilizzate nella moda sostenibile e i segreti sartoriali che stanno dietro alle collezioni.

Scrittori, creativi, mostre fotografiche, sfilate speciali e cocktail event esploreranno la moda da molteplici prospettive, arricchendo ulteriormente l’esperienza. 

Altro progetto interessante che prenderà il via durante la Venice Fashion Week è “Tessuti Connettivi“,  uno “human lab” che metterà a confronto talenti della moda sostenibile con eccellenze dell’artigianato per progettare prodotti che abbracciano il concetto di upcycling e nuovi stili di vita.

Un evento completo e coinvolgente, che celebra la moda, l’artigianato, la sostenibilità e l’innovazione, offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare il mondo affascinante della moda veneziana e molto altro ancora.

APERTURA STRAORDINARIA DEL GIARDINO SORANZO CAPPELLO

Il Palazzo Soranzo Cappello, situato lungo le Fondamenta Rio Marin, è attualmente la sede della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso. Questo edificio, dalle radici antiche, fu oggetto di rinnovamenti tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento per iniziativa della famiglia Bragadin. Successivamente, fu acquistato da Lorenzo Soranzo, procuratore di San Marco, il quale, a partire dal 1625, promosse ulteriori interventi di abbellimento, sia per quanto riguarda la facciata che l’arricchimento degli arredi architettonici e scultorei del giardino.

Il giardino, nascosto dietro la facciata del palazzo, è uno dei più celebri di Venezia. È stato descritto in diverse opere letterarie dell’Ottocento, tra cui spiccano il romanzo “Il Fuoco” di Gabriele d’Annunzio, dove il giardino dei Soranzo diviene il luogo degli incontri amorosi tra Stelio e Foscarina, e il racconto “Il carteggio Aspern” di Henry James, in cui è ambientata la tormentata ricerca del carteggio del poeta Jeffrey Aspern proprio all’interno di questo palazzo.

La configurazione attuale del giardino è stata restaurata con cura dopo l’acquisizione dell’intero complesso da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La corte monumentale presenta tre lati caratterizzati da nicchie con le statue di Giulio Cesare e dei primi undici imperatori romani, a simboleggiare la grandezza della famiglia Soranzo. Tra la corte e il giardino, sono collocate due opere scultoree: il “Ratto delle Sabine” o, secondo un’altra interpretazione, le “Fatiche di Ercole”. Sullo sfondo del giardino trovi una loggia con otto colonne e un timpano triangolare, sormontato da statue allegoriche.

All’interno del giardino, i prati sono disposti in base alla partitura illustrata da Vincenzo Coronelli nel 1709 mentre l’area degli ex-orti, situata a nord-est, è suddivisa in due parti da un pergolato, con un prato fiorito più vicino alla fondamenta e un prato dedicato ai frutti all’interno.

Il giardino di Palazzo Soranzo Cappello è un autentico gioiello di Venezia, carico di storia e fascino, che ha ispirato numerose opere letterarie e che oggi rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore.

Apertura straordinaria

La Soprintendenza, aderendo al Piano di valorizzazione dei luoghi della cultura, promosso dal Ministero della Cultura, offre ai visitatori l’opportunità di accedere gratuitamente al Giardino storico di Palazzo Soranzo Cappello a Venezia.

Durante l’ apertura straordinaria il personale della Soprintendenza sarà a disposizione del pubblico per approfondimenti e visite guidate.

L’apertura straordinaria del giardino si terrà dalle 15.30 alle 19.00, con visite guidate gratuite alle 16.00, 17.00 e 18.00 nei seguenti giorni:

  • martedì 26 settembre
  • martedì 3 ottobre
  • martedì 10 ottobre
  • martedì 17 ottobre

Accesso libero, senza obbligo di prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili (max 25 persone). Si consiglia di arrivare qualche minuto prima della visita guidata, che, in caso di maltempo, sarà rimandata a data da destinarsi.

V Festival delle Idee: Elogio dell’incertezza

Quest’anno il Festival delle Idee si concentra sull’idea di incertezza, liberandola dalla sua connotazione negativa e considerandola come una forza rigeneratrice. L’incertezza, infatti, può essere una spinta alla ricerca di nuove soluzioni, senza paura del cambiamento.

Durante un intero mese, il Festival prenderà vita in luoghi iconici di Venezia e Mestre, trasformando questi spazi in temporanee aree di conoscenza accessibili a tutti. Immaginiamolo come una moderna “stoà” in cui condividere idee e connettere pensieri.

Gli ospiti di spicco dell’ evento provengono da una vasta gamma di settori, tra cui letteratura, giornalismo, imprenditoria, musica, scienza, sport, divulgazione e social media. Queste diverse voci verranno invitate a esplorare un tema da molteplici prospettive, scatenando riflessioni, generando idee e promuovendo lo scambio culturale. Particolare attenzione sarà dedicata al pubblico giovane, che è sempre stato al centro delle nostre priorità.

In un’epoca in cui tutto sembra consumarsi in fretta e alla velocità della luce, questo Festival riafferma il valore delle idee, restituendo potere alla parola, unico strumento in grado di regalarci il tempo per ascoltare, riflettere e approfondire la conoscenza.

Gli ospiti

Oltre all’evento unico il 18 ottobre con lo storico fondatore di Lonely Planet Tony Wheeler in dialogo con Beppe Severgnini, è prevista la presenza di Umberto Galimberti, Alessandro D’Avenia, Amitav Ghosh, Paolo Borzacchiello con Paolo Stella, Pegah Moshir Pour, Vincenzo Schettini, Mario Calabresi, Marco Bianchi, Don Antonio Spadaro, Amara, Vito Mancuso, Giovanni Caccamo, Sonia Bergamasco, Stefania Parmeggiani.

I luoghi

Teatri: Sale Apollinee del Gran Teatro la Fenice, Teatro Malibran, Teatro Toniolo.

Università: Auditorium IUAV e Ca’ Foscari.

Centri culturali: Candiani a Mestre.

Poli museali: M9 a Mestre.

Altri luoghi: Padiglione Rama dell’Ulss3; Scuola Grande di San Marco, Accademia di Belle Arti a Venezia; Forte Marghera per le giornate di workshop.

 

 

A Venezia la prima edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano

Venezia, la città più antica del futuro, incanta con la sua bellezza senza tempo e la sua unicità che si è mantenuta intatta attraverso i secoli. L’arsenale di Venezia, uno dei simboli storici della Repubblica Serenissima  è stato scelto come luogo ideale per ospitare il Salone dell’Alto Artigianato Italiano da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre. Qui, storia, arte e cultura si fondono, seguendo le tracce degli antichi mestieri in una città che ha lasciato un’impronta indelebile sulla scena mondiale grazie all’eccellenza delle sue creazioni artigianali.

 

Un tributo alla maestria artigiana e alla tradizione italiana

Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano si svilupperà in un contesto senza paragoni, offrendo una straordinaria vetrina per l’eccellenza artigiana del nostro paese. Saranno presenti una vasta gamma di settori, dai tessuti pregiati alla ceramica, dalla gioielleria al vetro soffiato, dai mobili di design e molto altro ancora. Ogni artigiano porterà con sé la propria identità culturale e le tradizioni regionali, regalando ai visitatori un emozionante e suggestivo viaggio attraverso i colori e i materiali provenienti da ogni angolo d’Italia.

Molti degli espositori presenti non si limiteranno semplicemente a mostrare i loro prodotti, ma offriranno anche appassionanti dimostrazioni dal vivo durante l’evento. Sarà una opportunità straordinaria per gli spettatori di interagire direttamente, porre domande e approfondire la comprensione delle tecniche artigianali che sono state tramandate per secoli. Gli artigiani condivideranno non solo le loro competenze, ma anche le storie, le esperienze e le sfide che hanno affrontato nel corso del loro percorso, creando così un forte legame emotivo tra il pubblico e il mondo affascinante dell’artigianato.

#Venezia80. Leone d’oro a “POOR THINGS” di Yorgos Lanthimos L’Italia vince con “IO CAPITANO“ di Matteo Garrone, miglior regia e Premio Marcello Mastroianni a Seydou Sarr

Grande soddisfazione italiana per il film IO CAPITANO, Leone d’argento per la regia e pluripremiato da molti riconoscimenti collaterali che in modo unanime consacrano la storia e l’umanità di questo film che per la prima volta racconta con il punto di vista dalla loro parte, l’epopea di queste persone disperate che dall’Africa giungono sulle nostre coste.

Un discorso profondo di Matteo Garrone che bussa alle nostre coscienze e pone l’attenzione su una storia che riguarda tutti noi, la nostra civiltà che politicamente deve porsi diversamente verso queste popolazioni disperate.

Seydou Sarr, sale sul palco emozionatissimo e piangente a ricevere il premio Marcello Mastroianni. Seydou, il volto magnifico di questa storia, esprime nei suoi occhi tutta la sofferenza della sua popolazione.

 

VENEZIA 80

La Giuria di VENEZIA 80, presieduta da Damien Chazelle e composta da Saleh Bakri, Jane Campion, Mia Hansen-Løve, Gabriele Mainetti, Martin McDonagh, Santiago Mitre, Laura Poitras e Shu Qi dopo aver visionato i 23 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
POOR THINGS di Yorgos Lanthimos (Regno Unito)

LEONE D’ARGENTO – Gran Premio della Giuria a:
Aku Wa Sonzai Shinai (Il male non esiste) di Ryusuke Hamaguchi (Giappone)

LEONE D’ARGENTO Premio per la migliore regia a:
MATTEO GARRONE per il film IO CAPITANO  (Italia, Belgio)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a:
Cailee Spaeny nel film PRISCILLA di Sofia Coppola (Stati Uniti, Italia)

 

 

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a:
Peter Sarsgaard nel film MEMORY di Michel Franco (Messico, Stati Uniti)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Guillermo Calderón e PABLO LARRAÍN per il film EL CONDE di Pablo Larraín (Cile)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
Zielona granica (Il confine verde) di Agnieszka Holland (Polonia, Rep. Ceca, Francia, Belgio)

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore emergente a:
SEYDOU SARR nel film IO CAPITANO di Matteo Garrone (Italia)

 

ORIZZONTI

La Giuria Orizzonti della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Jonas Carpignano e composta da Kaouther Ben Hania, Kahlil Joseph, Jean-Paul Salomé e Tricia Truttle dopo aver visionato i 18 lungometraggi e i 13 cortometraggi in concorso, assegna:

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
Magyarázat mindenre (Explanation for Everything) di Gábor Reisz (Ungheria)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
MIKA GUSTAFSON per il film PARADISET BRINNER (Paradise is Burning) (Svezia, Italia, Danimarca, Finlandia)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
UNA STERMINATA DOMENICA di Alain Parroni (Italia; Germania, Irlanda)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE a:
Margarita Rosa De Francisco nel film El Paraíso di Enrico Maria Artale  (Italia)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE a:
Tergel Bold-Erdene nel film Ser Ser Salhi (City of Wind) di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Francia, Mongolia,Portogallo, Olanda, Germania, Qatar)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
ENRICO MARIA ARTALE per il film El Paraíso di Enrico Maria Artale (Italia)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
A SHORT TRIP di Erenik Beqiri (Francia)

VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2023 a:
A SHORT TRIP di Erenik Beqiri (Francia)

 

ORIZZONTI EXTRA

PREMIO DEGLI SPETTATORI – ARMANI BEAUTY a:
FELICITÀ di Micaela Ramazzotti (Italia)

 

PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA

La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta Alice Diop e composta da Faouzi Bensaïdi, Laura Citarella, Andrea de Sica e Chloe Domont assegna il

LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) a:
Ai Shi Yi Ba Qiang (LOVE IS A GUN) di LEE Hong-Chi (Hong Kong/Taiwan)

 

VENEZIA CLASSICI

La Giuria presieduta da Andrea Pallaoro e composta da 24 studenti – indicati dai docenti – dei corsi di cinema delle università italiane, assegna

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:
THANK YOU VERY MUCH di Alex Braverman (Stati Uniti)

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:
OHIKKOSHI (In movimento) di  Shinji Sōmai (Giappone, 1993)

 

VENICE IMMERSIVE

La Giuria presieduta da Singing Chen e composta da Pedro Harres e German Heller dopo aver visionato i 28 progetti in concorso, assegna:

Il GRAN PREMIO VENICE IMMERSIVE a:
SONGS FOR A PASSERBY di CELINE DAEMEN (Olanda)

Il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA VENICE IMMERSIVE a:
FLOW di ADRIAAN LOKMAN (Olanda, Francia)

Il PREMIO PER LA REALIZZAZIONE VENICE IMMERSIVE a:
EMPEREUR di MARION BURGER e ILAN COHEN (Francia, Germania)

 

Premi Collaterali della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

PRIZE OF THE INTERNATIONAL CRITICS (Premio FIPRESCI) | FIPRESCI – International Federation of Film Critics
Miglior film di Orizzonti o delle sezioni parallele: UNA STERMINATA DOMENICA (AN ENDLESS SUNDAY) di Alain Parroni
Miglior film di Venezia 80: AKU WA SONZAI SHINAI (EVIL DOES NOT EXIST) di Ryusuke Hamaguchi

Premio Francesco Pasinetti | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani
Vincitore: IO CAPITANO di Matteo Garrone

PREMIO GIORNATE DEGLI AUTORI (GDA Director’s Award) | Giornate degli Autori
Vincitore: VAMPIRE HUMANISTE CHERCHE SUICIDANT CONSENTANT di Ariane Louis-Seize

GREEN DROP AWARD | Green Cross Italia
Vincitore: ZIELONA GRANICA (GREEN BORDER) di Agnieszka Holland e IO CAPITANO di Matteo Garrone
Premio Speciale: MATERIA VIVA di Stefania Vialetto, Marco Falorni, Andrea Frassoni

IMPACT AWARD | Think-impact Production
Vincitore: IO CAPITANO di Matteo Garrone

PREMIO LEONCINO D’ORO | Agiscuola/UNICEF
Vincitore: IO CAPITANO di Matteo Garrone
Segnalazione Cinema for UNICEF:
ZIELONA GRANICA (GREEN BORDER) di Agnieszka Holland

PREMIO LIZZANI | ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici
Vincitore: INVELLE di Simone Massi

PREMIO ROBERT BRESSON 2023 | Fondazione Ente dello Spettacolo e la Rivista del Cinematografo, con il Patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede
Vincitore: Mario Martone

Gran Premio IWONDERFULL Settimana Internazionale della Critica | Settimana Internazionale della Critica
Vincitore: MALQUERIDAS di Tana Gilbert
Gran Premio IWONDERFULL Menzione speciale | Settimana della Critica
SAURA LIGHTFOOT LEON per il suo ruolo nel film Hoard di Luna Carmoon e ad ARIANE LABED, tra i protagonisti del film Le Vourdalak di Adrien Beau

PREMIO SOUNDTRACK STARS | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e Free Event
Migliore colonna sonora: IO CAPITANO per le musiche di ANDREA FARRI
Menzione speciale: THE KILLER per le musiche di TRENT REZNOR E ATTICUS ROSS
Premio speciale soundtrack Stars Award: ADAGIO per le musiche dei SUBSONICA
Premio dell’anno: LEVANTE con il brano “Leggera” per il film ROMANTICHE di Pilar Fogliati

Diana Barrows & Enrico Marotta

#Venezia80. “Priscilla” Sofia Coppola racconta la storia d’amore tra Priscilla ed Elvis. Cailee Spaeny, interpretazione sorprendente, vince la Coppa Volpi

Cailee Spaeny, giovane ma grande interprete, restituisce sullo schermo con grazia, tutte le fasi dell’amore, la passione e la delusione.
Per la sua interpretazione di Priscilla Presley, vince la ambita Coppa Volpi come miglior attrice.

Priscilla Presley, presente a venezia, in sala stampa ha raccontato alcuni aneddoti:
“Sofia ha svolto un lavoro incredibile, ha fatto i compiti. Abbiamo parlato un paio di volte e le ho dato tutto ciò che potevo. […]
È stato molto difficile per i miei genitori capire che Elvis fosse così interessato a me e perché. Ero un’ascoltatrice, Elvis mi apriva il cuore, condivideva le sue paure, le speranze, la morte di sua madre che non riuscì mai a superare.”

Quando l’adolescente Priscilla Beaulieu incontra a una festa Elvis Presley, l’uomo, che è già una superstar del rock’n’roll, nel privato le si rivela come qualcuno di completamente diverso: un amore travolgente, un alleato nella solitudine e un amico vulnerabile.
Attraverso gli occhi di Priscilla, Sofia Coppola ci racconta il lato nascosto di un grande mito americano, nel lungo corteggiamento e nel matrimonio turbolento con Elvis. Una storia iniziata in una base dell’esercito tedesco e proseguita nella sua tenuta da sogno a Graceland. Una storia fatta di amore, sogni e fama.

 

 

Sofia Coppola commenta: “Sono rimasta colpita dall’autobiografia di Priscilla Presley, sugli anni che ha vissuto da giovane donna, a Graceland. Ho cercato di cogliere cosa provasse nell’immergersi nel mondo di Elvis, per poi alla fine riemergerne e scoprire la sua identità.
Come artista per me è importante mostrare il mondo attraverso gli occhi dei miei personaggi, senza giudicare. Mi hanno sempre interessato i concetti riguardanti l’identità, il vissuto e la trasformazione degli individui. Questo film indaga il modo in cui Priscilla è diventata quello che è, e cosa significa e ha significato essere donna per lei e per le generazioni successive. Ha vissuto esperienze comuni a molte giovani donne, con la differenza che le ha affrontate in un contesto inusuale. Ed è per questo che nella storia di Priscilla, pur essendo unica, ci possiamo incredibilmente identificare tutte.

Priscilla all’età di 21 anni, era una delle donne più famose e invidiate al mondo, la regina simbolica del rock and roll americano. Tuttavia, Priscilla Presley, il grande amore e unica moglie di Elvis, era appena conosciuta. La sua storia è stata a lungo eclissata dal calore travolgente e dalla luce dei riflettori puntati solo su di lui, ma al suo interno si cela un racconto alternativo e privato. Se da una parte la storia rispecchia la società di allora, dall’altra è quella di una ragazza piena di sogni, che desidera crescere all’interno di una fiaba splendidamente costruita, e che alla fine si risveglia con desideri personali molto reali e con le stratificazioni e le complessità del potere. Sofia Coppola presenta uno scorcio del periodo che Priscilla ha trascorso con Elvis, dai contorni misteriosi.
La narrazione si svolge come un ricordo intimo, da un punto di vista infantile e sognatore, che si espande, a mano a mano che Priscilla realizza un sogno al contempo seducente, soffocante e mutevole, raggiungendo la maggiore età in un modo straordinario tipicamente americano. La storia inizia quando, a 14 anni conosce Elvis, ragazzino annoiato e solitario, arruolato in Aviazione e di stanza in Germania, fino ai 24 anni, quando lascia la terra dei sogni colorati di Graceland come giovane madre affamata di esplorare il proprio futuro non scritto.
Di questo decennio, Sofia Coppola dipinge un’esistenza immersiva, deliziosamente affascinante, ma anche una visione delicata e dettagliata di una giovane donna che scalpita per definire se stessa in un mondo dove è costantemente definita da altri. Coppola ha un approccio radicalmente opposto alla biografia.

Sofia Coppola: “Quando ho letto per la prima volta la storia di Priscilla, mi ha colpito quanto fosse verosimile, anche in un contesto così inusuale e quanto tutti noi considerassimo lei una figura straordinaria accanto a Elvis, pur non essendo percepita al di là di lui. Priscilla veniva dipinta nel mondo dei tabloid dello spettacolo principalmente come la ‘sposa bambina di Elvis’, ma io ho percepito che c’era un vissuto molto più interessante da raccontare: il sogno di una ragazza che si avvera, ma non quello che lei si era immaginato, ovvero il raggiungere la maggiore età circondata da una fama incredibile, ma anche da una grande solitudine; come una persona impara a vivere in una bolla, pur sentendo la necessità di farla scoppiare; la forza necessaria per rendersi conto che, per quanto Priscilla amasse Elvis, dovesse andare via. Elvis è stato un elemento essenziale della storia culturale americana, ma la vita di Priscilla ne fa altrettanto parte”.

Diana Barrows 

#Venezia80. “Ferrari” Il film su Enzo Ferrari negli anni della crisi.

Sul red carpet, acclamatissimo dai fans Adam Driver e Patrick Dempsey.

Nella proiezione ufficiale l’applauso a fine proiezione è stato lungo e intenso.

Ferrari è un inciso di alcuni anni della vita di Enzo Ferrari, gli anni che riguardano la sua crisi profonda, sia personale che lavorativa.

In conferenza stampa è stato chiesto al regista Michael Mann perché abbia scelto di raccontare proprio quegli anni di Enzo Ferrari, risponde “Quegli anni sono pieni di conflitti personali e universali, questo mi ha permesso di raccontare il personaggio in modo molto drammatico, allontanando lo stile documentaristico e impregnando di dramma intenso la vicenda. Quei conflitti vissuti in quegli anni da Ferrari sono importanti perché ognuno di noi si è sentito così almeno una volta nella vita e questo rende il film universale”.

Adam Driver, protagonista del film, riguardo gli scioperi promossi da SAG-AFTRA si pronuncia assolutamente a favore e dichiara “Il film Ferrari non è sostenuto da grandi major né da sindacati, questo ci permette di essere qui oggi a presentarlo. È importante per me dimostrare che ancora i film si possono fare in questo momento storico, mentre si cerca un accordo. È quasi un miracolo poter essere qui oggi a parlare di questo film”.

 

 

La storia racconta dell’estate del 1957. Dietro lo spettacolo della Formula 1, l’ex pilota Enzo Ferrari è in crisi. Il fallimento incombe sull’azienda che lui e sua moglie Laura (Penelope Cruz, non presente a venezia) hanno costruito da zero dieci anni prima. Il loro matrimonio si incrina con la perdita del loro unico figlio Dino. Ferrari lotta per riconoscerne un altro, avuto con Lina Lardi. Nel frattempo la passione dei suoi piloti per la vittoria li spinge al limite quando si lanciano nella pericolosa corsa che attraversa tutta l’Italia: la Mille Miglia.

 

 

Il regista Michael Mann racconta “Molto tempo prima di girare Ferrari, ho avuto l’opportunità di camminare nelle stanze della casa di Enzo, vedere i suoi diari, conoscere le sue abitudini, meravigliarmi della carta da parati nella camera da letto in cui Laura ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, fare delle domande al loro medico, incontrare la nipote di Lina, capire il suo modo di fare e la sua modernità, sedermi sulla poltrona da barbiere di Enzo, camminare sui marciapiedi del suo quartiere e abitarci, esplorare le luccicanti parti meccaniche di un motore Lampredi V12 e le sculture dei modelli da corsa degli anni Cinquanta e, cosa più importante, interagire con il figlio di Enzo, Piero, da cui ho imparato e assorbito così tanto. Ho cercato di far rivivere le passioni e il fascino di Enzo, la sua arguzia pungente, la devastante perdita del figlio, le sfuriate teatrali, il bisogno di un rifugio emotivo, la tragedia, la monumentale scommessa su una singola gara e la lotta per la sopravvivenza: tutti elementi che sono entrati in collisione in quattro mesi del 1957.”

Diana Barrows

Nuove acquisizioni per le Gallerie dell’Accademia

Fino al 1 ottobre 2023 le Gallerie dell’Accademia di Venezia aprono al pubblico per la mostra Da Vivarini a Tiepolo. Nuove acquisizioni per le Gallerie dell’Accademia, a cura di Michele Nicolaci.

Il pubblico potrà ammirare dieci nuove opere fino ad adesso inedite perché appartenenti o a collezioni private o inaccessibili, comprate di recente dallo Stato per oltre un milione di euro. Le acquisizioni saranno tutte esposte in un nuovo spazio (Sala XVIa) destinato a mostre dedicate a temi specifici e parte delle cosiddette sale palladiane del museo, appena restaurate e riaperte.

Il patrimonio culturale delle Gallerie si arricchisce così di capolavori come il dipinto inedito Sansone e Dalila della straordinaria pittrice veneziana Giulia Lama; le tre tavole di Bartolomeo Vivarini che si aggiungono a quelle già in collezione del Polittico dei Tagliapietra e un disegno di Giambattista Tiepolo, il primo disegno acquisito dalle Gallerie che raffigura due teste di fantasia.

Inoltre, le Gallerie dell’Accademia sono diventate proprietarie della Coppia di amanti (La dichiarazione) di Bonifacio de’ Pitati; della tela di notevoli dimensioni con Cristo davanti a Caifa di Pietro Ricchi; di una Scena della vita di San Pietro Martire di Antonio Vivarini e di un’inedita e piccola tela di Francesco Fontebasso.

«Si tratta di opere diverse tra loro sia nella tipologia, dalle tavole di polittici rinascimentali ai disegni, sia nella cronologia, dal Rinascimento dei Vivarini al Settecento di Giambattista Tiepolo, ma in ogni caso parliamo di integrazioni molto significative per le Gallerie dell’Accademia» ha detto il direttore Giulio Manieri Elia.

 

La Sala XVIa

L’esposizione inaugura il nuovo spazio della Sala XVI, parte delle cosiddette “sale palladiane” del museo, recentemente restaurate e riaperte, destinato ad esposizioni di dimensioni ridotte, quali ad esempio “dossier” dedicati a specifiche opere e artisti, restauri effettuati, prestiti temporanei.

 

ORARI DI APERTURA

LUNEDÌ: 8.15-14.00 – IL LUNEDÌ LA VENDITA DEI BIGLIETTI TERMINA ALLE ORE 13.00

DA MARTEDÌ A DOMENICA: 8.15-19.15 – LA VENDITA DEI BIGLIETTI TERMINA ALLE ORE 18.15

Un tour dei bacari veneziani

Se c’è un’attività che i veneziani amano davvero fare dopo una giornata di lavoro, è fare un giro nei bacari. Come potresti già sapere, lo Spritz è l’aperitivo più rinomato a Venezia, un cocktail preparato con prosecco, acqua e Aperol.

Per sperimentare l’emozione di un “tour dei bacari” senza dover spendere una fortuna, basta recarsi in uno di questi accoglienti locali. “Bacaro” è la parola veneziana che si riferisce a quei piccoli bar tipici di Venezia, dove puoi assaporare i caratteristici “cicchetti” (stuzzichini) e goderti un buon bicchiere di vino a prezzi accessibili.

Per vivere una giornata a Venezia come un vero veneziano, non perderti il Tour dei Bacari

 

TOUR DEI BACARI 

 

 

Durante il tuo tour a piedi potrai assaggiare:

  • Spritz: l’aperitivo veneziano per eccellenza. Il suo nome deriva da “spritzen”, una parola austriaca che si riferisce alla pratica del periodo bellico di annacquare il vino con bevande frizzanti. Negli anni ’20 fu inventato il drink che conosciamo oggi e all’acqua frizzante e al vino fu aggiunto l’Aperol dal gusto dolce.
  • Crostini: pane tostato farcito con sfiziosi prodotti della zona, come le ‘sarde in saor’ (sarde con cipolle caramellate, pinoli all’aceto e lievito), salumi, formaggi, salse al tartufo, ecc
  • Piatti caldi: specialità veneziane come risotto, mozzarella in carrozza, baccalà con farina di mais e melanzane alla parmigiana (melanzane con salsa di pomodoro, mozzarella e basilico)
  • Caffè espresso e cioccolato: concludi il tuo tour gustando uno dei migliori espressi della città, insieme a deliziosi cioccolatini artigianali preparati nella pasticceria più famosa di Venezia

Imago Iustitiae. Capolavori attraverso i secoli

L’arte dimostra ancora una volta di essere molto più di un semplice virtuosismo estetico, diventando un importante testimone storico e concettuale. La mostra del Museo Correr offre un’occasione unica per valorizzare opere d’arte legate alla tematica della giustizia e condividere con il pubblico creazioni meno conosciute ma altrettanto significative.

Il percorso inizia nella magnifica sala della Biblioteca Pisani, dove le pareti sono rivestite da librerie in radica di olmo che ospitano preziose edizioni storiche. Questo spazio di antico sapere accoglie i visitatori e mostra una selezione di volumi, incisioni, miniature e disegni dedicati alla giustizia. Tra le immagini più significative, c’è l'”Offerta del libro”, uno schema tradizionale che Giustizia consegna al dedicatario in rappresentanza dell’autore, simboleggiando equità e diritto.

La mostra presenta anche opere di artisti contemporanei, come Ai Weiwei, Kendell Geers e Koen Vanmechelen, che hanno concesso le loro creazioni dalla Fondazione Berengo, dimostrando come il vetro possa ancora essere un interprete concettuale duttile.

Attraverso sei sezioni, la mostra segue lo svilupparsi della figura allegorica della giustizia, dalle antiche civiltà fino all’età moderna. Sono esposti reperti archeologici, monete e medaglie, nonché “racconti e interpretazioni” realizzati dai più importanti artisti dal Medioevo al XX secolo.

Opere su carta, legno, tela e tavola mostrano la Giustizia come semidea, Virtù e Personificazione, ma anche come Allegoria della stessa città di Venezia. Gli attributi e le compagne della Giustizia rendono facilmente riconoscibile la sua figura. I luoghi dedicati alla Giustizia, i palazzi dell’età moderna costruiti per amministrarla, sono arricchiti da apparati decorativi di grandi artisti che celebrano questa figura e attingono da schemi e contenuti dei loro predecessori.

La mostra include anche opere di artisti rinomati come Guercino, Andrea Del Sarto, Martini, Nani, Reni, Sansovino, Vasari, Maccari e un bulino di Raffaello. Inoltre, vengono esposte scene che ritraggono atti e protagonisti della giustizia, da eroi e santi a episodi di pratica della legge, che diventano il leitmotiv della mostra.

La mostra è una straordinaria opportunità per immergersi nell’arte e nella storia della Giustizia, scoprendo opere di grande valore e conoscendo meglio questo importante aspetto della cultura e della società veneziana.

La Venezia di Casanova

Nato nella parrocchia di San Samuele a Venezia da due modesti attori che recitavano nel teatro di San Samuele, Giacomo Casanova è ricordato principalmente come avventuriero e seduttore, il cui nome è diventato sinonimo di libertino.

La sua produzione letteraria è molto vasta, ma è la sua opera più celebre, “Histoire de ma vie” (Storia della mia vita), a contribuire in modo significativo alla sua fama di grande conquistatore di donne. In quest’opera, Casanova descrive con la massima sincerità le sue avventure, i viaggi e gli innumerevoli incontri galanti.

Uno dei momenti più famosi della sua vita fu la “Fuga dai Piombi“. Arrestato per aver sedotto molte donne di magistrati, si trovò rinchiuso in quel terribile luogo. Temendo una severa punizione, tentò di evadere scavando un buco nella sua cella, ma il suo primo tentativo fallì .

Il secondo tentativo avvenne con l’aiuto di un altro prigioniero rinchiuso in una cella vicina, il frate Marino Balbi. Scavarono un buco nel soffitto della loro cella e, dal tetto di Palazzo Ducale, si calarono fino al cortile. Fuggirono velocemente su una gondola che li portò sulla terraferma, permettendo loro di lasciare la Repubblica.

Casanova trovò inizialmente rifugio a Parigi ma, dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa, nel 1774 riuscì a ottenere la grazia dagli inquisitori veneziani, permettendogli così di fare ritorno nella sua amata Venezia.

La sua ultima dimora veneziana si trovava in Barbaria de le Tole, dove condivideva la vita con una umile donna che, durante il periodo di esilio, gli aveva scritto numerose lettere affettuose.

Tuttavia, nel 1783, Casanova decise di lasciare Venezia per accettare un ruolo di bibliotecario a Dux, in Boemia e fu in questa nuova terra che visse gli ultimi anni della sua vita. Si spense nel 1798 venendo a conoscenza degli eventi della Rivoluzione Francese e della triste caduta della Repubblica di Venezia.

Se vuoi conoscere altri aneddoti e segreti della vita di Casanova non perderti il tour con una guida locale che ti farà esplorare luoghi unici passeggiando per stretti vicoli e tunnel di Venezia.

 

 

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LINO TAGLIAPIETRA: L’ORIGINE DEL VIAGGIO

 

La mostra presso le rinnovate sale del Museo Ca’ Rezzonico di Venezia è stata organizzata dalla Fondazione Lino Tagliapietra e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per celebrare l’artista Lino Tagliapietra.

Le 21 opere in mostra, realizzate negli ultimi 30 anni, includono tecniche tradizionali muranesi come il vetro soffiato con canne, la filigrana, le murrine e l’incalmo. La mostra offre una vista di opere iconiche come Dinosaur, Fuji, Asola, Niomea, Oca, Africa e Hopi. Il percorso espositivo è stato progettato dall’architetto Chiara Lamonarca tra il primo e il secondo piano del palazzo.

La mostra include anche una selezione di pannelli realizzati tra il 1999 e il 2012, che sono quadri bidimensionali in vetro fuso che sovrappongono tecniche e colori diversi. I titoli dei pannelli, come Finestra sul campiello, Ponticello e Rio Grande, non solo rappresentano luoghi importanti per il maestro, ma anche le sue grandi passioni, come la pittura di Rothko.

L’esposizione si conclude al secondo piano con il pannello Giuditta. L’opera, posizionata come una pala d’altare in vetro tra due pale, si distingue per i suoi colori accesi e il profilo stilizzato del soggetto. Rappresenta una preghiera e un ringraziamento per una vita trascorsa nella creazione di arte in vetro.

 

ORARI: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00). Le operazioni di chiusura del museo iniziano 20 minuti prima dell’orario indicato. Chiuso il martedì

Cento anni di NasonMoretti

 

Storia di una famiglia del vetro muranese

 

La mostra celebra i cent’anni di attività della cristalleria NasonMoretti, una delle realtà muranesi più originali e fiorenti.
La mostra apre gli archivi e condivide con il pubblico del Museo del Vetro una storia importante fatta di oltre diecimila modelli.
La Nason & Moretti ha scelto fin dall’inizio l’arte della tavola, reinterpretandola secondo formule contemporanee con un piglio di profonda modernità.

La cristalleria è diventata un punto di riferimento del design fin dagli anni Cinquanta, quando le coppe Lidia si aggiudicano il Compasso d’oro e comincia la sua presenza alla Biennale di Venezia. La mostra darà conto degli oggetti di maggior successo creati dalla fornace e dalle collaborazioni con alcuni importanti nomi del design e dell’architettura, senza trascurare una sezione dedicata all’attualità.

 

Non perderti un tour guidato nelle isole di Murano per scoprire l’arte del vetro e partecipare a un workshop!

 

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Art Night Venezia 2023

 

Torna Art Night con un’edizione ricchissima di eventi e novità

 

Sabato 17 giugno torna Art Night Venezia, la notte bianca della cultura ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari in collaborazione con il Comune di Venezia.
La manifestazione, da tempo entrata nel calendario ufficiale delle Notti dell’arte europee, tra le più attese in città, ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia, patrocinata dalla Regione Veneto, ritorna ad animare con le calli, i campi e i palazzi veneziani con l’affflato dell’arte.

 

Oltre 124 le istituzioni partecipanti e più di 150 appuntamenti in programma

 

Partenza come sempre dal cortile principale di Ca’ Foscari, con la tradizionale inaugurazione, la distribuzione degli ambiti gadgets e i saluti istituzionali, mentre domenica 18 giugno torna l’appuntamento della prima colazione che quest’anno si rinnova e diventa arcobaleno nel giardino della sede Cafoscarina di San Sebastiano. 

 

 

 L’intera città quindi si animerà grazie all’apertura serale e completamente gratuita di musei, istituzioni culturali, teatri, librerie, gallerie, associazioni, studi d’artista e il brivido blu di Art Night percorrerà per tutta la sera e la notte le istituzioni partecipanti con un programma ricchissimo.

 

SCOPRI IL PROGRAMMA 

A TORCELLO LA MOSTRA TERRA/CIELO

Sull’isola di Torcello affondano le radici di Venezia. Ed è qui che Simonetta Gorreri, curatrice di numerose esposizioni internazionali, dal 12 maggio al 31 luglio, presenta un nuovo visionario progetto di arte contemporanea ambientale che coinvolge l’isola: si tratta della mostra ‘open-air’ TERRACIELO.

Otto opere ‘site specific’, ossia materialmente create dalle mani degli artisti in loco, invitati per l’occasione dall’associazione Artlife for the World ad esporre nell’ambito di questo progetto. Durante l’inaugurazione la protagonista è stata anche una originale performance. In questo contesto la protagonista è stata la DANCING ARMOR – armatura danzante – che è stata realizzata dall’art-designer Sabrina Baldacchini e che viene indossata dalla performer Jennifer Cabrera: “avvolto dalla sua armatura Attila vuole emergere dalla terra dopo tanti anni… il corpo vibra, si contorce, avviene una inaspettata trasformazione”. Attila è una donna. L’armatura poi torna accanto al suo Trono per essere contemplata. Al centro dell‘isola di Torcello vi è infatti un manufatto del V secolo noto proprio come il Trono di Attila.

Recarsi a Torcello significa immergersi in questo progetto artistico riscoprendo gli spazi dell’isola: è possibile, spiega la curatrice Simonetta Gorreri “intervenire oggi su un modello medioevale e pre-romano – l’isola di Torcello e ciò che la compone appunto – attraverso espressioni artistiche”. “Perciò – prosegue – gli artisti si sono recati qui per scegliere personalmente il contesto e la connotazione naturalistica dove realizzare l’opera. L’obiettivo di ogni installazione è quello di valorizzare l’isola nella sua importanza paesaggistica e storica. Mentre sta al concetto di arte contemporanea interpretare il messaggio dell’oggi, e delle sue problematiche, attraverso appunto una espressione artistica libera non condizionata capace di porre l’accento sul nuovo”.

Gli artisti/le opere

Maruzza Bianchi Michiel (Italia) / ABITARE IL TEMPIO – BUILDING LIVING

Candida Ferrari (Italia) / VOLUMI E CROMIE – VOLUMES AND COLORS

Paola Blazquez (Spagna) / ORIGINE DELLA LAGUNA – ORIGIN OF THE LAGOON

Claudia Corò (Italia) / LUCE SOMMERSA – SUBMERGED LIGHT

DAMSS ART Daniela Arnoldi e Marco Sarzi–Sartori (Italia) / TORC – TORC

Paolo Stefani (Francia) / PROGETTO ATTILA – ATTILA PROJECT

Gottardo Bonacini (Italia) / PLENILUNIO/FULL MOON

Guilherme Carvalho (Francia) / L’ASCOLTO DELLE ANATRE – LISTENING TO THE DUCKS

Un progetto Artlife for the World Contemporary Art Events for the World Venice

 

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68ESIMA REGATA STORICA DELLE ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE

Celebrare le rivalità e le imprese delle più note Repubbliche Marinare italiane, ovvero Venezia, Amalfi, Genova e Pisa: è questo lo scopo del Palio delle Antiche Repubbliche Marinare, la manifestazione sportiva istituita nel 1955 e che quest’anno, per la sua 68esima edizione, torna ad essere disputata nella laguna veneziana, che venerdì 2 e sabato 3 giugno accoglierà nelle acque della sua laguna gli equipaggi di Genova, Pisa e Amalfi.

Venerdì sfilerà, insieme alla presentazione degli equipaggi, il corteo delle quattro repubbliche all’interno dell’Arsenale e nel contesto del Salone Nautico.
Il giorno seguente, sabato, vedrà invece la tanto attesa disputa maschile,  e grazie a un maxi-schermo si potrà assistere al completo svolgimento della regata, dalle sue prime battute fino alla sua conclusione.

A bordo di ogni galea trovano spazio otto vogatori e un timoniere, e ciascuna di esse si distingue per i colori e le splendide polene. Per la polena che taglia prima il traguardo, a conclusione del percorso, l’ambito trofeo in oro e argento realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina che rimane nelle mani della città vincitrice per un anno, per poi essere rimesso in palio in occasione della Regata successiva.

 

Programma

Venerdì 2 giugno

– Ore 17.00, Corteo Storico: sfilata delle delegazioni in costume di Pisa, Amalfi, Genova, Venezia – da Piazza San Marco lungo la Riva degli Schiavoni e fino a Arsenale

– Ore 18.30 Regata equipaggi femminili/misti (percorso 1000 metri) nei pressi dell’isola di San Michele, con arrivo di fronte a Fondamente Nove – Ospedale.

– Ore 19.30 Premiazione regata equipaggi femminili/misti e cerimonia di presentazione degli equipaggi Palio Repubbliche Marinare, presso Arsenale – Salone Nautico di Venezia.

Sabato 3 giugno

– Ore 18.00, Bacino di San Marco: 68^ Regata delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane (distanza 2.000 metri): dai Giardini di Sant’Elena lungo il Bacino di San Marco fino al traguardo di fronte la Basilica della Salute. 

A seguire: premiazione degli equipaggi in Campo della Salute. 

In Gondola alla scoperta di luoghi segreti

Venezia è una città unica al mondo che merita di essere visitata più volte, anche solo per vivere il suo sogno ad occhi aperti.

Oltre ai luoghi iconici come il Ponte di Rialto o Piazza San Marco, ci sono anche dei luoghi segreti che vale la pena scoprire. 

 

Questo tour in gondola  ti condurrà alla scoperta di alcuni preziosi tesori culturali della città, come il Palazzo della Torre, Palazzo Gaffaro, la chiesa di Santa Maria dei Carmini, Palazzo Zenobio, e molti altri luoghi per lo più sconosciuti ai turisti.

 

Acquista un tour della Venezia segreta

BIENNALE ARCHITETTURA 2023

The Laboratory of the Future 

Sarà aperta al pubblico da sabato 20 maggio a domenica 26 novembre 2023, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera la 18. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo The Laboratory of the Future a cura di Lesley Lokko, organizzata dalla Biennale di Venezia. La pre-apertura avrà luogo nei giorni 18 e 19 maggio, la cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà sabato 20 maggio 2023.

Nelle consuete sedi veneziane si affronteranno i temi della decolonizzazione e decarbonizzazione puntando come mai prima d’ora i riflettori sull’Africa e sulla sua diaspora. 
The Laboratory of the Future è una mostra divisa in sei parti e comprende 89 partecipanti, di cui oltre la metà provenienti dall’Africa.

Carnival

Il programma di The Laboratory of the Future è arricchito dal Carnival, un ciclo di incontri, conferenze, tavole rotonde, film e performance durante i sei mesi di mostra, volti a esplorare i temi della Biennale Architettura 2023.

Carnival offre un luogo in cui vengono scambiate, ascoltate, analizzate e ricordate parole, prospettive e opinioni – ha spiegato Lesley Lokko. Politici, policymakers, poeti, registi, documentaristi, scrittori, attivisti, organizzatori di comunità e intellettuali pubblici condivideranno il palco con architetti, accademici e studenti. Questo programma vuole essere una forma di pratica dell’architettura che tenta di colmare il divario tra gli architetti e il pubblico.”

CARLA ACCARDI. Gli anni Settanta: i Lenzuoli

L’iniziativa del Museo Correr cade a ridosso del centenario della nascita di Carla Accardi che, pur avendo vissuto a Roma, ha stabilito, nel corso della propria esistenza, un legame costante con Venezia, sia a livello individuale che professionale. Tra l’altro, nel 1948 ha esordito alla Biennale facendovi ritorno nel 1964 (sala personale introdotta in catalogo da Carla Lonzi), nel 1976, nel 1988 (sala personale) e nel 1993 comparendo anche nell’edizione del 2022. Opere, foto e altro materiale documentario attestano il suo rapporto con la città lagunare compresa un’immagine del 1952 quando, in occasione di una mostra alla Galleria del Cavallino, visitò col marito, l’artista Antonio Sanfilippo, e Tancredi Parmeggiani la collezione Guggenheim.

Il progetto veneziano a cura di Pier Paolo Pancotto, in quanto omaggio e non mostra antologica, presenta, sotto forma di installazione, una ristretta selezione di lavori posti in dialogo con gli ambienti storici del museo. Si tratta di un numero ristretto di opere, raramente visibili ma, pur nella loro particolarità, del tutto indicative della ricerca dell’artista e, a loro modo, riassuntive del suo percorso creativo.

ORARI: tutti i giorni 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).

Ugo Mulas in mostra a Venezia

Un centro internazionale di ricerca e valorizzazione della fotografia e della cultura delle immagini, in continuità con il disegno culturale che ha animato la Casa dei Tre Oci, ma con una spinta e una visione ancora più internazionali. L’iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini porta la fotografia nelle Sale del Convitto sull’Isola di San Giorgio Maggiore, all’interno della Fondazione Giorgio Cini, solidificando il sodalizio naturale tra la fotografia e l’Isola, che custodisce un immenso patrimonio documentario con una delle più importanti collezioni fotografiche d’Europa.

Un’ampia e completa retrospettiva dedicata ad Ugo Mulas, che presenta per la prima volta un’importante selezione di immagini vintage. Più di 300 immagini, tra cui 30 foto mai esposte prima d’ora, documenti, libri, pubblicazioni, filmati, per l’esposizione che offre una sintesi in grado di restituire una lettura che si apre alle diverse esperienze affrontate da Ugo Mulas, fotografo trasversale, capace di entrare in contatto con tanti generi diversi ed estrapolarne l’essenza.
Quattordici capitoli tematici accompagnano il pubblico alla scoperta dello stile di questo fotografo “totale” che ha appunto saputo, nel corso della sua intensa esperienza, cimentarsi con soggetti e tematiche differenti.

Orari di apertura

Aperto tutti i giorni dalle ore 11 alle 19. Chiuso il mercoledì

Aperture straordinarie: mercoledì 26 aprile, mercoledì 3 e 31 maggio

 

 
Scopri il Tour della Fondazione Giorgio Cini

43^ edizione di Su e Zo per i Ponti

Divenuta negli anni un appuntamento fisso nel calendario degli eventi veneziani, si tratta di una passeggiata di solidarietà all’insegna del turismo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio.

Quest’anno lo slogan della Su e Zo per i Ponti recita “Meraviglia da condividere”: l’invito è di lasciarsi meravigliare dai luoghi meno noti della città, meno affollati e prevedibili, ma proprio per questo più veri e autentici.

Una grande novità per l’edizione 2023: l’Arsenale torna a spalancare le sue porte ai partecipanti della Su e Zo. Sarà presente un ristoro per ciascuno dei due percorsi: in Parco Savorgnan per il percorso completo e al Porto di Venezia per il percorso breve.

Il costo del cartellino di partecipazione in prevendita è di € 8,50 a persona (€ 9,50 il giorno della manifestazione, salvo esaurimento dei cartellini disponibili) e come per ogni edizione ogni eventuale utile sarà devoluto in beneficenza, quest’anno a favore della Missione Salesiana di Quebrada Honda, Perù. Sarà possibile sostenere la missione in Perù anche acquistando la T-shirt solidale dell’evento: per ogni capo venduto si devolverà un euro in beneficenza.

Ad ogni partecipante una medaglia da collezione e per i gruppi oltre i 50 iscritti una targa in ceramica artigianale.

PROGRAMMA:

Ore 08.30:

S. MESSA in Basilica di San Marco

 

Dalle ore 9.30 alle ore 11.00:

PARTENZA percorso completo da Piazza San Marco (11 km, 42 ponti)

 

PARTENZA percorso breve dal Porto di Venezia (5,4 km, 19 ponti)

Le partenze sono scandite in base alla fascia oraria prescelta in fase di iscrizione: 9.30, 9.45, 10.00, 10.15, 10.30, 10.45, 11.00.

 

Ore 13.00: PREMIAZIONI speciali dei gruppi più numerosi in Piazza S. Marco

 

Ore 15.00: CHIUSURA DELLA MANIFESTAZIONE

 

La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione meteorologica.

Al Peggy Guggenheim la mostra “Edmondo Bacci. L’energia della luce”

Sarà visitabile fino al 18 settembre la mostra presso la Collezione Peggy Guggenheim ‘Edmondo Bacci. L’energia della luce’ che intende approfondire la parte più lirica tra le opere di Bacci, molte delle quali mai esposte prima, tra dipinti e disegni inediti.
Tra gli artisti contemporanei più innovativi a livello nazionale per la forza generativa del colore, la rottura dei piani spaziali e il ritmo circolare della pennellata, Bacci si colloca entro la ristretta cerchia di eccellenze artistiche venete.

Un artista del mondo

L’esposizione propone una serie di opere fondamentali per comprendere l’evoluzione del linguaggio colore-luce dell’artista e lascia spazio a un altro aspetto interessante, e meno noto dello stesso: lo sperimentalismo degli anni Sessanta-Settanta a cui Bacci rivolge la sua ricerca negli ultimi anni di lavoro.
Il percorso espositivo si conclude con un tributo alla partecipazione di Bacci alla XXIX Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, nel 1958.
Bacci è stato soprattutto un artista del mondo, uno dei pochi artisti italiani capaci di raggiungere il successo in vita, esponendo nei più importanti musei e gallerie d’arte nazionali e internazionali.

 

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Il Labirinto Borges

Nell’isola di San Giorgio Maggiore si trova uno dei parchi più belli d’Italia. 

Qui nel X secolo, i monaci benedettini fondarono il primo monastero, il Monastero di San Giorgio Maggiore, oggi sede della Fondazione Giorgio Cini.

In quest’isola è nato il progetto del Labirinto Borges con l’intento di celebrare la figura del grande scrittore argentino, Jorge Luis Borges, a 25 anni dalla sua scomparsa. L’idea è stata sviluppata dall’architetto inglese Randoll Coate, in collaborazione con la Fundación Internacional Jorge Luis Borges e con il supporto della vedova del celebre autore, Maria Kodama.

Nel giugno 2021 il labirinto ha aperto ufficialmente per la prima volta al pubblico, dieci anni dopo la sua creazione.

Il labirinto, che si estende per poco più di un chilometro, è stato ispirato dal famoso racconto di Borges “Il giardino dei sentieri che si biforcano”. Lungo il percorso, i visitatori possono trovare oggetti simbolici che richiamano le opere dello scrittore, tra cui specchi, clessidre, un bastone, una tigre, un enorme punto interrogativo e le iniziali della vedova Kodama.

Il Labirinto Borges è composto da 3200 piante di bosso, raccolte in siepi alte novanta centimetri, che sono state disposte in modo da formare il nome Borges due volte, visibile chiaramente dall’alto. Il labirinto è ben visibile dalla terrazza del Centro Branca della Fondazione, che permette una vista panoramica dall’alto.

 

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Chronorama. Tesori Fotografici del XX secolo

Qualche giorno fa, presso Palazzo Grassi a Venezia, si è svolto il dinner inaugurale di Chronorama. Tesori Fotografici del XX secolo, la prima grande mostra di capolavori fotografici provenienti dagli archivi di Condé Nast, recentemente acquisiti dalla Pinault Collection e curati da Matthieu Humery.

La mostra presenta 400 immagini suddivise per decenni tra illustrazioni, fotografie di moda, still life, foto di architettura e ritratti. L’obiettivo è quello di mostrare le infinite possibilità dell’archivio nel rappresentare la complessità del linguaggio fotografico e la capacità delle riviste di riflettere lo spirito culturale di un secolo.

Il curatore della mostra, Matthieu Humery, esperto di fotografia e direttore del Living Archives Program presso la Luma Foundation di Arles, ha affermato: “È una mostra sull’archeologia del XX secolo: le fotografie sono opere d’arte e sono le prime in assoluto a esserlo“.

Anna Wintour, chief content officer di Condé Nast e direttore editoriale globale di Vogue, ha commentato l’incredibile lavoro di Alexander Liberman, leggendario direttore editoriale di Condé Nast, che ha commissionato gran parte delle fotografie esposte: “Scegliete immagini che infiammino la pagina“, diceva sempre. Grazie alla generosità dei signori Pinault, queste immagini hanno ora una dimora straordinaria che offrirà alle generazioni future non solo un enorme valore aggiunto, ma anche una comprensione più profonda dell’età d’oro della fotografia.

A Palazzo Ducale i dipinti e disegni di Carpaccio

La pittura di Vittore Carpaccio (1460/66 ca – 1525/26 ca) celebra fantasticamente Venezia al volgere del XV secolo, quando la Serenissima dominava un vasto impero marittimo-commerciale e fioriva come grande centro di cultura.

Stiamo parlando di un artista straordinario, uno dei grandi protagonisti della pittura veneta del Quattrocento sapientemente ospitato e raccontato oggi nella splendida cornice di Palazzo Ducale.

Una celebrazione importantissima per restituire gloria ad un artista che ha donato vanto e grande considerazione, consolidando il binomio indissolubile tra l’arte e il capoluogo veneto.

La mostra si avvantaggia anche di un consistente nucleo di disegni autografi del pittore, autore del più ampio corpus sopravvissuto di disegni “di studio” del primo Rinascimento. Essi rivelano la singolare immaginazione di Carpaccio, il rigore della sua tecnica nonché i suoi interessi per la prospettiva, la natura, la luce.

Dipinti e disegni sono prestati da importanti collezioni museali e private d’Europa e degli Stati Uniti nonché da chiese di Venezia e degli antichi territori della Serenissima che li custodiscono fin dall’origine.

MOSTRA SHATTERING BEAUTY DI SIMON BERGER

Il Museo del Vetro di Murano ospita in questo periodo la mostra “SHATTERING BEAUTY. SIMON BERGER“, la prima personale dell’artista svizzero nella laguna di Venezia.
Con tutte opere site-specific, la mostra presenta la tecnica innovativa di Berger, che utilizza il vetro come una tela su cui creare intensi ritratti a colpi di martello, oltre a nuove sperimentazioni tridimensionali.

Per Shattering Beauty, oltre a una selezione di ritratti in vetro – alternati a specchi – che sfidano le modalità della percezione, saranno presentate anche diverse tele “animate” inserite in cubi di metallo che invitano ad interagire con l’installazione. Sono opere che richiedono un’attenzione ravvicinata da parte del visitatore. Chiedono di essere guardate da diverse prospepttive, mentre dispiegano il loro fascino enigmatico.

La mostra è a cura di Sandrine Welte e Chiara Squarcina ed è organizzata dalla Fondazione Musei Civici Venezia in collaborazione con Berengo Studio.

Progetto “FARE ARTE”

L’Associazione Culturale Balancing Act, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia e con il sostegno della Regione Veneto ha avviato, a novembre, il progetto “FARE ARTE”.

Il 23 dicembre alle 17:00 si terrà lo spettacolo finale presso la Sala Concerti del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia – aperto al pubblico – un viaggio di conoscenza e riscoperta della musica, tra suggestioni visive, strumenti e repertori musicali diversi.

Sotto la direzione artistica e regia di Elisa Marzorati, i mimi Susi Danesin, Gaetano Ruocco Guadagno e le ballerine Chiara Vittadello e Sara Solivo accompagneranno la musica eseguita dagli allievi del Conservatorio.

Verranno presentati i lavori prodotti in sinergia tra studenti, danzatori e mimi.
L’abbinata della musica alle suggestioni visive del mimo e della danza vengono usate per attrarre nuovi uditori. L’arte del mimo in particolare permette di innestare nuovi linguaggi scenici alla performance musicale, ha un forte impatto comunicativo, una lunga tradizione storica e un corpo di memoria nell’immaginario collettivo.

Ingresso Libero

 

Graziano Arici. Oltre Venezia ‘Now is the Winter of our Discontent’

 

Dal 17 dicembre al 1 maggio 2023 alla Fondazione Querini Stampalia è in programma la mostra “Oltre Venezia – Now is the Winter of our Discontent”, promossa dalla Fondazione stessa e dal Museo Réattu di Arles. Per la prima volta viene esposta in Italia la produzione artistica di Graziano Arici, fotografo nato a Venezia nel 1949 e trapiantato ad Arles, dove vive dal 2012.
 
Vengono presentati più di quarant’anni di scatti, oltre quattrocento fotografie tra il 1979 e il 2020. Un vero e proprio archivio del mondo (Albania, Germania, Inghilterra, Bosnia-Erzegovina, Spagna, Stati Uniti, Francia, Georgia, Italia, Kazakistan, Russia, Slovacchia, Svizzera).

“Il lavoro personale di Graziano Arici è di una ricchezza estetica, intellettuale e tecnica, di una qualità che suscita ammirazione” – così Daniel Rouvier cocuratore della mostra e direttore del Museo Réattu di Arles – “Non può essere ridotto a semplice sguardo documentario sul mondo, testimonianza della sua evoluzione, delle sue ricchezze e delle sue bizzarrie. Questo filo conduttore esiste, ma il fotografo lo trascende, rendendo ogni sua immagine un’opera fotografica a pieno titolo, sia plasticamente che emotivamente”. 

Nel 2017 Graziano Arici ha donato il suo Archivio – di più di un milione e mezzo di immagini, costituito in gran parte dal suo lavoro ma anche da migliaia di fotografie, di stampe e decine di migliaia di negativi di ritratti e di immagini della cultura internazionale a Venezia precedenti l’inizio del suo lavoro – alla Fondazione Querini Stampalia che si è impegnata a custodirlo e valorizzarlo. 

Dopo decenni di lavoro per famose agenzie di stampa, Graziano Arici con questo progetto espositivo emerge come un grande fotografo. Le mostre del Musée Réattu di Arles nel 2021 e della Fondazione Querini Stampalia oggi non sono delle retrospettive, ma punti di partenza, che portano alla luce un’opera e un artista. 

La mostra è aperta dal martedì a domenica dalle 10 alle 18; lunedì chiuso. Il prezzo d’ingresso è di 14 euro per il biglietto intero e di 10 per quello ridotto. Tutte le domeniche dell’anno i residenti nel Comune di Venezia hanno ingresso gratuito alla Fondazione e alle mostre temporanee, compresa questa. 

L’Assunta restaurata

Il 4 ottobre , festa di S. Francesco, è stata presentata la pala de L’Assunta, capolavoro di Tiziano Vecellio che torna a impreziosire l’abside della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, dopo un’imponente campagna di restauri durata quattro anni, finanziata interamente da Save Venice, uno dei Comitati privati per la Salvaguardia di Venezia.

Quattro anni, due di manutenzione, 9.000 ore (pari a 320 ore al metro quadro) e circa 600 mila euro di investimento per il capolavoro tizianesco che è stato oggetto di un radicale intervento il cui obiettivo primario è stata la messa in sicurezza del sito, la messa in sicurezza delle condizioni del dipinto, che vanta una superficie di 28 mq., e il restauro dell’importante cornice lapidea che lo circonda. 

 

 

 

 

 

 

Tra gli interventi più significativi, lo smontaggio dell’organo Mascioni, che era stato installato dietro la pala e ancorato ad essa, ma causava molti problemi alla struttura tra vibrazioni e presenza di tarli. Durante la pulitura dello strato di polvere presente sul dipinto sono poi emersi, nei pennacchi ai lati della cornice lapidea, due putti, che potrebbero essere stati anch’essi dipinti da Tiziano.

 

Una grande opera di restauro 

L’Assunta aveva subito un importante restauro attorno al 1816, poi ancora a metà degli anni ’70 del ‘900. Ora ci viene restituita con una palette di colori vibrante e luminosa, come probabilmente l’aveva pensata Tiziano nel 1516 quando gli venne commissionata da Frate Germano, superiore del Convento dei Frari e da allora i frati della Comunità ne sono custodi vigili e premurosi e negli anni a venire ne avranno in carico la cura.  

BIENNALE MUSICA 2022

Il 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea Out of Stage si svolgerà dal 14 al 25 settembre 2022, diretto da Lucia Ronchetti. Il programma presenterà numerosi appuntamenti incentrati sulle nuove forme di teatro musicale sperimentale. L’attività di Biennale College Musica sarà come di consueto parte integrante del programma del Festival.

Gli sviluppi recenti del teatro musicale in stretto collegamento con lo sperimentalismo dell’opera barocca veneziana. E’ Out of Stage, “titolo che si riferisce ai lavori concepiti per luoghi e situazioni diverse da quelle offerte dal palcoscenico tradizionale, tratteggia una larga prospettiva del teatro musicale contemporaneo e del ruolo delle nuove tecnologie, della multimedialità, con programmazione di realtà virtuale e realtà aumentata applicata al suono, secondo forme e generi nuovi, codificati dai compositori coinvolti nel festival”.

 

È il compositore Giorgio Battistelli, fra i nomi più riconosciuti in Italia e all’estero, il Leone d’Oro alla carriera della musicaper il suo lavoro di teatro musicale sperimentale e la sua intensa produzione operistica, realizzata dalle più importanti istituzioni europee”; mentre all’ensemble Ars Ludi, formato da tre percussionisti d’eccezione – Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi e Gianluca Ruggeri, è attribuito il Leone d’Argento della musicaper il virtuosismo esecutivo e la capacità di trasformare il mondo percussivo in un’avvincente Machina Mundi”. Lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, accogliendo la proposta di Lucia Ronchetti. 

 

 

 

Ars Ludi sarà, inoltre, attore di diversi concerti, oltre a partecipare alle attività di Biennale College Musica.
Una nuova versione dell’opera cult di Giorgio Battistelli, il grande affresco scenico e musicale Experimentum Mundi, concluderà infine – il 25 settembre 2022 – il Festival al Teatro alle Tese.

 

 

 

Scopri tutto il programma qui

ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED vince il leone d’oro L’ITALIA VINCE CON GUADAGNINO

La Giuria di VENEZIA 79, presieduta da Julianne Moore e composta da Mariano Cohn, Leonardo Di Costanzo, Audrey Diwan, Leila Hatami, Kazuo Ishiguro e Rodrigo Sorogoyen, dopo aver visionato i 23 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED
di Laura Poitras (USA)

LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
SAINT OMER
di Alice Diop (Francia)

LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a:
Luca Guadagnino
per il film BONES AND ALL (USA, Italia)

COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione femminile a:
Cate Blanchett
nel film TAR di Todd Field (USA)

COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione maschile a:
Colin Farrell
nel film THE BANSHEES OF INISHERIN di Martin McDonagh (Irlanda, UK, USA)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Martin McDonagh
per il film THE BANSHEES OF INISHERIN di Martin McDonagh (Irlanda, UK, USA)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
KHERS NIST (NO BEARS)
di Jafar Panahi (Iran)

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI
a un giovane attore o attrice emergente a:
Taylor Russell
nel film BONES AND ALL di Luca Guadagnino (USA, Italia)

ORIZZONTI

La Giuria ORIZZONTI della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Isabel Coixet e composta da Laura Bispuri, Antonio Campos, Sofia Djama e Edouard Waintrop dopo aver visionato i 18 lungometraggi e i 12 cortometraggi in concorso, assegna:

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
JANG-E JAHANI SEVOM (WORLD WAR III)
di Houman Seyedi (Iran)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Tizza Covi e Rainer Frimmel
per il film VERA (Austria)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
CHLEB I SOL (BREAD AND SALT)
di Damian Kocur (Polonia)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE a:
Vera Gemma
nel film VERA di Tizza Covi e Rainer Frimmel (Austria)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR ATTORE a:
Mohsen Tanabandeh
nel film JANG-E JAHANI SEVOM (WORLD WAR III) di Houman Seyedi (Iran)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Fernando Guzzoni
per il film BLANQUITA di Fernando Guzzoni (Cile, Messico, Lussemburgo, Francia, Polonia)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
SNOW IN SEPTEMBER
di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Francia, Mongolia)

VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE
EUROPEAN FILM AWARDS 2022 a:
SNOW IN SEPTEMBER
di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Francia, Mongolia)

 

ORIZZONTI EXTRA

PREMIO DEGLI SPETTATORI – ARMANI BEAUTY a:
NEZOUH
di Soudade Kaadan (UK, Siria, Francia)

 

LEONE DEL FUTURO
PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”

La Giuria LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Michelangelo Frammartino e composta da Jan Matuszyński, Ana Rocha de Sousa, Tessa Thompson e Rosalie Varda assegna il

LEONE DEL FUTURO
PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a:
SAINT OMER
di Alice Diop (Francia)

VENEZIA CLASSICI

La Giuria di VENEZIA CLASSICI presieduta da Giulio Base e composta da 21 studenti – indicati dai docenti – dei corsi di cinema delle università italiane, assegna:

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:
FRAGMENTS OF PARADISE
di KD Davison (USA)

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:
KOROSHI NO RAKUIN (BRANDED TO KILL)
di Suzuki Seijun (Giappone, 1967)

VENICE IMMERSIVE

La Giuria VENICE IMMERSIVE presieduta da May Abdalla e composta da David Adler e Blanca Li dopo aver visionato i 30 progetti in concorso, assegna:

il PREMIO MIGLIORE ESPERIENZA VENICE IMMERSIVE a:
THE MAN WHO COULDN’T LEAVE
di Singing Chen (Taipei)

il GRAN PREMIO DELLA GIURIA VENICE IMMERSIVE a:
FROM THE MAIN SQUARE
di Pedro Harres (Germania)

il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA VENICE IMMERSIVE a:
EGGSCAPE
di German Heller (Argentina)

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2022 a:
CATHERINE DENEUVE
PAUL SCHRADER

CARTIER GLORY TO THE FILMMAKER AWARD 2022 a:
WALTER HILL
PREMIO CAMPARI PASSION FOR FILM 2022 a:
ARIANNE PHILLIPS

 

Diana Barrows & Enrico Marotta

La 79. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

La 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è organizzata dalla Biennale di Venezia e si terrà al Lido di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre 2022. La Mostra è riconosciuta ufficialmente dalla FIAPF (Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori Cinematografici).
La Mostra si propone di favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. Una sezione è dedicata alla valorizzazione di operazioni di restauro di film classici per contribuire a una migliore conoscenza della storia del cinema, in particolare a vantaggio del pubblico dei giovani.

La selezione ufficiale comprende le seguenti sezioni:

Venezia 79 – Concorso internazionale di un massimo di 21 lungometraggi in prima mondiale assoluta

Fuori Concorso – Lavori di autori affermati, film nei quali la dimensione spettacolare si accompagna a forme di originalità espressiva, e documentari.

Orizzonti – Concorso internazionale dedicato a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema mondiale, con particolare riguardo per gli esordi, gli autori emergenti, le cinematografie minori e meno conosciute.

Orizzonti Extra – Selezione di opere sino a un massimo di 10 titoli, caratterizzati da intenti d’innovazione e di originalità creativa nel rapporto con il pubblico cui sono rivolti.

Biennale College Cinema –  Laboratorio di alta formazione, ricerca e sperimentazione, per lo sviluppo e la produzione di lungometraggi a micro-budget, aperto a team di registi e produttori di tutto il mondo.

Venezia Classici – Selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Possono inoltre essere presentati documentari sul cinema e su singoli autori di ieri e di oggi.

Qui la lista completa dei film in concorso per le principali sezioni:

→ Venezia 79

IL SIGNORE DELLE FORMICHE
Regia Gianni Amelio

THE WHALE
Regia Darren Aronofsky

WHITE NOISE
Regia Noah Baumbach

L’IMMENSITÀ
Regia Emanuele Crialese

SAINT OMER
Regia Alice Diop

BLONDE
Regia Andrew Dominik

TÁR
Regia Todd Field

LOVE LIFE
Regia Kôji Fukada

BARDO, FALSA CRÓNICA DE UNAS CUANTAS VERDADES
Regia Alejandro G. Iñárritu

ATHENA
Regia Romain Gavras

BONES AND ALL
Regia Luca Guadagnino

THE ETERNAL DAUGHTER
Regia Joanna Hogg

SHAB, DAKHELI, DIVAR (OLTRE IL MURO)
Regia Vahid Jalilvand

THE BANSHEES OF INISHERIN
Regia Martin McDonagh

ARGENTINA, 1985
Regia Santiago Mitre

CHIARA
Regia Susanna Nicchiarelli

MONICA
Regia Andrea Pallaoro

KHERS NIST (GLI ORSI NON ESISTONO)
Regia Jafar Panahi

ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED
Regia Laura Poitras

UN COUPLE
Regia Frederick Wiseman

THE SON
Regia Florian Zeller

LES MIENS
Regia Roschdy Zem

LES ENFANTS DES AUTRES
Regia Rebecca Zlotowski

→ Fuori Concorso

THE HANGING SUN
Regia Francesco Carrozzini

KAPAG WALA NANG MGA ALON (WHEN THE WAVES ARE GONE)
Regia Lav Diaz

LIVING
Regia Oliver Hermanus

DEAD FOR A DOLLAR
Regia Walter Hill

KÕNE TAEVAST (LA CHIAMATA DAL CIELO)
Regia KIM Ki-duk

DREAMIN’ WILD
Regia Bill Pohlad

MASTER GARDENER
Regia Paul Schrader

SICCITÀ
Regia Paolo Virzì

PEARL
Regia Ti West

DON’T WORRY DARLING
Regia Olivia Wilde

FREEDOM ON FIRE: UKRAINE’S FIGHT FOR FREEDOM
Regia Evgeny Afineevsky

THE MATCHMAKER
Regia Benedetta Argenteri

GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ
Regia Enrico Ghezzi, Alessandro Gagliardo

A COMPASSIONATE SPY
Regia Steve James

MUSIC FOR BLACK PIGEONS
Regia Jørgen Leth, Andreas Koefoed

THE KIEV TRIAL
Regia Sergei Loznitsa

IN VIAGGIO
Regia Gianfranco Rosi

BOBI WINE: GHETTO PRESIDENT
Regia Christopher Sharp, Moses Bwayo

NUCLEAR
Regia Oliver Stone

RIGET EXODUS
Regia Lars von Trier

COPENHAGEN COWBOY
Regia Nicolas Winding Refn

→ Orizzonti

OBEŤ (VITTIMA)
Regia Michal Blaško

EN LOS MÁRGENES
Regia Juan Diego Botto

TRENQUE LAUQUEN
Regia Laura Citarella

VERA
Regia Tizza Covi, Rainer Frimmel

INNOCENCE
Regia Guy Davidi

PRINCESS
Regia Roberto De Paolis

BLANQUITA
Regia Fernando Guzzoni

POUR LA FRANCE
Regia Rachid Hami

ARU OTOKO (UN UOMO)
Regia Kei Ishikawa

CHLEB I SÓL (PANE E SALE)
Regia Damian Kocur

LUXEMBOURG, LUXEMBOURG
Regia Antonio Lukich

TI MANGIO IL CUORE
Regia Pippo Mezzapesa

SPRE NORD (AL NORD)
Regia Mihai Mincan

AUTOBIOGRAPHY
Regia Makbul Mubarak

LA SYNDICALISTE
Regia Jean-Paul Salomé

JANG-E JAHANI SEVOM (TERZA GUERRA MONDIALE)
Regia Houman Seyedi

NAJSREЌNIOT ČOVEK NA SVETOT / NAJSRETNIJI ČOVJEK (L’UOMO PIÙ FELICE DEL MONDO)
Regia Teona Strugar Mitevska

A NOIVA (THE BRIDE)
Regia Sérgio Tréfaut

→ Orizzonti Extra

JANAIN MUALAQA (GIARDINI PENSILI)
Regia Ahmed Yassin Al Daradji

AMANDA
Regia Carolina Cavalli

ZAPATOS ROJOS
Regia Carlos Eichelmann Kaiser

NEZOUH
Regia Soudade Kaadan

L’ORIGINE DU MAL
Regia Sébastien Marnier

NOTTE FANTASMA
Regia Fulvio Risuleo

BI ROYA (SENZA DI LEI)
Regia Arian Vazirdaftari

VALERIA MITHATENET (VALERIA SI SPOSA)
Regia Michal Vinik

GOLIATH
Regia Adilkhan Yerzhanov

Biennale College Cinema

COME LE TARTARUGHE
Regia Monica Dugo 

BANU
Regia Tahmina Rafaella

GORNYI LUK (CIPOLLA DI MONTAGNA)
Regia Eldar Shibanov

PALIMPSEST
Regia Hanna Västinsalo

Tutte le informazioni sono reperibili qui oppure sul sito della Biennale: www.labiennale.org

IV edizione del Festival delle Idee a tema “Emozioni Collettive”

Inserito tra i Grandi Eventi della Regione del Veneto, patrocinato dalla Regione e dal Comune di Venezia, è inserito nel programma del progetto Capitale della Cultura d’impresa 2022 di Assindustria VenetoCentro e Confindustria Venezia Rovigo. Si tratta di un Festival che mette in rete enti e istituzioni del territorio e di cui sono stati già annunciati i primi ospiti.

Tra tutti spicca la presenza dell’instapoet canadese Rupi Kaur (evento straordinario – unica data italiana, 23 ottobre Teatro Malibran Venezia), che ha fatto rinascere l’arte poetica attraverso i social, conquistando i giovani di tutto il mondo. Poetessa, performer, scrittrice, illustratrice, Kaur, ha venduto 250mila copie dei suoi libri in Italia, 10 milioni nel mondo ed è stata tradotta in 42 lingue.

Tra i nomi e i personaggi che saranno al Festival anche l’imprenditore filosofo Brunello Cucinelli, il fondatore di Eataly Oscar Farinetti e l’icona della moda Regina Schrecker . E poi ancora Aldo Cazzullo, Gio Evan, Albertino, Arianna Fontana, Enrico Galiano, Amara, Stefano Massini, Mario Tozzi, Umberto Galimberti, Gloria Campaner con Ilaria Gaspari e Antonio Caprarica.

L’edizione 2022: Emozioni Collettive

Sono le Emozioni collettive il tema che il Festival delle Idee ha scelto per la quarta edizione. Espressione di personalità, creatività, passionalità e motore di relazioni: mai come in questo momento storico sentiamo il bisogno di viverle, consapevoli che esse rappresentano un capitale umano insostituibile, tessuto connettivo della nostra esistenza. Perché, come ci ricorda Umberto Galimberti: “Platone invita a privilegiare la mente razionale, capace di governare le passioni del cuore. Ma noi non possiamo dimenticare che anche il cuore ha le sue ragioni”.

Ne abbiamo individuate alcune: nostalgia, fragilità, empatia, gentilezza e gratitudine; cinque emozioni come i cinque sensi, che ci aiutano a interpretare al meglio la nostra contemporaneità e possono costituire un percorso di partecipazione universale.

La nuova sezione “Viaggi in poltrona”

Il Festival non poteva dimenticare una sezione tutta dedicata al viaggio, imprescindibile attività umana che ci porta ad andare verso l’ignoto per cercare la trasformazione, guidati proprio dalle emozioni. Sospesi tra sorpresa e disorientamento, intuizione e ispirazione noi cittadini viaggiatori, oggi, ci troviamo a dover ricalibrare le nostre emozioni e il perimetro dei nostri viaggi, a calcolare l’impatto ecologico dei nostro vagare, eppure determinati a riappropriarci del viaggio come atto vitale e a ribellarci alla perdita d’incanto del mondo.

Luoghi

Polo Museale M9, Teatro Toniolo, Padiglione Rama Ospedale dell’Angelo, Corte Legrenzi – la piazzetta delle Idee – a Mestre; Teatro Malibran, Sale Apollinee Teatro La Fenice, Auditorium Santa Margherita Università Ca’ Foscari, Aula Magna Tolentini Università Iuav a Venezia.

Ingresso

Una parte degli eventi in programma avrà un fee di ingresso, il resto degli appuntamenti sarà ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.festivalidee.it e attraverso il sistema di prenotazione EMMA di Rnb4Culture in uso presso M9.

I biglietti per l’evento con Rupi Kaur sono già in vendita nei canali Vela Spa.

Le Sale Reali – Nuovi percorsi del Museo Correr di Venezia

Dopo i Giardini Reali, ecco finalmente anche il Palazzo Reale, straordinaria restituzione alla città di uno degli spazi più rappresentativi della sua storia politica e culturale del XIX secolo, che riporta in tal modo l’area Marciana alla sua identità originaria. Dopo un lungo e impegnativo lavoro di recupero, saranno aperte al pubblico dal 15 luglio, venti sale del Palazzo Reale di Venezia (all’interno del Museo Correr) che costituivano gli originari appartamenti privati utilizzati degli esponenti di ben tre case regnanti – Bonaparte, Asburgo, Savoia – lungo tutto l’Ottocento e fino al 1920.

Si tratta del completamento di un lavoro iniziato nel 2000, su progetto scientifico di recupero della Fondazione Musei Civici di Venezia e Comune di Venezia con supporto della Soprintendenza e con il determinante sostegno del Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia e da mecenati di tutto il mondo, che ha visto le prime sale reali già protagoniste di una attività di valorizzazione del Palazzo Reale. Le nuove sale sono tutte decorate e per lo più sontuosamente rivestite con tappezzerie che riprendono i disegni originali, originali invece i mobili che provengono appunto da Palazzo Reale e che dopo complesse vicende e trasferimenti tornano finalmente ad occupare lo spazio che li spetta.

Un Palazzo Reale nella città connotata dal Palazzo dei Dogi: a pochi passi dal Palazzo Ducale sorge, ed è altrettanto magnifico, anche il Palazzo Reale. Tre i Casati che governarono Venezia dall’indomani della caduta della Serenissima Repubblica: Napoleone Bonaparte, gli Asburgo e infine i Savoia. Ciascuno degli occupanti volle risiedere a Venezia in un proprio appartamento, modellato e arredato secondo le proprie passioni e il gusto del momento.

Quello che ne è derivato è uno spaccato di storia dell’arte e del costume, dai primi dell’Ottocento agli anni ’20 del Novecento. Gli Appartamenti Reali occupano il Versante settentrionale del Piano Nobile delle Procuratie Antiche e godono dell’affaccio sui Giardini Reali e sul Bacino dei San Marco. Sono spazi paralleli alle sale espositive del Museo Correr a loro volta aperte sulla Piazza.

Si tratta di grandi elegantissimi ambienti, estesi su circa 850 mq, ciascuno connotato secondo lo stile degli Ospiti che vissero qui in alcuni periodi. Decori e mobilio sono all’altezza delle teste coronate che ne godettero per soggiorni più o meno prolungati. Da Napoleone, a Francesco Giuseppe e all’Imperatrice Sissi, a Massimiliano d’Asburgo, Imperatore del Messico, a Vittorio Emanuele di Savoia e, via via, sino al Umberto I. In questi saloni è passata la Storia italiana ed europea. Concluso il tempo dei re e imperatori, quei saloni sono diventati uffici e archivi a disposizione dello Stato e dei suoi funzionari, cosa che inevitabilmente ha comportato la cancellazione di gran parte delle decorazioni e degli arredi esistenti.

Il Comune di Venezia e Fondazione Musei Civici – commenta il Sindaco Luigi Brugnarocontinuano a prendersi cura del loro inestimabile patrimonio culturale e artistico. La riapertura di queste 20 sale del Palazzo Reale sancisce un ulteriore fondamentale tassello in quel percorso di riqualificazione dell’intera area marciana, che con Rialto e Arsenale costituisce il cuore della storia di Venezia che dura ormai più di 1600 anni. Grazie infine a tutti quei mecenati che, in un’ottica di sussidiarietà tra il pubblico e il privato, hanno dimostrato di amare la nostra Città e hanno contribuito a salvaguardare questo suo gioiello”.

La presidente MUVE Mariacristina Gribaudi ricorda come “ L’apertura delle Sale Reali coincide con il raddoppio dell’area museale del Correr, una restituzione straordinaria alla città che qui avrà evidenza della storia politica ma anche del costume e delle arti veneziane del XIX secolo”

Il Direttore Gabriella Belli: “ Dal punto di vista della storia dell’arte veneziana, il Palazzo rappresenta un colpo di spugna su quel secolo XIX che per decenni rimase affidato al mito negativo della caduta di Venezia e con essa la fine di ogni magnificenza artistica. Oggi questo travagliato Ottocento veneziano ritrova il luogo della sua rivincita”.

In questa rinascita Fondazione Musei Veneziani e Comune di Venezia sono stati affiancati dal Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia, presieduto con passione e competenza da Jérôme-Francois Zieseniss, che ha saputo coinvolgere nella grande impresa mecenati di tutto il mondo. “Tra la caduta della Serenissima nel 1797 e la nascita della Biennale nel 1895, sembrava che Venezia fosse sparita dalla scena artistica europea. Il Palazzo Reale, vera enciclopedia delle arti decorative dell’Ottocento, è invece l’anello mancante della storia millenaria del genio di Venezia.

Gli interventi hanno preso il via nel 2000 con il recupero dei grandi appartamenti di rappresentanza, che facevano già parte del Museo Correr: il porticato che da accesso al Palazzo Reale e a Piazza San Marco, lo Scalone d’Onore, il Vestibolo d’onore, la Sala da Ballo e il soffitto della Sala del Trono.

Nella seconda fase (2006-2012) si è intervenuti sugli appartamenti di Sissi e subito dopo su alcuni ambienti dell’appartamento di Massimiliano d’Asburgo, Imperatore del Messico. La terza campagna di restauro (2013 -2014) ha coinvolto ambienti ed arredi (raffinatissimi) del Gabinetto Studiolo dell’imperatore, del Salone delle Udienze, di quello dei Ciambellani e del Salone di Re Umberto.
Tra il 2015 e il ’16 si è messo mano al progetto “Sublime Canova”, ideato dal Direttore MUVE Gabriella Belli per dare giusto risalto alle magnifiche raccolte canoviane del Correr: magistralmente presentate in tre sale, due delle quali inserite nel Palazzo Reale, il cui restauro è stato sostenuto dal Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia e da Venice International Foundation.

A concludere il recupero integrale del Palazzo sono gli interventi, appena conclusi, sugli appartamenti di Massimiliano e dei Re d’Italia. Il recupero, in tutte le sue fasi, è stato certosino: nessun dettaglio è stato trascurato, a partire dalle tappezzerie originali che, come gli interventi di ebanisteria, furono realizzate da maestranze veneziane, in grado di creare in Laguna tessuti e arredi del tutto raffrontabili con quelli delle maggiori manifatture internazionali. Un tesoro del miglior artigianato veneziano che prosegue la grande tradizione delle arti ancor oggi presenti nel territorio lagunare.

 

Per informazioni:
Museo Correr
Venezia, Piazza San Marco,
Ingresso per il pubblico: Piazza San Marco,
Ala Napoleonica, Scalone monumentale

Orario
Il Museo Correr è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)

Biglietto
Ingresso con il biglietto “I MUSEI DI PIAZZA SAN MARCO”, un unico biglietto valido per:
Palazzo Ducale e per il percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Biglietto intero: 25,00 euro
Biglietto ridotto: 13,00 euro

Info e Prenotazioni
– www.correr.visitmuve.it
– call center: 848082000 (dall’Italia); +39 041 42730892 (dall’estero/only from abroad)

AVVISO PER IL PUBBLICO: il nuovo percorso delle Sale Reali (dalla sala 10 alla sala 20) sarà
aperto al pubblico dal 15 luglio 2022 con ingressi contingentati solo previa prenotazione.

#Venezia78. Leone d’oro al film francese di Audrey Diwan

Premiati Jane Campion. Penelope Cruz, John Arcilla, Maggie Gyllenhall
Italia vince con Sorrentino e Filippo Scotti, Michelangelo Frammartino

Per molti uno dei migliori festival degli ultimi anni per la qualità dei film proposti. Molto spazio alle donne ed ai temi forti ed importanti oltre che impressionanti come quello che ha vinto, film francese di Audrey Diwan racconta dell’aborto nella Francia del 1963 quando costituiva reato penale punito con la galera. A Penelope Cruz la meritatissima Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Campion veterana dei festival, vince a sorpresa come miglior regia, a Maggie Gyllenhaal il premio per la migliore sceneggiatura.

Soddisfazione Italiana
Acclamato dal pubblico in sala e fuori della sala, doppia felicità per Paolo Sorrentino che vince il Leone d’argento – gran premio della giuria con il suo film “È stata la mano di Dio”, inoltre il suo giovane interprete del film Filippo Scotti vince il Premio Marcello Mastroianni, dedicato a un giovane attore o attrice emergente.
Premio Speciale della giuria al film Il buco di Michelangelo Frammartino.

Di seguito i premi ufficiali ed alcuni dei premi collaterali che segnaliamo:

PREMI UFFICIALI – 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica VENEZIA 78

La Giuria di VENEZIA 78, presieduta da Bong Joon Ho e composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao, dopo aver visionato i 21 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
L’ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan (Francia)

LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino (Italia)

LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a:
Jane Campion per il film THE POWER OF THE DOG (Nuova Zelanda, Australia)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a:
Penélope Cruz nel film MADRES PARALELAS di Pedro Almodóvar (Spagna)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a:
John Arcilla nel film ON THE JOB: THE MISSING 8 di Erik Matti (Filippine)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Maggie Gyllenhaal per il film THE LOST DAUGHTER di Maggie Gyllenhaal (Grecia, USA, Regno Unito, Israele)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
IL BUCO di Michelangelo Frammartino (Italia, Francia, Germania)

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a:
Filippo Scotti nel film È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino (Italia)

ORIZZONTI
La Giuria ORIZZONTI, presieduta da Jasmila Žbanić e composta da Mona Fastvold, Shahram Mokri, Josh Siegel e Nadia Terranova dopo aver visionato i 19 lungometraggi e i 12 cortometraggi in concorso, assegna i seguenti premi:

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
PILIGRIMAI (PILGRIMS) di Laurynas Bareiša (Lituania)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Éric Gravel per il film À PLEIN TEMPS (Francia)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
EL GRAN MOVIMIENTO di Kiro Russo (Bolivia, Francia, Qatar, Svizzera)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE a:
Laure Calamy nel film À PLEIN TEMPS di Éric Gravel

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR ATTORE a:
Piseth Chhun nel film BODENG SAR (WHITE BUILDING) di Kavich Neang (Cambogia, Francia, Cina, Qatar)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Peter Kerekes, Ivan Ostrochovský per il film CENZORKA (107 MOTHERS) di Peter Kerekes (Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca, Ucraina)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
LOS HUESOS di Cristóbal León, Joaquín Cociña (Cile)

VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2021 a:
FALL OF THE IBIS KING di Josh O’Caoimh, Mikai Geronimo (Irlanda)

LEONE DEL FUTURO
PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”
La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Uberto Pasolini e composta da Martin Schweighofer e Amalia Ulman assegna il LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a:
IMACULAT di Monica Stan, George Chiper-Lillemark (Romania)

GIORNATE DEGLI AUTORI

VENICE VR EXPANDED
La Giuria presieduta da Michelle Kranot e composta da Maria Grazia Mattei e Jonathan Yeo dopo aver visionato i 23 progetti in concorso, assegna i seguenti premi:

GRAN PREMIO DELLA GIURIA PER LA MIGLIORE OPERA VR a:
GOLIATH: PLAYING WITH REALITY di Barry Gene Murphy, May Abdalla (Regno Unito, Francia)

PREMIO MIGLIORE ESPERIENZA VR a:
LE BAL DE PARIS DE BLANCA LI di Blanca Li (Francia, Germania, Lussemburgo)

PREMIO MIGLIORE STORIA VR a:
END OF NIGHT di David Adler (Danimarca, Francia)

ORIZZONTI EXTRA

PREMIO DEGLI SPETTATORI – ARMANI BEAUTY a:
SOKEA MIES, JOKA EI HALUNNUT NÄHDÄ TITANICIA (THE BLIND MAN WHO DID NOT WANT TO SEE TITANIC) di Teemu Nikki (Finlandia)

ALTRI PREMI UFFICIALI GIÀ ASSEGNATI DURANTE LA MOSTRA

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2021 a:
ROBERTO BENIGNI
JAMIE LEE CURTIS

PREMIO CARTIER GLORY TO THE FILMMAKER 2021 a:
RIDLEY SCOTT

PREMIO CAMPARI PASSION FOR FILM a:
MARCUS ROWLAND

Premi Collaterali della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Tra i numerosi premi collaterali, segnaliamo:

PREMIO BISATO D’ORO 2021
Della Critica Indipendente presente alla 78° Mostra di Arte Cinematografica di Venezia XV edizione. Il premio “Bisato d’Oro” ha come scopo il valorizzare il rapporto tra la Mostra del Cinema e la comunità del Lido.

Miglior Film – Best Picture ŻEBY NIE BYŁO ŚLADÓW (NON LASCIARE TRACCE /LEAVE NO TRACES) by Jan P. Matuszyński
Miglior Regia – Best Director Yuri Ancarani For the film ATLANTIDE
Miglior attrice e migliori attori – Best Actress and best actors FREAKS OUT by Gabriele Mainetti
Best Cinematography Alfonso Herrera Salcedo Joaquín del Paso For t EL HOYO EN LA CERCA (The Hole in the Fence) by Joaquín del Paso
Miglior sceneggiatura – Best Best Original Screenplay W Jakrawal Nilthamrong ELA (ANATOMIA DEL TEMPO/ ANATOMY OF TIME) for Jakrawal Nilthamrong

PREMIO BISATO D’ORO Al più bel personaggio del Lido Saul Mazzucco

Arca CinemaGiovani – Miglior Film | Arca CinemaGiovani
miglior film in concorso Venezia 78: L’ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan
miglior film italiano a Venezia: È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino

Premio Francesco Pasinetti | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani
miglior film: È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino
miglior interpretazione maschile: Toni Servillo È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino, QUI RIDO IO di Mario Martone, ARIAFERMA di Leonardo Di Costanzo
miglior interpretazione femminile: Teresa Saponangelo È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino

Premio Giornate Degli Autori (GDA Director’s Award) | Giornate degli Autori
IMACULAT di Monica Stan e George Chiper-Lillemark
Menzione Speciale: SHEN KONG di Chen Guan

Diana Barrows & Enrico Marotta

#Venezia78. A Ridley Scott il premio Cartier Glory to the Filmmaker 2021

Arriva al lido con il suo nuovo film The Last Duel con un cast stellare ed una inaspettata Jennifer Lopez

Cast stellare

Per presentare il film The Last Duel, sbarcano al Lido Ridley Scott, Matt Damon, Jodie Comer, Ben Affleck e a distanza di qualche minuto arriva anche Jennifer Lopez. La coppia Ben Affleck e Jennifer Lopez in serata poi, hanno fatto il loro primo Red Carpet insieme. Grande festa e pubblico impazzito per questo fine festival dei tempi migliori che ha veramente accontentato i fan e gli operatori. Il film avvincente come tutti i film di Ridley Scott e sarà un sicuro successo al cinema (in uscita il 14 ottobre).

Cartier Glory to the Filmmaker

È stato attribuito al grande regista britannico Ridley Scott (Il gladiatore, Blade Runner, Alien) il premio Cartier Glory to the Filmmaker della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

La consegna del premio ha avuto luogo al Palazzo del Cinema, prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, The Last Duel con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck. Il premio Cartier Glory to the Filmmaker che Ridley Scott ha ricevuto in questa occasione, è disegnato appositamente da Maison Cartier.

Cartier è diventato main sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Nell’ambito di questa collaborazione, da quest’anno in poi la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e Cartier renderanno omaggio a registi d’eccezione, attraverso il Cartier Glory to the Filmmaker Award.

L’arte e la cultura sono sempre state intimamente legate alla storia di Cartier. Questa nuova collaborazione con uno dei più rinomati eventi culturali a livello internazionale si basa sugli impegni duraturi della Maison, volti a preservare l’eredità culturale e a sostenere la produzione artistica contemporanea.

”Per la prima edizione del premio Cartier Glory to the Filmmaker, Cartier è orgogliosa di unirsi alla Biennale di Venezia nell’onorare Ridley Scott per il suo straordinario lavoro, per il talento e per l’eccezionale contributo al cinema contemporaneo”, ha dichiarato Arnaud Carrez, Chief Marketing Officer di Cartier. “Ridley Scott dagli anni ’70 arricchisce con le sue opere il mondo del cinema e rappresenta un vero pilastro della creatività artistica dei nostri tempi”.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “L’approccio personale al cinema di genere, in grado di conciliare esigenze dello spettacolo, aspettative del grande pubblico e pretese dei critici, costituisce l’elemento che maggiormente caratterizza il cinema di Ridley Scott. Se anche avesse diretto un solo film, il regista inglese – che aveva esordito nel cinema a 40 anni con I duellanti, per poi imporsi all’attenzione generale con il successo planetario di Alien – sarebbe comunque entrato di diritto nell’olimpo dei grandi cineasti del cinema contemporaneo grazie a Blade Runner, il film che ha maggiormente influenzato la fantascienza moderna facendo scuola nei decenni a venire. In una carriera strepitosa e prolifica, che conta poco meno di trenta titoli realizzati con una frequenza impressionate, Scott ha dimostrato di poter attraversare con naturalezza i generi più disparati, innestando nuova linfa vitale in ciascuno di essi.

Con Thelma & Louise è sembrato anticipare di molti anni il dibattito odierno sulla condizione femminile e l’ansia di affermazione che la contraddistingue. Con Il Gladiatore ha riportato in vita un genere, il peplum, abbandonato per esaurimento alla fine degli anni ’60, mentre con Black Hawk Down ha imposto un nuovo, impressionante standard nel realismo partecipativo dei film di guerra. Con The Martian, poi, ha saputo contaminare con toni da commedia leggera il racconto di una situazione tipicamente distopica.

Tra i suoi meriti indiscutibili, lo straordinario talento visivo e il gusto pittorico di cui ha dato prova, al servizio della creazione di sontuose immagini barocche e graficamente maestose, accompagnate da una rara e preziosa abilità nel dirigere gli attori”.

Diana Barrows

#Venezia78. Jamie Lee Curtis Leone d’oro alla carriera

Presentato «Halloween Kills» il nuovo film della saga con Jamie protagonista dal 1978

Omaggio a Peggy Guggenheim

Arriva alla conferenza stampa sorridendo e scherzando e rendendo omaggio a Peggy Guggenheim indossando dei suoi occhiali «Li indosso per solidarietà con lei e per onorarla. Il più bel museo al mondo è la Guggenheim qui a Venezia»

Jamie è a Venezia per il Leone d’oro alla carriera in concomitanza alla presentazione di «Halloween Kills» dretto dai David Gordon Reen, il nuovo episodio della saga di cui è protagonista (che dura dal 1978). Il Film presentato da Universal Pictures, Miramax, Blumhouse Productions e Trancas International Films. sarà nelle sale il 15 ottobre e promette di bissare il successo straordinario di Halloween di David Gordon Green del 2018.

Il Leone d’oro alla carriera a Jamie Lee Curtis è stato consegnato nella Sala Grande del Palazzo del Cinema prima della proiezione fuori concorso di Halloween Kills.

“Sono incredibilmente onorata di ricevere questo premio dalla Mostra del Cinema della Biennale di Venezia”, ha dichiarato Jamie Lee Curtis. “Mi sembra impossibile di essere stata così a lungo nel mondo del cinema da ricevere un riconoscimento alla carriera, e che ciò accada oggi, con Halloween Kills, è particolarmente significativo per me.

Ricevendo il Leone d’Oro alla carriera dal presidente della Biennale Roberto Cicutto dedica questo premio alle vittime di violenza: “Grazie per questo grande onore ha detto emozionata la Curtis, lo dedico alle vittime e ai sopravvissuti alla violenza di qualsiasi tipo: fisica, politica, spirituale, sessuale, psicologica, culturale, emotiva, domestica e alla violenza e all’odio che proviene dalla discriminazione contro coloro che osano pensare in maniera indipendente. Accetto con orgoglio questo premio, con la mente chiara e sobria e con il cuore aperto e incredibilmente grato”.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato: “Jamie Lee Curtis appartiene a quel rarefatto gruppo di attrici e attori hollywoodiani capaci di offrire la personificazione più convincente di tutte quelle qualità che rappresentano l’anima del grande cinema mondiale.

Discendente in linea diretta dall’aristocrazia del cinema americano, poiché figlia di due star

indimenticabili come Tony Curtis e Janet Leigh, è la naturale incarnazione della star capace di calarsi in ruoli di attrice versatile e disponibile, con grande carisma e personalità non comune.

L’insieme di queste qualità, unito al suo lavoro di scrittrice di libri per l’infanzia e al suo impegno filantropico, hanno cementato nel tempo il suo status di artista internazionale.

La sua carriera lunga quattro decenni – prosegue il Direttore Alberto Barbera – è iniziata con il folgorante debutto dell’horror Halloween, divenuto un classico, e comprende più di quaranta film, ricordandoci che il vero talento, unito all’intelligenza, all’ironia, alla perseveranza e alla pura grinta, rappresentano i tratti distintivi di questa autentica star.

Oltre alla leggendaria saga di Halloween, la carriera di Jamie Lee Curtis ha toccato tutti i generi cinematografici, dalle memorabili e amatissime commedie Knives Out, Un pesce di nome Wanda, Una poltrona per due, Quel pazzo venerdì, ai film d’azione True Lies e Blue Steel, fino ai drammi Il sarto di Panama, Papà, ho trovato un amico e Amore per sempre. Il suo lavoro rivela un’artista che sa calibrare tono e stile con impeccabile abilità e grazia”.

Jamie Lee Curtis è inoltre autrice di libri per l’infanzia inseriti nella lista dei bestseller del “New York Times”.

Jamie Lee Curtis è un’attivista AIDS e collabora in modo molto attivo con numerosi enti di beneficienza per i bambini. Nel 2020 ha lanciato il sito www.myhandinyours.com, che devolve il cento per cento dei proventi al Children Hospital di Los Angeles.

Diana Barrows

#Venezia78. Il delitto del Circeo nel film “La scuola cattolica”

Un tema sempre attuale sulla mascolinità violenta

Valeria Golino, Federica Torchetti, Jasmine Trinca, Valentina Cervi, Benedetta Porcaroli nel film del regista Stefano Mordini “La scuola cattolica” tratto dal romanzo di Edoardo Albinati.

Il film tratta della tragica vicenda degli anni 70, storia di un assassinio e violenza sulle donne ad opera di giovani borghesi. La storia del Circeo è tremendamente attuale ed il film cerca di portare all’attenzione dei giovani un certo tipo di deriva violenta che si ripete nel tempo uguale e con nuove modalità tecnologiche.

Il regista Stefano Mordini racconta che non hanno voluto esplicitare in maniera evidente l’appartenenza storica di questi ragazzi alla destra eversiva, ma nel film, come non hanno mai mostrato la droga ma si intuisce che sono drogati, il contesto del film rivela che si muovono da fascisti prendendosi degli spazi di violenza inaccettabili e in qualche modo costruiscono il territorio in cui questi assassini si sono mossi. Quindi questo lo avevamo dato come elemento di struttura narrativa evidente, anche per impedire che il film potesse essere subito etichettato perché la nostra responsabilità era quella di portare il film il più possibile verso l’oggi, dove quelle differenze non esistono più, come diceva Pasolini “Non è un conflitto necessariamente di classe, l’impunità c’è anche nelle borgate” così come nella classe borghese.

Non è necessariamente un conflitto politico, è sicuramente un conflitto tra uomo e donna, di come l’uomo si permette di esercitare una violenza gratuita per scopi abbietti sul femminile.

Di chi è la responsabilità?

Il film affronta il tema della responsabilità condivisa quindi allargando alle famiglie ed alla società intera.

Ci si domanda quale sia il ruolo delle tre madri del film che hanno sicuramente una responsabilità educativa importante verso i loro figli o una responsabilità nella loro assenza.

Valeria Golino: “le tre madri hanno sicuramente una responsabilità più o meno conscia, quella da me rappresentata penso che lei sia una ignava, ancor più che una ipocrita. Penso che sia una mamma a suo modo affettuosa, molto orgogliosa dei suoi figli, si diverte con loro e fanno parte di un quadro familiare che lei ritiene bello con un padre professore universitario, loro che suonano il pianoforte, considero il figlio un genio e lo strapazza trattandolo ancora come un bambino ma al tempo stesso si lascia trattare alla pari più di molte altre madri.

Lei si reputa una madre “all’altezza” ma penso che lei sia veramente una ignava, forse anche ipocrita ma fondamentalmente ignava cioè colpevole di indolenza e viltà di fronte alle responsabilità del proprio stato.

In realtà questa madre non conosce veramente il marito e non conosce profondamente i figli, Quando poi questo suo mondo si disintegra, non so se questa donna da quel punto in poi avrà una epifania, non so se capirà che anche lei faceva parte di questo accròcco, un insieme disordinato e confuso ma nel film la vediamo soprattutto devastata ed offesa ma non so se questo le farà capire qualcosa di più sulle sue responsabilità ma non credo.

Valentina Cervi: Queste mamme sono responsabili inevitabilmente anche senza esserne coscienti.

Jasmine Trinca: Siamo tre madri borghesi, rappresentiamo l’ipocrisia, tra il dire il fare della doppia morale è molto evidente.

Questa madre ci racconta l’impotenza di quel maschile, un maschile che è stato malamente, diseducatamente caricato per essere infallibile, “mondatore dal peccato del femminile” e non ci riesce quindi, si incazza e degenera e l’idea di esibire il crimine che anche nella borghesia viene preso e portato come una medaglia, è qualcosa che poi ha portato a degenerare tutto il tragitto con le conseguenze che ha ben descritto il regista Mordini.

Stefano Mordini: Tutto quello che abbiamo raccontato fa parte di una verità che si può riscontrare negli atti del processo, nelle dichiarazioni fatte, questo per portare rispetto al dolore ed alla morte di Rosaria e ricordando che Izzo quando esce di prigione ricompie lo stesso delitto con due donne e dopo poco tempo muore anche Donatella. Questo per portare rispetto alla vicenda.

Sul rapporto con la violenza: il punto di vista è sempre quello di Donatella. Quello che potevamo utilizzare per poter raccontare in modo vicino alla realtà senza cambiare l’ordine delle cose.

Su ciò che va visto o non visto: mi sono posto fin dall’inizio di non spettacolarizzare quella violenza e quindi lascio allo spettatore, la responsabilità di capire cosa è successo, specialmente ai maschi che devono ritenersi responsabili oggi come ieri di quello che è successo.

Federica Torchetti, che interpreta Rosaria Lopez una delle ragazze che non sopravvisse alle violenze del Circeo: Ho trovato il tema molto attuale, la violenza esiste ancora oggi soprattutto tra i giovani adolescenti sotto nuove forme quale quella dei social del web.

Questo film dovrebbe trasmettere una educazione che dovrebbe iniziare dalle scuole, dalle famiglie, madri e padri, dagli insegnanti non solo donne.

Oggi esistono dati statistici su quante donne subiscono violenza, le donne hanno imparato a denunciare però si fa ancora fatica a crederle, a volte da vittima passa ad imputata chiedendo come era vestita, se era troppo ubriaca, a che ora è uscita di notte, che ha fatto per provocare, quindi un tema molto attuale.

Benedetta Porcaroli, che interpreta Donatella, la ragazza che si salvò dalla violenza al Circeo e poi morì in seguito: Il film ci ha coinvolti in un senso di responsabilità comune nel voler raccontare questa storia, nel volerla mettere in luce. Il contesto storico e politico di allora è diverso nonostante la dinamica delle violenze continui a ripetersi uguale ad allora.

Credo ci fosse bisogno di un film così che parla di un tema così complesso che continua ad insidiarsi nella nostra società in mille aspetti diversi, come diceva Federica Torchetti oggi ci sono molti più mezzi per sopraffare l’altro, il più debole.

Ho empatizzato da subito con questa storia, con la luce e la purezza che portavano queste due ragazze. Ho cercato insieme a Stefano Mordini, Federica e tutti gli altri,  di raccontare il diritto di essere innocenti.

Mordini: Il film non vuole dare colpe alla scuola cattolica, assume due livelli narrativi, lo si capisce visivamente quando si arriva al Circeo: ci sono dei ragazzi con delle ragazze che vanno in una villa, altri ragazzi con altre ragazze che vanno in una altra villa; in quel momento l’educazione cattolica propone una scelta, un gruppo di ragazzi tornano a casa, fanno una scelta. Invece i ragazzi che vanno al Circeo che partono dalla stessa educazione fanno un’altra scelta.

Questo è il contendere, alcuni non si sentivano e non avevano il coraggio e molto probabilmente avevano tradotto quell’insegnamento della scuola senza pensare di poter uscire impuniti da una cosa del genere e quindi trovano un limite, gli altri no.

Gli altri fanno una cosa in più, abbandonano una macchina in una strada con una donna morta pensando che anche l’altra lo fosse, pensando che qualcuno penserà a liberarsi di questo e quindi a non preoccuparsi della loro condanna, soprattutto pensando che potessero non pagare quello che avevano fatto.

Quindi il film pone l’attenzione sulla libera scelta che ognuno può fare a parità di educazione o scuole frequentate.

Il film prende a prestito il racconto del romanzo di Albinati e lo porta nel confronto ad altro, che non sia solo quello dell’educazione cattolica.

Augurandoci che il ricordo e l’attenzione su queste tematiche portino sempre più ad una coscienza condivisa contro la violenza e nel rispetto profondo della donna.

Diana Barrows

#Venezia78. “Madres paralelas” di Almodóvar

Penélope Cruz e Almodóvar, un sodalizio storico perfetto fatto di simbiosi ed amore per il cinema.

Primo film in concorso, per molti un capolavoro che si candida da subito tra i possibili vincitori di Venezia 78.

Madres paralelas parla di maternità, ma anche di madri imperfette. Di paure, di conflitti mai risolti. Parla delle vittime della guerra civile spagnola.

È un film che fa i conti con la storia, che parla dei danni del regime di Franco e delle colpe del passato. Una riflessione importante sui desaparecidos spagnoli.

Il film inizia con Janis (Penélope Cruz) che cerca un modo per aprire la tomba dove giace il suo bisnonno, assassinato durante la guerra civile spagnola.

Madres paralelas parla degli antenati e dei discendenti. Della verità  sul passato storico e della verità più intima dei personaggi. Parla dell’identità e della passione materna attraverso tre madri molto diverse tra loro: Janis, Ana (Milena Smit), e la madre di Ana (Aitana Sánchez-Gijón), una madre egoista, priva di istinto materno, come lei stessa confesserà.

Al centro della storia, il rapporto tra tre donne che si incontrano in una stanza d’ospedale prima che due di loro partoriscano. Janis, una donna di mezza età, è felice ed emozionata prima del parto; Ana invece è un’adolescente spaventata e traumatizzata dalla sua futura maternità; e Teresa, la madre di Ana.

Quando restano sole, Janis cerca di trasmettere ad Ana tutto il suo entusiasmo e la sua gioia. Entrambe sono in una gravidanza non attesa, e saranno delle madri single. Quando Janis le dice che “non se ne pente”, Ana invece le confessa che le dispiace.

Almodóvar commenta: Come narratore, in questo momento sono le madri imperfette quelle che più mi ispirano. Sono madri molto diverse da quelle che sono apparse finora nella mia filmografia.

Per strane circostanze, Janis è costretta a vivere in piena contraddizione tra la verità storica (il suo bisnonno sepolto in una tomba) e la sua verità più intima, legata alla figlia. Il suo dilemma morale è al centro della storia, e rende Janis un personaggio complesso, generoso, contraddittorio e persino meschino. È un personaggio molto difficile da interpretare perchè ha sempre più di un volto, fino a quando il suo senso di colpa e la vergogna provocata dalla menzogna in cui vive, la fanno esplodere.

Nonostante tutti questi elementi appartengano al genere melodrammatico, ho deciso fin dalla sceneggiatura e dalla messa in scena che Madre paralelas sarebbe stato un dramma intenso e contenuto, difficile da interpretare, e con una protagonista che magari non è un modello da seguire, ma che mi ha attratto proprio per questo.

È il personaggio più difficile che Penélope Cruz abbia mai interpretato fino ad ora, sia con me che senza di me. E probabilmente il più doloroso. Il risultato è splendido, come sempre Penélope ha dato il massimo. Al suo fianco, la giovane Milena Smit è la grande rivelazione del film. La purezza e l’innocenza della sua Ana accentuano le parti più oscure di Janis.

Entrambe sono molto ben accompagnate da Aitana Sánchez Gijon e Israel Elejade.

Alla fine faranno tutti parte di una famiglia pittoresca e inattesa, ma comunque vera e autentica.

Diana Barrows

#Venezia78. Un grande Festival “in sicurezza”

Alberto Barbera: “Calcolata prudenza”
Tanta voglia di ripresa e partecipazione.

Il capo dello Stato Mattarella presente alla serata inaugurale della 78esima edizione della Mostra, serata in cui è stato attribuito al regista, attore e sceneggiatore Roberto Benigni il Leone d’oro alla carriera.

Standing ovation per Benigni che nel ricevere il Leone dichiara: “Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine. È un onore immenso ricevere un così alto riconoscimento verso il mio lavoro dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”. Inoltre rivolto al capo dello stato: “Presidente Mattarella rimanga qualche anno in più perché ci porta fortuna”. Infine dedica il premio alla sua musa ispiratrice di sempre, Nicoletta Braschi con una frase commuovente: “Misuro il tempo con te o senza di te”.

Dopo la premiazione, la 78esima edizione della Mostra si apre con il film di Pedro Almodóvar ‘Madres paralelas’. Il regista presente in sala con le due protagoniste Penélope Cruz e Milena Smit ed il ministro della Cultura spagnolo Miquel Iceta.

Le misure anti Covid-19 del Festival

Anche in questa edizione purtroppo, un muro si erge lungo tutto il perimetro esterno della sala grande ed impedisce di fatto la visione da parte del pubblico sul red carpet. Questa è una delle misure anti Covid-19 che la Biennale di Venezia ha elaborato, in accordo con le autorità competenti, con l’obiettivo di garantire la piena sicurezza per tutti i numerosi accreditati ed il pubblico della Mostra.

Obbligo del Green Pass

Per entrare nell’area della Mostra e delle sale al Lido e a Venezia è obbligatorio avere e presentare a chiunque sia preposto a effettuare il controllo, il Green Pass o certificazione equivalente, che deve attestare un risultato negativo al Covid-19.

HUB per tamponi rapidi

Grazie alla collaborazione ed il supporto della CROCE ROSSA, presso le aree della Mostra sono disponibili postazioni per effettuare tamponi rapidi antigenici.

Prenotazioni obbligatorie

– La prenotazione del posto a sedere in sala è obbligatoria ed occorre rispettare il posto assegnato. Le sale hanno una capienza ridotta e si è creata una “corsa alla prenotazione” però sono disponibili numerose repliche.

– Per gli accreditati è obbligatoria anche la prenotazione per le conferenze stampa.

Alberto Barbera, direttore della Mostra: Nelle previsioni di tutti, l’autunno 2021 dovrebbe essere il momento della tanto desiderata ripartenza, più volte rinviata tra lo sconcerto generale. Non ne siamo più così sicuri, pur se ci sostiene una grande fiducia nella scienza e nella capacità umana di reagire anche alle peggiori disgrazie. Da qui la decisione di realizzare in presenza e con ancora maggior convinzione dell’annus horribilis che ci ha preceduto…Lo faremo all’insegna, ancora una volta, di una calcolata prudenza, affrettandoci lentamente, come suggeriva il sommo imperatore Augusto. Cioè, senza indugi, ma con cautela.

Alle nostre spalle, premono per tornare a vedere la luce dei proiettori i film di due stagioni: quelli terminati poco prima o durante il confinamento della primavera 2020, e quelli che hanno trovato la forza e il coraggio per essere realizzati durante il secondo, inatteso (e assai più lungo) periodo di lockdown.

Molto numerosi – più del consueto: come se la pandemia fosse servita a stimolare la creatività e far salire il livello della qualità -…

La ricomparsa in forze del cinema americano, con il consueto contorno di star e beniamine/beniamini del pubblico, è un altro segnale della volontà di tutti di mettere fine al lungo periodo di astinenza cui ci aveva costretti sinora la pandemia…

Nell’insieme, mi sento di poter affermare che il programma di questa 78.a Mostra sia la prova della straordinaria vitalità del cinema contemporaneo. Lungi dall’essere stato messo al tappeto dal Coronavirus e dalla rivoluzione tecnologica destinata a cambiare radicalmente le regole del gioco con le quali abbiamo convissuto per tutto il suo primo secolo di vita, il cinema continuerà a stupire, meravigliare, coinvolgere e commuovere.

Diana Barrows & Enrico Marotta

Canaletto incontra Guardi

Vedute veneziane a confronto: il Molo verso la Basilica della Salute
Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro
6 agosto – 24 ottobre 2021

Ospite d’eccezione della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro sarà la smagliante veduta di Canaletto raffigurante “Il Molo verso ovest con la Zecca e la colonna di San Teodoro” della Civica Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano. Il prestito è frutto di uno scambio temporaneo tra le due istituzioni museali generatosi in occasione della contemporanea mostra milanese dedicata alla scultura italiana del Rinascimento (Il Corpo e l’Anima da Donatello a Michelangelo, Milano, Castello Sforzesco, 21 luglio – 24 ottobre).

L’esposizione della tela accanto al dipinto di ugual soggetto di Francesco Guardi di collezione Franchetti offre la possibilità di accostare due straordinarie vedute veneziane, tra le più apprezzate dai turisti aristocratici del Grand Tour, ponendo a confronto diretto due “fermi immagine” di protagonisti assoluti del vedutismo lagunare del Settecento: la luminosa versione di Canaletto, di ampio respiro scenografico e impeccabile coerenza prospettica, riferibile alla maturità del pittore, e la vibrante interpretazione lirica offerta da Francesco Guardi in una fase avanzata del suo operato, ormai lontana, nella sua indeterminatezza fantastica, dal nitido rigore che aveva suggellato, in una immagine solare, “come incisa nel cristallo” (A. Mariuz), la Venezia di Canaletto nella percezione dei viaggiatori e dei collezionisti dell’epoca.

Nel prospetto immortalato dai due artisti si condensano edifici che incarnano la storia stessa di Venezia e ci accompagnano nella scoperta dei suoi mutamenti e delle sue persistenze urbanistiche, in un viaggio nel tempo che celebra quest’anno i 1600 anni dalla fondazione leggendaria della città.

La mostra, seconda tappa della rassegna Ospiti in Galleria inaugurata nel 2020, è ricompresa nel percorso di visita attuale del museo e non comporta maggiorazione del costo del biglietto d’ingresso.

ORARI DI APERTURA DEL MUSEO (agosto)

Mercoledì – Sabato
9.00 – 13.30
(chiusura biglietteria ore 13.00)

Si ricorda che, in ottemperanza alle disposizioni governative vigenti (DL del 23 luglio 2021), a partire da venerdì 6 agosto l’accesso alla Galleria è consentito previa esibizione del Green Pass corredato da un valido documento d’identità, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 12 anni e soggetti con certificazione medica specifica.

Riaperture Musei a Venezia Maggio 2021

Con il passaggio del Veneto in zona gialla i musei possono riaprire solo nei giorni feriali in forma contingentata e mantenendo il distanziamento sociale previsto dalle normative di legge.

Qui di seguito la lista dei principali musei a Venezia che hanno riaperto e le loro modalità di fruizione. Vi consigliamo di consultare il sito ufficiale per qualsiasi variazione di orario. 

 

Le Gallerie dell’Accademia

Il museo ha riaperto con i seguenti orari:

  • Il Lunedì dalle ore 8:15 alle ore 14:00
  • Dal Martedì al Venerdì dalle ore 8:15 alle ore 19:15

http://gallerieaccademia.it

 

Fondazione Giorgio Cini 

Dal 12 Maggio al 18 Luglio 2021 è possibile visitare la mostra EST. Storie italiane di viaggi, città e architetture.

  • Dal Giovedì al Martedì, dalle 10:00 alle 19:00

Da non perdere L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg, curata da Giordana Naccari e Cristina Beltrami, che ripercorrerà – in modo originale e coinvolgente – la storia del vetro muranese del Novecento attraverso un’angolazione inedita: l’animale di vetro.

www.cini.it

 

Museo di Palazzo Grimani

Il Museo riapre al pubblico il 20 maggio con i seguenti orari:

  • dal Martedì al Venerdì, dalle 10.00 alle 19.00 (senza prenotazione)
  • Sabato e Domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (prenotazione obbligatoria entro 24 ore prima)

Nel frattempo è possibile prenotarsi per le visite guidate gratuite agli esterni del museo

https://polomusealeveneto.beniculturali.it/musei/museo-di-palazzo-grimani

 

Il Museo Ebraico di Venezia

Il museo riaprirà dal 29 aprile con i seguenti orari:

  • Giovedì dalle 11:00 alle 18:30 (ultimo ingresso alle 17:30)
  • Venerdì e Domenica dalle 10:00 alle 17:30 (ultimo ingresso alle 16:30)

http://www.museoebraico.it

 

Palazzo Grassi

Punta della Dogana dal 23 maggio (orari da definire)

Punta della Dogana e il Teatrino di Palazzo Grassi rimangono temporaneamente chiusi per lavori di manutenzione

https://www.palazzograssi.it/it/

 

La Collezione Peggy Guggenheim

La Collezione Peggy Guggenheim riapre al pubblico con i seguenti orari:

  • Dal mercoledì al lunedì, dalle 10:00 alle 18:00

Con prenotazione online obbligatoria sul sito: https://www.guggenheim-venice.it/it/

 

La Fondazione Querini Stampalia

Il Museo, l’Area Scarpa, la Collezione Intesa Sanpaolo e le Mostre saranno visitabili da venerdì 30 aprile: 

  • dal Martedì alla Domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (prenotazione obbligatoria)

http://www.querinistampalia.org/

 

I Musei Civici

Solo due degli undici musei della Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) sono di nuovo visitabili:

Palazzo Ducale

  • Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 18:00

Primo piano Museo Correr

  • Tutti i giorni dalle 11:00 alle 17:00

https://www.visitmuve.it/

 

Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro

La Galleria Giorgio Franchetti è aperta il: 

  • Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 9:00 alle 13:30

www.cadoro.org

 

Negozio Olivetti

A partire dal 29 aprile il Negozio Olivetti in Piazza San Marco ha riaperto, si consiglia di visitare il sito ufficiale per gli orari e i giorni di apertura.

https://fondoambiente.it/luoghi/negozio-olivetti/

Vi ricordiamo che l’apertura al pubblico potrà essere soggetta all’aggiornamento delle normative ministeriali in materia di contenimento della pandemia. Prima di organizzare la visita, vi consigliamo di verificare tutte le informazioni direttamente sui canali dei singoli musei.

Vi preghiamo di prestare grande attenzione nei vostri comportamenti sociali, con distanze e mascherine. Tutelate voi stessi e gli altri rispettando le regole di visita dei Musei.

Foto: Museo Ebraico (soffitto sinagoga tedesca)

Vetrine accese | Gli artisti degli atelier in Piazza San Marco

L’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa apre il nuovo anno dando visibilità agli attuali assegnatari degli Atelier di Palazzo Carminati e del Chiostro dei SS Cosma e Damiano.
A partire da mercoledì 27 gennaio 2021, nelle quattro vetrine della Galleria di piazza San Marco, verranno allestite alcune opere pensate dagli artisti appositamente per questi particolari spazi.

Ogni anno l’Istituzione assegna 15 Atelier, animando lo storico programma di residenze iniziato nel 1901. La sua mission consiste nel promuovere, aiutare, formare, con gli strumenti e
il supporto adeguati, i giovani artisti. Vetrine accese nasce all’interno di questi obiettivi, offrendo visibilità alla creatività contemporanea, ancora in una fase di emergenza e di speranzosa attesa della prossima riapertura della Galleria.

Per circa tre mesi, gli artisti si alterneranno, a gruppi di quattro, impegnando ciascuno una vetrina: i lavori potranno essere apprezzati con grande autonomia, con una visione a volte occasionale e fortuita, altre solitaria e attenta. Gli interventi spazieranno dalla fotografia al video, dalla pittura alla stampa.
Di seguito il calendario delle esposizioni:

da mercoledì 27 gennaio a domenica 14 febbraio
Rémi Deymier
Giuseppe Di Liberto
Sara Manzan
Edoardo Ongarato

da mercoledì 17 febbraio a domenica 7 marzo
Giacomo Bianco
Francesco Casati
Giulia Deganello
Jingge Dong

da mercoledì 10 marzo a domenica 28 marzo
Bruno Fantelli
Stefano Cescon
Federica Zanlucchi
Alessandro Zonta

da mercoledì 31 marzo a domenica 18 aprile
Simone Carraro
Elena Della Corna
Angela Grigolato

Sede: Vetrine della Galleria di Piazza San Marco, 71/c

Per maggiori informazioni:
041 5207797
info@bevilacqualamasa.it
press@bevilacqualamasa.it

Forme dell’arte buddhista

Forme dell’arte buddhista
Opere della donazione Finzi Guetta al Museo d’Arte Orientale

Museo di Palazzo Grimani, dal 10 settembre al 31 dicembre 2020

Le eredi del collezionista Aldo Guetta, Sonia e Liana Guetta Finzi, per onorare la sua memoria, hanno deciso di donare al Museo d’Arte Orientale di Venezia 48 opere e un nucleo di libri inerenti all’arte e alla cultura del Sudest asiatico.
Aldo Guetta, già direttore dell’ufficio di Parigi del Fondo Monetario Internazionale, ha raccolto le opere nel corso dei suoi viaggi e presso antiquari di fiducia.

Si tratta di sculture di grande pregio, provenienti dall’area himalayana e del sud-est asiatico. Le opere donate sono in attesa di essere esposte in uno spazio individuato presso il Museo d’Arte Orientale, dove attualmente sono in corso alcuni lavori di restauro dei soffitti.

È stato inoltre realizzato un volume che raccoglie l’accurata catalogazione condotta da Chiara Bellini e Nicoletta Celli, studiose di arte buddhista presso gli atenei di Newcastle e di Bologna. Il volume è stato realizzato da Grafiche Antiga grazie al finanziamento per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.

Per info e orari: polomusealeveneto.beniculturali.it/museo-di-palazzo-grimani

Collezione Peggy Guggenheim si ripARTE

Dal 2 settembre la Collezione Peggy Guggenheim è aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18.

Collezione Peggy Guggenheim si riparte con le visite al museo. Ecco tutte le info per l’acquisto:

PER ACQUISTARE IL BIGLIETTO O PRENOTARE L’INGRESSO
  • L’acquisto del biglietto può essere fatto esclusivamente online scegliendo la fascia oraria d’ingresso al museo.
  • I Soci e coloro che hanno diritto a un biglietto gratuito dovranno prenotare specificando giorno e fascia oraria di visita: telefonare al numero +39 041 2405440/419 tutti i giorni tranne il martedì dalle ore 10 alle ore 17.
INDICAZIONI PER L’ACCESSO AL MUSEO
  • Il numero massimo di visitatori negli spazi museali è di 70 persone contemporaneamente.
  • L’accesso è contingentato per garantire il rispetto del numero dei visitatori consentiti.
  • È obbligatorio l’acquisto del biglietto online.
  • Il museo è fornito di armadietti porta oggetti, regolarmente sanificati, a sostituire il guardaroba che rimane chiuso.
  • Le visite guidate si svolgono tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9 alle 10.

I Musei Civici di Venezia riapertura ai visitatori

Da venerdì 31 luglio aprono al pubblico i seguenti Musei Civici di Venezia con il seguente orario:

Palazzo Ducale tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)

Museo del Vetro di Murano dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00 

Museo del Merletto di Burano dal giovedì alla domenica dalle 12.00 alle 16.00

Museo di Palazzo Mocenigo dal venerdì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00

Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano dal venerdì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00 (domenica 6 settembre, in occasione della Regata Storica, il Museo chiuderà alle 14.00).

Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue dal venerdì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00

 

Da sabato 1 agosto riapre il primo piano del Museo Correr, tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).

Sempre da tale data sarà possibile visitare il percorso degli Itinerari Segreti di Palazzo Ducale e tornerà in vigore il biglietto I MUSEI DI PIAZZA SAN MARCO valido per Palazzo Ducale e per il percorso integrato del primo piano del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.

Nel rispetto delle attuali norme per il contenimento dell’emergenza sanitaria, il precorso di visita del Museo Correr è limitato al primo piano.

Informazioni sul percorso espositivo > Da venerdì 4 settembre sarà visitabile il Museo di Casa di Carlo Goldoni dal venerdì alla domenica dalle 12.00 alle 16.00

Da venerdì 11 settembre riapre Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna dal venerdì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00  

Sarà possibile acquistare il biglietto d’ingresso a Palazzo Ducale on-line. L’acquisto sarà possibile anche presso la biglietteria, dove raccomandiamo l’uso di carte o bancomat ed evitare di utilizzare i contanti.

Fonte: https://www.visitmuve.it/it/aperture-muve/

Ultima edizione del Mercatino dei Granai, 29 ottobre 2017

Torna e sarà l’ultima volta.
Negli Antichi Granai della Repubblica torna l’appuntamento col mercatino dei Granai: ultima edizione, dicevamo, che chiude un ciclo durato 3 anni di eventi che hanno portato a Venezia ottimi esponenti del Made in Italy, artigiani e artisti italiani che domenica 29 Ottobre saranno pronti con i loro prodotti riprendendo lo stesso vincente format delle edizioni precedenti: dalle 10.30 alle 20 esposizione dei 30 protagonisti provenienti da tutta Italia, una selezione degli artigiani che nelle precedenti 11 edizioni hanno riscosso più interesse.

Dalle 17.30 in poi spazio anche all’happy hour con live music: scendono letterlamente in pista i ballerini del Bassano Swing Out accompagnati dall “Anita & Bouncebits Band” per quella che si prospetta una chiusura col botto.

Entrata con consumazione obbligatoria a partire da 3€.

LIVE MUSIC APERITIV, i giovedì etno jazz allo Splendid Hotel Venezia

Dall’incontro tra Veneto Jazz e una delle location di charme più affascinanti della città, lo Splendid Hotel Venezia, i giovedì d’Autunno hanno tutto un altro sound. A partire dal 12 Ottobre, l’aperitivo del giovedì  è dedicato alla diverse anime del jazz, del soul e della musica etnica, con una rassegna che vede importanti artisti della scena nazionale ospitati nella lobby dell’hotel, vicino a Piazza San Marco.

Musica live e aperitivo con petit food (ingresso comprensivo di tutto a 15€); questa la formula che permetterà al pubblico di ascoltare inedite e intime formazioni, nella scenario della raffinata accoglienza del gruppo Starhotels, che unisce il lusso del comfort allo stile tipico dell’ospitalità italiana. E a dicembre, torna il gospel all’ora del tè.

 

IL PROGRAMMA

Giovedì 12 Ottobre, ore 19.00
“Da Etta James a Ray Charles”
Ty Le Blanc Ty Le Blanc – voce, Michele Bonivento – piano, Alvise Seggi – contrabbasso
Texana innamorata di Venezia, che interpreta i grandi classici del blues e del soul, con un repertorio che spazia da Etta James a Nina Simone, Ray Charles, Sam Cook, Marvin Gaye e molti altri. Uno spettacolo coinvolgente e carico di espressione, animato da una voce intensa ed esuberante, una delle migliori in circolazione. Con lei, in scena, Michele Bonivento al piano e Alvise Seggi  al  contrabbasso.

Giovedì 26 ottobre, ore 19
“Tributo a Luigi Tenco”
Alan Bedin – T&nCò Alan Bedin – voce, Marco Ponchiroli – piano, Luigi Sella – sax, clarinetto, flauto barocco
Un omaggio all’indimenticato Luigi Tenco e ai suoi contemporanei, da Fred Bongusto a Lucio Dalla, e alle collaborazioni più rinomate della canzone italiana, come Morricone e Salce.  Con il progetto “T&nCò”creano una miscela esplosiva e intensa in grado di esaltare l’universo del cantautorato italiano, mettendo in luce l’aspetto più nobile, ma anche più libero, del jazz.

Giovedì 9 novembre, ore 19
“Duke Ellington’s Sound of Love”
Alessio Obino – Marco Ponchiroli Alessia Obino – voce, Marco Ponchiroli – piano
Purezza interpretativa e giocosa ed estemporanea rielaborazione di famosi brani nel tributo di Alessia Obino,  cantante, compositrice e versatile improvvisatrice, in duo con il pianista Marco Ponchiroli, a Duke Ellington, compositore, musicista e direttore d’orchestra tra i più imponenti della storia del jazz.

Giovedì 30 novembre, ore 19
“Tributo to Stevie Wonder”
Kenn Bailey duo Kenn Bailey – voce e sax, Ivan Zuccarato – piano
Stevie Wonder, uno degli artisti più decisivi nella storia della black music, sarà interpretato dalla voce, altrettanto carismatica, di Kenn Bailey, che suona anche il sax, accompagnato dal piano di Ivan Zuccarato.

TEA TIME GOSPEL
Venerdì 15 e venerdì 22 dicembre, ore 17
The Gospel Tree
Betty Sfriso: voce, Giacomo Franzoso: piano, Daniele Vianello: basso e voce

 

INFO E PRENOTAZIONI
Starhotels Splendid Venice: gr.splendidvenice.ve@starhotels.it – tel. +39 041 5200755
Veneto Jazz: jazz@venetojazz.com – mob. (+39) 366/2700299

Scala Contarini del Bovolo: 30 minuti per meravigliarsi

E’ una di quelle mosse sceniche che fanno fare bella figura quando si porta qualcuno a spasso per Venezia, magari per la prima volta: si arriva in Campo Manin, si imbocca una calle bella stretta, si svolta un paio di volte fino a che non ci si trova davanti lei, la suggestiva ed elegante Scala Contarini del Bovolo.

Trattasi di uno dei più singolari esempi dell’architettura veneziana di transizione dallo stile gotico, ben radicato nella cultura locale, a quello rinascimentale con una serie di logge sovrapposte nei vari piani in cui si snoda la scala, a chiocciola o secondo il dialetto veneziano il “bovolo”, appunto.

Puoi accedere e visitare questa meraviglia semi-nascosta per una buona mezz’ora, nel giorno e nell’orario scelto, insiema alla Sala del Tintoretto compreso nel biglietto di entrata; puoi anche aggiungere ad ogni biglietto la visita all’Oratorio dei Crociferi che si trova a circa un quarto d’ora di cammino, ma quella non è vincolata ad orari particolari.
ORARI
Tutti i Giorni
10.00 – 13.30 / 14.00 – 18.00

BIGLIETTI
I prezzi variano da 3€ a 9€
Accesso gratuito per bambini fino a 12 anni, guide turistiche autorizzate di Venezia, residenti Comune di Venezia (con documento di riconoscimento e residenza) e dipendenti IRE e Fondazione Venezia Servizi alla Persona.

“Storie mestrine all’ombra del leone di San Marco”: il 29 Settembre si passeggia tra i patrimoni di Mestre

Camminare fa bene al corpo, camminare tra i patrimoni cittadini fa bene al corpo e all’anima.
In occasione delle Giornate europee del Patrimonio promosse dal Consiglio d’Europa e nell’ambito delle Città in Festa, venerdì 29 Settembre avranno luogo a Mestre le passeggiate patrimoniali “Storie mestrine all’ombra del leone di San Marco”.

Le passeggiate, organizzate dalla Direzione Sviluppo della città e Tutela delle tradizioni – Servizio Produzioni culturali e Rapporti con le università del Comune di Venezia, in collaborazione con lo Europe Direct del Comune di Venezia, il Consiglio d’Europa, l’associazione Guide turistiche di Venezia, la cooperativa Guide turistiche di Venezia,

4 diversi itinerari che,  dalle ore 16.30 alle 18, ci portano alla scoperta dei luoghi e del patrimonio storico, architettonico e ambientale di Mestre:
– ‘Da Piazza Barche a Villa Erizzo passando per Maca’è‘ con punto d’incontro all’ingresso centrale del Centro commerciale Le Barche;
– ‘Nel cuore di Mestre: le antiche chiese di San Girolamo, San Rocco e San Lorenzo‘ con punto d’incontro all’ingresso della chiesa San Girolamo;
– ‘Quando a Mestre c’erano il Castelvecchio e il Castelnuovo: la Mestre più antica, da via Torre Belfredo a via Poerio attraverso Piazza Ferretto un tempo Piazza Maggiore‘ con punto d’incontro ai giardini pubblici di via Torre Belfredo;
– ‘Mestre come una Versailles in piccolo: da via Palazzo a Piazza Barche i luoghi di svago e di villeggiatura della Serenissima‘ con punto d’incontro davanti al Mu via Palazzo, davanti al Municipio.

La partecipazione è gratuita sino ad esaurimento dei posti disponibili (max 30 per ciascuna passeggiata). Le iscrizioni si possono effettuare fino al 26 settembre tramite webform online, via mail scrivendo a servizio.produzioni.culturali@comune.venezia.it o telefonicando ai numeri 0412748455 e 3481537043, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12.
Foto di Filippo Giadrossi

LEVITAS, le vedute fluttuanti sul legno in mostra all’Arcadia Boutique Hotel

Il legno proviene dai boschi del Cadore e dai cantieri portuali, la visione invece è quella fluttuante di Gemma Zoppitelli che imprime su questi legni panoramiche di luoghi suggestivi e città incantate come Venezia, Perugia, Genova.

I lavori dell’artista saranno in mostra dal 30 Settembre al 30 Ottobre all’Arcadia Boutique Hotel. In “Levitas, Vedute Fluttuanti” emerge il suo punto di vista che varia in altezza come l’illusione del volo di un gabbiano; la magia accade quando la leggerezza della visione si contrappone alla solidità del legno, avendo in comune, punto di vista e materiale di supporto, un’intrinseca mutevolezza e propensione all’evoluzione.
Immagini uniche, ricche di storie e memoria quelle che Gemma Zoppitelli imprime in questo legno recuperato, adeguatamente trattato a cui, a modo suo, ridà nuova vita. Il risultato? Opere che sono lo specchio di una metamorfosi liquida, in cui i caratteri e la memoria del legno si fondono con le città, il mare, il mondo al di là dell’orizzonte.

 

Biografia

Gemma Zoppitelli nasce a Perugia nel 1984.
Architetto, vive e lavora a Bologna.
Nel 2011 si Laurea in Architettura alla Facoltà di Ferrara con la tesi “Rumore invisibile. Riqualificazione del Molo Trapezoidale del waterfront di Palermo”, premiata con una menzione speciale al concorso “Architettura e Sostenibilità” promosso dalla Fiera di Roma. Ha lavorato in studi di architettura e design a Perugia, Bologna e Treviso, occupandosi di allestimenti fieristici, arredo e progettazione di interni e creazione di eventi. Nel 2012 la menzione speciale nel concorso fotografico “Luci e Ombre dell’Architetto” promosso da IUAV e la prima mostra fotografica alla Galleria Ipso Art Gallery di Perugia. La sua visione della creatività e dell’arte si riassume in una parola: luce. Luce è essenza, energia, evoluzione. I suoi lavori sono una porta verso un mondo interiore, in cui l’astrazione della realtà e la forza della materia vivono in libertà.

Leone d’Oro a “The Shape of Water” di Guillermo del Toro All’Italia Coppa Volpi e Miglior Film sezione Orizzonti.

Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, una vittoria auspicata da molti fin dai primi giorni, si è concretizzata ieri sera con la premiazione del film di Guillermo del Toro, “The Shape of Water”. Al termine di una cerimonia piena di entusiasmo e commozione, il regista messicano ha concluso: “Dedico questo Leone d’Oro ai giovani registi latinoamericani e messicani, voglio dire loro che l’importante è avere fede in qualsiasi cosa, io ad esempio l’ho nella senape” tra le risate della Sala Grande, ha aggiunto ancora “Credo nella vita, nell’amore e nel cinema”. Il presidente della Biennale Paolo Baratta ha poi espresso, in chiusura della cerimonia, solidarietà alle vittime del terremoto in Messico e per quelle dell’uragano Irma che in queste ore sta flagellando la Florida. L’Italia riceve due importanti riconoscimenti, il film “Hannah” di Andrea Pallaoro ricevere la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile andata a Charlotte Rampling e nella sezione Orizzonti, “Nico, 1988” di Susanna Nicchiarelli viene premiato come miglior film. Il musical “Ammore e Malavita” dei Manetti Bros non ha ricevuto riconoscimenti ma sicuramente verrà premiato con il favore del pubblico alla prossima uscita nelle sale ad ottobre. VENEZIA 74 La Giuria di Venezia 74, presieduta da Annette Bening e composta da Ildikó Enyedi, Michel Franco, Rebecca Hall, Anna Mouglalis, Jasmine Trinca, David Stratton, Edgar Wright e Yonfan, ha così deciso di assegnare i premi: LEONE D’ORO per il miglior film a: THE SHAPE OF WATER di Guillermo del Toro (USA) LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a: FOXTROT di Samuel Maoz (Israele, Germania, Francia, Svizzera) LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a: Xavier Legrand per il film JUSQU’À LA GARDE (Francia) COPPA VOLPI per la migliore attrice a: Charlotte Rampling nel film HANNAH di Andrea Pallaoro (Italia, Belgio, Francia)COPPA VOLPI per il miglior attore a: Kamel El Basha nel film THE INSULT di Ziad Doueiri (Libano, Francia)             PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Martin McDonagh per il film THREE BILLBOARDS OUTSIDE EBBING, MISSOURI di Martin McDonagh (Gran Bretagna) PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: SWEET COUNTRY di Warwick Thornton (Australia) PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a: Charlie Plummer nel film LEAN ON PETE di Andrew Haigh (Gran Bretagna)

ORIZZONTI La Giuria Orizzonti della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Gianni Amelio e composta da Rakhshan Banietemad, Ami Canaan Mann, Mark Cousins, Andrés Duprat, Fien Troch, Rebecca Zlotowski, dopo aver visionato i 31 film in concorso, assegna:

il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a: NICO, 1988 di Susanna Nicchiarelli (Italia, Belgio) il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a: Vahid Jalilvand per BEDOUNE TARIKH, BEDOUNE EMZA (NO DATE, NO SIGNATURE) (Iran) il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a: CANIBA di Véréna Paravel e Lucien Castaing-Taylor (Francia, Usa) il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE a: Lyna Khoudri nel film LES BIENHEUREUX di Sofia Djama (Francia, Belgio, Qatar)   il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE a: Navid Mohammadzadeh nel film BEDOUNE TARIKH, BEDOUNE EMZA (NO DATE, NO SIGNATURE) di Vahid Jalilvand (Iran)               PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Alireza Khatami per il film LOS VERSOS DEL OLVIDO di Alireza Khatami (Francia, Germania, Paesi Bassi, Cile) PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a: GROS CHAGRIN di Céline Devaux (Francia) il VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2017 a: GROS CHAGRIN di Céline Devaux (Francia)   PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Benoît Jacquot e composta da Geoff Andrew, Albert Lee, Greta Scarano e Yorgos Zois, assegna il: LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a: JUSQU’À LA GARDE di Xavier Legrand (Francia) VENEZIA 74 nonché e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore. VENICE VIRTUAL REALITY La Giuria internazionale della sezione Venice Virtual Reality, presieduta da John Landis e composta da Céline Sciamma e Ricky Tognazzi, assegna: PREMIO MIGLIOR VR a: ARDEN’S WAKE (EXPANDED) di Eugene YK Chung (USA)PREMIO MIGLIORE ESPERIENZA VR (PER CONTENUTO INTERATTIVO) a: LA CAMERA INSABBIATA di Laurie Anderson e Hsin-Chien Huang (USA, Taiwan) PREMIO MIGLIORE STORIA VR (PER CONTENUTO LINEARE) a: BLOODLESS di Gina Kim (Corea del Sud, USA) Diana Barrows

Premier di Rugagiuffa e Ghostbuster nel martedì #8mm di Forte Marghera

Storie di ordinaria e quotidiana follia made in Venice.
Questo racconta Rugagiuffa, web series in cui Venezia è  raccontata attraverso le vicessitudini di un gruppo di giovani veneziani e non, una Venezia che loro stessi definiscono “senza il trucco, senza quel velo patinato da città romantica e fascinosa attraverso il quale tutti amano vederla per soddisfare i propri sogni a occhi aperti.”

Arrivata ormai alla terza stagione, martedì verrà presentata in orario aperitivo la 4a puntata in anteprima.
A seguire appuntamento con #8mm (Per saperne di più leggi il nostro articolo) , il cinema all’aperto della Baia del Forte che come ogni martedì alle 21.00 porta sul grande schermo en plein air della baia un grande titolo di Hollywood. Martedì 12 Setetmbre tocca a Ghostbusters.

Recupera le puntate precedenti della webserie nel canale Youtube di Rugagiuffa.

OPEN – 20. Edizione dell’esposizione d’arte legata alla Mostra del Cinema di Venezia. Torna Yoko Ono

OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni, giunge quest’anno alla sua ventesima edizione. Le sculture dell’esposizioneda sempre animano le vie del Lido di Venezia ed alcune sale dell’Excelsior durante la mostra, inoltre anche quest’anno sono ospitate all’interno dell’Hilton Molino Stucky.

Un anno significativo che celebra il ventennio di un’idea, un’intuizione vincente, innovativa e rigenerante nel panorama delle manifestazioni di arte contemporanea. Venti anni di sculture, installazioni, happening e performance a testimonianza di quanto l’arte possa irrompere nell’ambiente esterno per attirare l’osservatore, contribuendo ad una nuova, involontaria, stupefacente fruizione dell’arte nella dinamica leggera di una passeggiata lungo i viali alberati del Lido tra il mare e le luci della Mostra del Cinema.

La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Veneto.

OPEN ripercorre la sua storia attraverso alcuni dei nomi più significativi dell’arte contemporanea che vi hanno partecipato, come Yoko Ono che presenta in anteprima mondiale INVISIBLE PEOPLE un progetto dalla lunga elaborazione: una visione simbolica e metaforica del viaggio dei migranti, tra immaginazione e poesia per non dimenticare. Il ritorno all’Hotel Excelsior ed il ritorno di ORLAN con un’installazione site specific basata su Le Plan du Film, una serie importante concepita nel 2001 alla ricerca di quello che Jean-Luc Godard ha chiamato “l’inverso del cinema”. E ancora Igor Mitoraj, Luigi Ontani, Federica Marangoni, Marco Nereo Rotelli, Gianfranco Meggiato, Amin Gulgee, Ferruccio Gard e Marianne Heske che in occasione di OPEN 1999 fece viaggiare un enorme sasso di 4000 anni fa dal villaggio di Tafjord e che ancora oggi staziona al Lido di Venezia.

OPEN si avvale quest’anno della collaborazione curatoriale di Jon Hendricks per la partecipazione di Yoko Ono, Philippe Daverio per Giuseppe Verri, Luca Beatrice per Gianfranco Meggiato e poi ancora Chang Tsong-zung, Niilofur Farrukh, Tamara Li, Nevia Capello, Serena Mormino, Bianca Laura Petretto, Elga Wimmer, Umberto Zampini e Flavia Vago.

In occasione dell’inaugurazione all’Hilton è stata presentata la performance della giovane artista Reverie che con PourOntani farà una dedica a occhi aperti al Maestro Luigi Ontani che non prevede alcun tipo di ricitazione/recitazione, artificio o espediente.

Parallelamente Richard Humann ha presentato Ascension che per OPEN 20 si arricchisce di nuove costellazioni che si sovrappongono a quelle già esistenti nel nostro cielo notturno. L’opera di Humann sfrutta con grande maestria la tecnologia: è sufficiente che lo spettatore rivolga lo smartphone o il tablet verso il cielo per godere di questo spettacolo di realtà aumentata.

Le foto ritraggono alcuni momenti dell’inaugurazione all’Hilton ed alcune delle opere disposte nell’albergo.

La mostra, prosegue fino al 1 ottobre.

 

ARTISTI PARTECIPANTI Nutopia – Yoko Ono Belgio – Phil Akashi Francia – ORLAN Germania – Günter Sponheuer Giappone – Kengiro Azuma Islanda / Cina – Inga Svala Thorsdottir e Wu Shanzhuan Italia – Giancarlo Bozzani, Stefano Bressani, Nando Crippa, Gillo Dorfles, Marco Fioramanti, Laura Fiume, Salvatore Fiume, Ferruccio Gard, Resi Girardello, Alessandro Manfredini, Gaspare Manos, Federica Marangoni, Davide Medri, Gianfranco Meggiato, Lucio Micheletti, Luigi Ontani, Max Papeschi, Antonio Paradiso, Gabriele Polidori, Maurizio Radici, Reverie, Marco Nereo Rotelli, Giuseppe Verri, Nanda Vigo, Laura Zeni Norvegia – Marianne Heske Pakistan – Amin Gulgee Perù – Ana Maria Reque Polonia – Igor Mitoraj Ucraina – Yana Rusnak USA – Richard Humann

Diana Barrows & Enrico Marotta

Regata Storica, appuntamento a Domenica 3 Settembre 2017

Domenica 3 settembre 2017. Questa la data dell’appuntamento annuale di punta tra le gare di Voga alla Veneta: la Regata Storica.

Per chi non ha mai assistito a questo spettacolo di sport e tradizione, è un’occasione davvero unica per godere appieno lo spirito della Serenissima durante il celebre corteo storico che precede le 4 gare con decine e decine di imbarcazioni tipiche cinquecentesche che sfilano in una fedele ricostruzione del passato glorioso di una delle Repubbliche Marinare più potenti e influenti del Mediterraneo. Oggi le quattro competizioni sono suddivise per categorie di età e per tipologia di imbarcazione: la più entusiasmante è la regata dei campioni su gondolini che sfrecciano in Canal Grande fino al traguardo di fronte alla celebre “machina”, scenografico palco galleggiante posto davanti al palazzo di Ca’ Foscari.

La Regata Storica è partner della campagna di sensibilizzazione del Comune di Venezia #EnjoyRespectVenezia

» Scarica la brochure con il programma

Sarà possibile assistere alla regata dalle rive o da un punto di vista esclusivo: la tribuna galleggiante scoperta appositamente allestita lungo il Canal Grande nei pressi della fermata Actv di San Silvestro. La tribuna posta in uno dei tratti più belli e spettacolari del percorso, permette di seguire tutta la manifestazione: il corteo storico-sportivo e tutte le quattro regate in andata e ritorno, con perfetta visuale su Rialto.

E’ possibile acquistare online i biglietti oppure chiamando il call center Hellovenezia. L’ingresso alla tribuna a partire dalle ore 15.45 da campo San Silvestro/calle dei Sbianchesini mentre la manifestazione inizierà alle 16.00.

 

 

Foto di copertina di @Regata Storica  di Venezia – Official Page

Il Presidente della Repubblica Mattarella all’inaugurazione della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ed in visita alla Biennale Arte.

Il Presidente Mattarella All’inaugurazione della Mostra del Cinema di Venezia 

Il presidente Mattarella ha partecipato all’inaugurazione della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica al Lido di Venezia. Per l’occasione naturalmente è stato approntato un piano sicurezza eccezionale. Arrivato all’imbarcadero del Casinò è stato accolto ed accompagnato al palazzo del cinema dal presidente della Biennale Paolo Baratta, dai ministri Dario Franceschini e Pier Carlo Padoan, dal governatore del Veneto Luca Zaia. Il pubblico entusiasta lo ha applaudito a lungo; altri applausi invece ed urla per il red carpet del primo divo americano della mostra, Matt Damon con la moglie. Matt Damon apre Venezia 74 con Downsizing, diretto da Alexander Payne (Sideways, Paradiso amaro, Nebraska) con Christoph Waltz, Hong Chau e Kristen Wiig. Il protagonista del film è alle prese con una “miniaturizzazione”, ovvero la scelta di rimpicciolirsi a 12 cm per gestire una vita decisamente più economica ed avere più risorse per tutti…Il film rispecchia la sensibilità di Matt Damon per ambiente. Il premio Oscar infatti, ha una società che offre programmi di microfinanziamento al rifornimento dell’acqua pulita, presta soldi in India, Bangladesh e altrove… Oggi dopo la serata dell’inaugurazione, il Presidente Mattarella, accompagnato dal Ministro Franceschini, Paolo Baratta e dalla curatrice Christine Macel ha visitato alcuni padiglioni della 57esima Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo “Viva Arte Viva”. Da arte ed economia segnali confortanti per l’Italia”, commenta Mattarella. Il presidente ha quindi evidenziato l’importanza della Biennale tra Cinema ed Arte. Il presidente della Biennale Baratta: “Come è noto la Mostra del Cinema è nata come estensione della Biennale Arte. Negli ultimi anni sta accadendo quanto auspicato da tempo, ovvero un crescente andirivieni di cineasti e giornalisti dalla Mostra del Cinema alla Biennale Arte, che resterà aperta fino al 26 novembre ai Giardini e all’Arsenale.” Domani sarà la giornata dei Leoni d’oro alla carriera che quest’anno, sono stati assegnati all’inossidabile Robert Redford e Jane Fonda. La consegna dei premi avrà luogo nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, prima della proiezione Fuori Concorso del film di Netflix Our Souls at Night, diretto da Ritesh Batra e interpretato da Jane Fonda e Robert Redford, pellicola che li rivede di nuovo insieme dopo quasi 40 anni dal Cavaliere elettrico. A proposito dei riconoscimenti, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato riguardo Jane Fonda: “…Il Leone d’oro alla carriera è il tributo doveroso all’impegno personale e alle brillanti qualità di un’interprete che ha saputo dar vita a personaggi indimenticabili, controversi e disparati, dando prova di un’incessante capacità di reinventarsi, pur rimanendo fedele a se stessa, ai propri valori, al proprio indiscusso talento d’artista”. Prosegue Barbera: “…Robert Redford ci ha accompagnato attraverso cinquant’anni di storia americana con una combinazione di rigore, intelligenza e grazia che resta insuperabile”… Diana Barrows & Enrico Marotta

Magister Giotto: a 750 dalla nascita, la mostra che omaggia il talento assoluto di Giotto

Magister Giotto è la mostra che, a 750 anni dalla nascita di questo artista assoluto, per la prima volta permette di avvicinarsi ai significati più nascosti dei suoi capolavori; un racconto di parole, musica e immagini, una mostra sorprendente e un’occasione unica che la città di Venezia non poteva lasciarsi scappare. L’appuntamento è, infatti, alla Scuola Grande della Misericordia dal 13 Luglio al 5 Novembre.

Luce e colore. Volti e paesaggi. Semplicità e naturalezza. Ma soprattutto dettagli mai visti prima così da vicino: dal primo vero bacio della storia dell’arte italiana alla Cometa di Halley. Questo è portato “in scena” da Magister Giotto, un percorso accurato, puntuale, multimediale e per questo magico che si snoda attraverso ambienti di grande impatto percettivo, ricostruzioni scenografiche, visioni illusorie, avvalendosi di una tecnologia che, messa a disposizione dell’arte, offre a tutti i visitatori un’esperienza senza precedenti, dove dettagli, vicende, intervalli dal respiro più ampio, vengono valorizzati e messi in risalto, per permettere di cogliere il significato più nascosto di una delle più appassionanti rivoluzioni della storia dell’arte.

Ad accompagnare la visita è un emozionante racconto di 45 minuti in cui musica, parole, suggestioni visive si intrecciano svelando pian piano, di gemma in gemma, l’imprescindibile novità giottesca, avvalendosi anche della collaborazione della voce dell’attore Luca Zingaretti e della colonna sonora realizzata per l’occasione dal jazzista Paolo Fresu.

Le storie francescane di Assisi, la Cappella degli Scrovegni di Padova, i maestosi Crocifissi e le altre opere realizzate a Firenze sono alla base dell’impianto narrativo, che si conclude con la Missione Giotto nel 1986, realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea, che per la prima volta nella storia intercettò la Cometa di Halley, dipinta nell’Adorazione dei Magi della Cappella degli Scrovegni a Padova.

 

ORARI
Da Domenica a Venerdì dalle 10.30 alle 18.30
Sabato dalle 10.30 alle 12.30

Cinema sotto le stelle a Marghera: il programma di agosto

Il “Cinema sotto alle stelle” a Marghera è uno di quegli appuntamenti da non perdere..un tuffo nel passato quando i film si guardavano all’aperto, circondati dal buio della notte e dal calore delle serate estive.

Ecco tutto il programma di agosto, segnati i film che non vuoi perdere!

PROGRAMMA:

Venerdì 04 agosto
LA PAZZA GIOIA
Italia – 2016 – Commedia – 118’ regia di Paolo Virzì

Sabato 05 agosto
L’ORA LEGALE
Italia – 2017 – Commedia – 92’
regia di Salvatore Picarra e Valentino Picone

Domenica 06 agosto
LION
Australia – 2016 – Commedia Drammatica – 120’ regia di Garth Davis

Lunedì 07 agosto
JACKIE
Usa, Cile – 2016 – Biografico – 91’ regia di Pablo Larraín

Martedì 08 agosto
FLORENCE
Usa – 2016 – Biografico,Commedia – 111’ regia di Stephen Frears

Mercoledì 09 agosto
LA BELLA E LA BESTIA
Usa – 2017 – Fantastico – 123’ regia di Bill Condon

Giovedì 10 agosto
MAMMA O PAPÀ
Italia – 2017 – Commedia – 98’ regia di Riccardo Milani

Venerdì 11 agosto
BEATA IGNORANZA
Italia – 2017 – Commedia – 102’ regia di Massimiliano Bruno

Sabato 12 agosto
LA LA LAND
Usa – 2016 – Commedia, Musical – 126’ regia di Damien Chazelle

Lunedì 14 agosto
IN GUERRA PER AMORE
Italia – 2016 – Commedia, Guerra – 99’ regia di Pif

Martedì 15 agosto
NON C’È PIU’ RELIGIONE
Italia – 2016 – Commedia – 90’ regia di Luca Miniero

Mercoledì 16 agosto
ALLA RICERCA DI DORY
Usa – 2016 – Animazione – 103’ regia di Andrew Stanton,

Giovedì 17 agosto
QUALCOSA DI NUOVO
Italia – 2016 – Commedia – 93’ regia di Cristina Comencini

Venerdì 18 agosto
SMETTO QUANDO VOGLIO MASTER CLASS
Italia – 2017 – Commedia – 118’ regia di Sydney Sibilia

Sabato 19 agosto
LA BATTAGLIA DI HAKSAW RIDGE
Australia, Usa – 2016 – Storico, Biografico – 131’ regia di Mel Gibson

Domenica 20 agosto
Recupero di un film cancellato per maltempo o riposo

Lunedì 21 agosto
UN BACIO
Italia – 2016 – Commedia Drammatica – 101’ regia di Ivan Cotroneo

Martedì 22 agosto
SING STREET
Irlanda – 2016 – Commedia – 106’ regia di John Carney

Mercoledì 23 agosto
OCEANIA
Usa – 2016 – Animazione – 103’ regia di John Musker, Ron Clements,
Don Hall, Chris Williams

Giovedì 24 agosto
7 MINUTI
Italia, Svizzera – 2016 – Commedia Drammatica – 92’
regia di Michele Placido

Venerdì 25 agosto
CAPITAN FANTASTIC
Usa – 2016 – Commedia – 120’ regia di Matt Ross

Sabato 26 agosto
STAR TREK BEYOND
Usa – 2016 – Fantascienza – 122’ regia di Justin Lin

Domenica 27 agosto
Recupero di un film cancellato per maltempo o riposo

Lunedì 28 agosto
IO DANIEL BLAKE
Gran Bretagna – 2016 – Commedia Drammatica – 100’
regia di Ken Loach

Martedì 29 agosto
GENIUS
Usa – 2016 – Biografico – 104’ regia di Michael Grandage

Mercoledì 30 agosto
IL GGG – IL GRANDE GIGANTE GENTILE
Usa – 2016 – Avventura – 117’ regia di Steven Spielberg

Giovedì 31 agosto
SNOWDEN
Usa, Germania – 2016 – Biografico – 134’ regia di Oliver Stone

Prezzo del biglietto, simbolico, sarà di 2,50 euro a proiezione (carnet da 10 film a 20 euro).

 

L’immagine è puramente esemplificativa.

Lazzaretto Vecchio – apertura straordinaria 2017

Venezia è circondata da molte Isole, alcune visibili, altre lasciate andare a se stesse e alla loro storia..

Riuscire a visitarle tutte è un’esperienza da fare! Noi l’abbiamo fatta!
A sostegno del progetto che lo vuole nuovo “Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia”, l’Isola del Lazzaretto Vecchio torna visitabile!

DOMENICA 24 SETTEMBRE 2017
Mattino: dalle ore 10 alle ore 13
Pomeriggio: dalle ore 15 alle ore 18

L’Isola del Lazzaretto Vecchio è visitabile solo in questi orari e con visita guidata, grazie ai volontari dell’Archeoclub di Venezia.
Non è possibile prenotare, l’accoglienza sarà continuativa nelle sei ore previste. Lo sbarco in isola sarà effettuato con un servizio di traghetto A/R dal Lido-riva Corinto.

La visita guidata dura circa un’ora e non è possibile sostare sull’isola altrimenti; all’ingresso è prevista l’elargizione di un contributo a titolo di liberalità per sostenere le attività del progetto.
I gruppi partono a scaglioni, non c’è un orario fissato per l’inizio di ciascuna visita, perché dipende dall’affluenza.

MIRANO SUMMER FESTIVAL: IL PROGRAMMA

Al motto di “We are Summer” dal 1 al 30 Luglio torna il Mirano Summer Festival.

Come da dieci anni a questa parte, per tutto il mese di Luglio Mirano non si ferma un attimo e porta agli impianti sportivi di via Cavin di Sala a Mirano tanta musica, buon cibo, voglia di far festa e eventi diversi ogni sera. Mai come quest’anno l’Associazione Volare, col patrocinio del Comune di Mirano, si è impegnata per arricchire la line up del festival con nomi di spessore che animano le notti miranesi richiamando persone da tutta la terraferma veneziana e regionale.

PROGRAMMA COMPLETO, day by day:

Sabato 1 Luglio: QUEEN MANIA, Queen european tribute band
Domenica 2 Luglio: BLOOD BROTHERS, Bruce Springsteeng tribute band
Lunedì 3 Luglio: BALLANDO SOTTO LE STELLE + SUMMER CINEMA (ore 21:45 – 23:45)
Martedì 4 Luglio: ASCOLTA tribute band
Mercoledì 5 Luglio: 80 CHE SPETTACOLO, Anni 80′ che spettacolo
Giovedì 6 Luglio: RUMATERA
Venerdì 7 Luglio: DIAPASON BAND, Vasco Rossi tribute band
Sabato 8 Luglio: ERMAL META
Domenica 9 Luglio: PINK SONIC, Pink Floyd tribute band
Lunedì 10 Luglio: INCONTRI CON I PERSONAGGI DELLO SPORT + SUMMER CINEMA (ore 21:45 – 23:45)
Martedì 11 Luglio: MAX PIANTA, Renato Zero tribute band
Mercoledì 12 Luglio: TORNADO SUMMER RUN + LAIOUNG
Giovedì 13 Luglio: FRANCESCO RENGA
Venerdì 14 Luglio: JOVANOTTE, Jovanotti tribute band
Sabato 15 Luglio: RIFF RAFF, AC/DC tribute band
Domenica 16 Luglio: BEATBOX, The Beatles tribute band
Lunedì 17 Luglio: INCONTRI CON I PERSONAGGI DELLO SPORT + SUMMER CINEMA  (ore 21:45 – 23:45)
Martedì 18 Luglio: LA MENTE DI TETSUYA cover cartoni animati e sigle tv
Mercoledì 19 Luglio: 80 FESTIVAL DI RADIO COMPANY
Giovedì 20 Luglio: ABBA DREAM, Abba tribute band
Venerdì 21 Luglio: RISO FA BUON SANGUE, cabaret con Paolo Migone
Sabato 22 Luglio: SERGIO CORTES, Micheal Jackson tribute band
Domenica 23 Luglio: FINALE COORSAL MUSIC SUMMER CONTEST + 32° PARALLELO Nomadi tribute band
Lunedì 24 Luglio: INCONTRI CON I PERSONAGGI DELLO SPORT + SUMMER CINEMA (ore 21:45 – 23:45)
Martedì 25 Luglio: CLAUDIO LAURETTA
Mercoledì 26 Luglio: RADIO STEREOCITTÀ – ANNI ’90
Giovedì 27 Luglio: VELVET DRESS, U2 tribute band
Venerdì 28 Luglio: UBERMENSCH, rAMMSTEIN tribute band
Sabato 30 Luglio: OI&B, Zucchero celebration band
Domenica 31 Luglio: ROVAZZI & DANTI , MIRANO SUMMER FESTIVAL GRAN FINALE

Photo credit: Roberto Prognesi

Venezia sotterranea e Leggende e fantasmi di Venezia

Se sei un fanatico dei misteri e hai coraggio da vendere, questo tour fa al caso tuo!

Una nuova passeggiata serale alla scoperta di percorsi insoliti dedicati alle leggende e agli aneddoti di Venezia.

Anche se sei veneziano, con molta probabilità questo tour ti farà scoprire luoghi mai esplorati..difficile conoscere la loro esistenza..

Sei pronto a visitare una cripta sotterranea ormai dimenticata?
Ti consigliamo di partecipare insieme ad un gruppo di amici coraggiosi con i quali, illuminati dalla luce di una candela, scenderai e scoprirai affreschi delicati e spirituali..vi ritroverete circondati da teschi dai toni macabri, e da uno scheletro dipinto in una nicchia..

Sei pronto a lasciarti avvolgere dal mistero?

L’avventura continuerà tra calli, campielli e labirinti anfratti che in passato sono stati teatro di eventi inspiegabili, fatti di sangue, tremende maledizioni, macabre vendette e apparizioni misteriose.

Date:
SABATO 8 LUGLIO
VENERDI’ 21 LUGLIO
DOMENICA 13 AGOSTO

Durata: 2 ore circa

Meeting point: 18.45 nel piazzale antistante la Stazione ferroviaria di SS. Lucia

Prezzo: €18,00 a persona (*** Il pagamento è anticipato, tramite bonifico bancario)
+ € 1.00 a persona (da pagare in loco il giorno della visita)
Tot. €19,00 a persona

Per prenotare inviateci una mail ad events@parkviaggi.it

10 mostre da non perdere durante la Biennale Arte di Venezia

Arte contemporanea. Questa la parola che rappresenta la Laguna in questo periodo, quando flotte di turisti e non si dirigono all’Arsenale e ai Giardini, luoghi simbolo della Biennale di Venezia.

Ma la Biennale non è solo questo, è anche un agglomerato di mostre da non perdere che trovano collocazione nei più bei palazzi veneziani, firmate da artisti di fama internazionale. Dal ritorno di Damien Hirst alla grande rassegna su Philip Guston fino a Intuition a Palazzo Fortuny.

MOSTRE A VENEZIA DURANTE LA BIENNALE:

Dekyndt Edith, One and Thousand Nights, Giardini e Arsenale dal 13 maggio al 26 novembre 2017
Si intitola Viva Arte Viva la 57° edizione della Biennale d’arte curata dalla francese Christine Macel. 120 artisti partecipanti da 51 Paesi, di cui 103 che espongono per la prima volta nella Mostra Internazionale del curatore.

The Estate of Philip Guston – Gallerie dell’Accademia, dal 10 maggio al 3 settembre 2017
Si intitola Philip Guston and The Poets, la mostra che mette in relazione la ricerca dell’artista americano Philip Guston (1913-1980) con le opere che lo hanno ispirato. Il percorso espositivo si snoda attraverso 50 dipinti e 25 disegni.

Damien Hirst a Palazzo Grassi e Punta della Dogana, 9 aprile al 3 dicembre 2017
Damien Hirst torna da protagonista sul palcoscenico dell’arte con la mostra Treasures from the Wreck of the Unbelievable. Una mostra che offre molti lavori inediti realizzati in un arco temporale lungo 10 anni.

Intuition a Palazzo Fortuny, dal 13 maggio al 26 novembre 2017
Si tratta di una forma di conoscenza non spiegabile a parole, che si rivela per “lampi improvvisi”, immagini, suoni, esperienze. Un’esposizione che riunisce opere antiche e d’arte contemporanea legate al concetto di ispirazione, sogno, telepatia, fantasia paranormale, meditazione, potere creativo.

Anselmo e Di Maggio alla Fondazione Querini Stampalia, dal 13 maggio al 26 novembre 2017
Le mostre, curate da Chiara Bertola, ruotano intorno al tema della caducità e del trascorrere del tempo: geologico, lentissimo e costante per Anselmo; ritmato, fluido e in continua trasformazione per Di Maggio. Pur nella diversità formale, le opere dei due artisti si confrontano con la scansione temporale, con la forza e la fragilità dello spazio, con il limite tra finito e infinito.

Alighiero Boetti alla Fondazione Cini, dal 12 maggio al 12 luglio 2017
La mostra Alighiero Boetti: Minimum/Maximum celebra l’opera di uno degli artisti italiani più significativi del Novecento.

Loris Gréaud alla Fondazione Berengo, Murano – Dall’11 maggio al 26 novembre 2017
Loris Gréaud realizza una splendida installazione immersiva per GLASSTRESS 2017, il progetto della Fondazione Berengo che invita artisti di ogni disciplina a collaborare con i maestri artigiani del vetro di Murano per creare opere d’arte ispirate all’antica tradizione veneziana.
Per la sua mostra, curata da Nicolas Bourriaud, Gréaud riapre una vecchia fornace chiusa da più di sessant’anni.

David La Chapelle alla Casa dei Tre Oci, dal 12 aprile al 10 settembre 2017
In mostra oltre 100 immagini dell’artista americano, tra i più famosi fotografi contemporanei.

Hybris a Ca’ Foscari Zattere, dal 13 maggio al 28 giugno 2017
La mostra Hybris Ibridi e mostri nell’arte contemporanea indaga uno dei temi più complessi della cultura contemporanea: la connessione e il rapporto tra arte e nuove tecnologie attraverso le opere di 19 artisti internazionali.

Modus a Ca’ Faccanon, dal 10 maggio al 26 novembre 2017
Indagare un’opera d’arte partendo dalla sua essenza è quello che si prefigge MODUS. Tecniche, poetiche, materiali nell’arte contemporanea di scena a Ca’ Faccanon. La mostra esplora il complesso rapporto tra la materia di cui è composta un’opera e gli esiti estetici ad essa connessi.

 

INTUITION la mostra di Axel Vervoordt a Palazzo Fortuny

Intuition è una mostra attesissima, ideata e prodotta dalla Fondazione Vervoordt, ospitata fino al 29 novembre negli spazi di Palazzo Fortuny.

Intuition si svolge in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia 2017. Curata da Daniela Ferretti e Axel Vervoordt e co-curata da Dario Dalla Lana, Davide Daninos e Anne-Sophie Dusselier, l’esposizione intende evidenziare e indagare i tanti e diversi modi in cui l’intuizione ha plasmato l’arte, in aree geografiche, culture e generazioni diverse.

Per la sua realizzazione sono stati riuniti artefatti antichi e opere del passato, affiancate ad altre più moderne e contemporanee, tutte legate al concetto di intuizione, di sogno, di telepatia, di fantasia paranormale, meditazione, potere creativo, fino all’ipnosi e all’ispirazione.

Intuition è l’ultima di una serie di esposizioni di grande successo di pubblico e critica, curate per l’affascinate sede veneziana da Ferretti e Vervoordt che comprendono Artempo (2007), In-finitum (2009), TRA (2011), Tàpies. Lo Sguardo dell’artista (2013) e, più recentemente, Proportio (2015) Intuizione, dal latino intueor, è una forma di conoscenza non spiegabile a parole, che si rivela per “lampi improvvisi”, immagini, suoni, esperienze. L’intuizione è la capacità di acquisire conoscenze senza prove, indizi, o ragionamento cosciente: un sentimento che guida una persona ad agire in un certo modo, senza comprendere appieno il motivo.

Orario: dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17) chiuso il martedì

57° Biennale d’Arte di Venezia: VIVA ARTE VIVA

Da sabato 13 maggio a domenica 26 novembre 2017 torna la 57. Esposizione Internazionale d’Arte ai Giardini e all’Arsenale.

Finalmente ci siamo. Sabato 13 maggio inaugura la 57a edizione della Biennale d’Arte di Venezia dal titolo VIVA ARTE VIVA.

L’Esposizione è curata da Christine Macel e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
Saranno 87 le nazioni che parteciperanno alla Mostra, allestita negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia.

La curatrice del Padiglione Italia, ospitato alle Tese delle Vergini in Arsenale, è Cecilia Alemani.

La 57° Biennale d’Arte di Venezia offre un percorso espositivo che si sviluppa intorno a nove capitoli o famiglie di artisti, con due primi universi nel Padiglione Centrale ai Giardini e sette altri universi che si snodano dall’Arsenale fino al Giardino delle Vergini. Sono 120 gli artisti partecipanti provenienti da 51 paesi.

Gli eventi collaterali sparsi per l’Isola sono numerosi. Mostre, performance, esibizioni, molte saranno le occasioni di scambio.

I nove Trans-padiglioni

La Mostra si sviluppa secondo una linea organica, in una sequenza di padiglioni, di “stanze” o ambienti che propongono allo spettatore un’esperienza, come in un viaggio, dall’interiorità all’infinito.

Ognuno dei nove capitoli o famiglie di artisti della Mostra costituisce di per sé un Padiglione o un Trans-padiglione, in senso transnazionale, che riprende la storica suddivisione della Biennale in padiglioni, il cui numero non ha mai cessato di crescere dalla fine degli anni ‘90.

1) Il Padiglione degli artisti e dei libri

2) Il Padiglione delle Gioie e delle Paure

3) Il Padiglione dello Spazio Comune

4) Il Padiglione della Terra

5) Il Padiglione delle Tradizioni

6) Il Padiglione Dionisiaco

7) Il Padiglione degli Sciamani

8) Il Padiglione dei colori

9) Il Padiglione, del Tempo e dell’Infinito

Orari Biennale Arte 2017
10.00 – 18.00
10.00 – 20.00 sede Arsenale – venerdì e sabato fino al 30 settembre.
Chiuso il lunedì (escluso lunedì 15 maggio, 14 agosto, 4 settembre, 30 ottobre e 20 novembre).
Biglietterie Giardini: Orario apertura 10.00 – 17.30

Biglietti Biennale Arte 2017
Le prevendite possono essere acquistate su www.labiennale.org.

Intero: € 30

Ridotto studenti e/o under 26: € 22 (validi per 48 ore dalla prima convalida – giorni di chiusura esclusi) acquisto e utilizzo possibile previa presentazione di un documento di identità
Intero Regular: € 25 (valido per un solo ingresso per ciascuna sede utilizzabile anche in giorni non consecutivi)

Alla scoperta di Poveglia, l’Isola dei Fantasmi vicino a Venezia

Ne avevo sempre sentito parlare ma a dire il vero non mi aveva mai incuriosita tanto. Ho iniziato a provare interesse per l’Isola di Poveglia l’anno scorso. Ero uscita in barca con degli amici veneziani e abbiamo buttato l’ancora proprio davanti a questa piccola Isola, totalmente abbandonata a se stessa, in parte quasi risucchiata dalla natura che in essa vive rigogliosa. Quando ti ci trovi davanti è impossibile non restarne affascinati. E’ come se emanasse degli impulsi misteriosi che ti portano a volerne sapere di più. Lì per lì, smartphone alla mano, ho letto la storia dell’Isola di Poveglia su Wikipedia scoprendone subito il suo soprannome, l’Isola dei fantasmi. Diciamo che se fosse stata notte fonda me la sarei data a gambe levate! Inizio col darti le sue coordinate. Poveglia si trova la sud di Venezia, lungo il Canal Orfano nel tratto di laguna tra la Serenissima e il porto di Malamocco. Oggi è disabitata e decadente, completamente lasciata andare. Un tempo però non era così, anzi, il suo passato segnala momenti gloriosi. Correva l’anno 864, in seguito all’uccisione del tredicesimo doge di Venezia, Poveglia accolse le famiglie dei 200 servi a lui più fedeli e crebbe nel suo sviluppo fino alla guerra di Chioggia, scoppiata nel 1379 tra le due Repubbliche Marinare di Genova e Venezia. Grazie alla sua strategica posizione, Poveglia venne sfruttata come avamposto militare e gli abitanti furono costretti ad abbandonarla. E’ da all’ora che l’Isola fu abbandonata. Nel 700 venne trasformata in un lazzaretto. Luogo macabro e raccapricciante dove venivano portati i corpi delle persone colpite dalla peste, per poi essere bruciati e sepolti in mezzo ai vigneti dell’Isola. Dicono che ancora oggi sia possibile trovare resti di ossa umane spostando la terra. Raccapricciante. Te l’avevo detto. Ma non è finita qui. Nel 1922 venne eretto un edificio. Non si capisce bene quale fosse la sua funzione. Molti dicono che si trattasse di una sorta di ospizio per anziani, altri di un manicomio. Penso che la seconda teoria sia veritiera in quanto sulle pareti dell’ingresso è ben visibile una scritta “reparto psichiatria”. Nell’Isola sono presenti anche un ospedale e le prigioni. La clinica per malati di mente cessò di essere utilizzata nel 1946. Leggenda narra che “gli anni in cui fu attiva furono i più densi di avvenimenti e avvistamenti inquietanti”. Si dice che i pazienti dell’ospedale fossero tormentati dalle anime dei morti di peste. Si dice anche che il direttore, tormentato a sua volta dai fantasmi di Poveglia, impazzi e si suicidò gettandosi dal campanile dell’isola. Dicono che praticasse la lobotomia sui pazienti.. Alcuni amici hanno avuto il coraggio di visitare Poveglia. Io mi sono limitata ad ascoltare i loro racconti e a vedere qualche foto scattata durante la loro “escursione”. Poveglia è senza dubbio un’isola ricca di mistero. Nonostante il suo decadimento sia evidente, al suo interno gli edifici conservano ancora gli ambienti d’allora. Nelle foto ho potuto vedere le prigioni, la stanza adibita a cucina, piccole celle dove un tempo probabilmente venivano rinchiuse delle persone. Mi hanno raccontato di aver sentito rumori sordi. Oggetti che prima erano in da una parte della stanza, al loro ritorno si trovavano dalla parte opposta. (Fonte: travellingwithliz.com) Chissà cosa davvero un tempo veniva fatto in quell’Isola. Chissà se i fantasmi esistono davvero… Maddalena Ganz

Venezia More Festival 2017

4 giorni di musica, arte e festa nel cuore di Venezia e nelle isole!

La 5a edizione di Venezia More Festival 2017 si svolgerà dall’8 all’11 giugno!

8 GIUGNO:
Xavier Veilhan (DJ set)
Jacques (live)

6 pm – Midnight

9 GIUGNO – ISOLA SAN SERVOLO
7.30 pm – 4 am

LIVE STAGE
Joe Goddard (live)
Parcels (live)
Hard Ton (live)
Claudio Coccoluto (3 hours DJ set)

10 GIUGNO – BAIA DEL FORTE MARGHERA
6 pm – 3 am
Todd Terje (live solo)
dOP (live)
Konstantin Sibold (DJ set)
Polo & Pan (live)
Kosme (DJ set)

11 GIUGNO – BAIA DEL FORTE MARGHERA
Noon – 11 pm
HUNEE (DJ set)
Pablo Valentino (DJ set)
Zombie Zombie (live)
DJ Spiller (DJ set)

BIGLIETTI:
THURSDAY 8 JUNE : For pass holders only.
FRIDAY 9 JUNE : in Isola di San Servolo – 35 € until May 31st/ 40 € after / 45 € at the door. More boat shuttle included.
SATUDAY 10 JUNE : in Forte Marghera – 25 € until April 30th / 27 € untill May, 31st / 30 € after / 35 € at the door.
SUNDAY 11 JUNE : in Forte Marghera – 20 € untill May, 31st / 22 € after / 25 € at the door.

Quello che non sai di Piazza San Marco

Quello che non sai di Piazza San Marco

Piazza San Marco è senza dubbio una delle piazze più famose e meravigliose del mondo, non per essere di parte ma ogni volta che mi trovo davanti alla Basilica mi soffermo ad ammirarla per qualche minuto, in silenzio, come se non l’avessi mai ammirata prima di allora. Se vi capita andateci di notte, è ancora più suggestiva. La sua imponenza è in grado di catturate lo sguardo e la mente, riempiendo il cuore. Molti di voi conosceranno la sua storia o avranno partecipato a qualche gita scolastica o tour con guida. Molto bene. Probabilmente però c’è qualche curiosità che ancora non conoscete.. La forma attuale di Piazza San Marco non è com’era in principio. Quella che oggi è l’area monumentale più frequentata di Venezia, è l’esito di successive modifiche ed espansioni. In origine la Piazza era destinata a diventare un grande orto, attraversata dal Rio Batario e dagli attuali rii della Zecca e del Cavalletto. Il maestoso Palazzo Ducale un tempo era un castello con torri e recinzioni, circondato da un canale. Dove ora si trova la piazzata, un tempo vi era un bacino adibito al carico e scarico delle merci. La zona iniziò a diventare simile ad oggi nel 826, quando a Venezia arrivò il corpo di San Marco e avvenne l’edificazione della prima Basilica. Purtroppo nel 976 un grosso incendio distrusse tutto, Basilica e Palazzo Ducale compresi. Nel 978 fu costruita una seconda Basilica e anche Palazzo Ducale fu riportato alla luce. Nello stesso anno, il Doge Pietro I Orseolo, fece costruire vicino al Campanile, un ospizio per pellegrini malati e bisognosi. Nel 1264 Piazza San Marco venne infine pavimentata con mattoni disposti a spina di pesce.. da qui in poi iniziò il corso che portò quest’area a divenire il salotto più magico di Venezia.

Visite alla Scala Contarini del Bovolo a Venezia

Forse la conoscerete come la “scala a chiocciola di Venezia” o magari non la conoscerete affatto. Si tratta della Scala Contarini del Bovolo (in dialetto veneziano significa “chiocciola”), un mix d’arte rinascimentale, gotica e veneto-bizantina ubicata in Campo Manin. A mio avviso è uno dei monumenti più caratteristici di Venezia, elegante, maestosa situata in un luogo inaspettato, meta di turisti che vogliono ammirarla e immortalarla nei loro obiettivi. A proposito, se l’avete fotografa pubblicate la vostra foto sulla pagina Facebook di Venezia.net!

Scala Contarini del Bovolo fu commissionata da Pietro Contarini verso la fine del 1400 come elemento decorativo dell’adiacente Palazzo di famiglia. La Scala è collegata al Palazzo su tre piani tramite delle logge. All’ultimo piano si trova il Belvedere che regala una magnifica vista su Venezia. Oltre alla Scala, il venerdì ed il sabato di ogni settimana vi è la possibilità di visitare l’Oratorio dei Crociferi situato in Campo dei Gesuiti a Cannaregio. Si tratta di una piccola chiesetta con all’interno un ciclo pittorico di Jacopo Palma il Giovane.

Prezzo:

7 euro, ridotto 6 euro, ingresso gratuito per gli under 12.

Orari di apertura

Tutti i giorni: 10:00 – 18:00 La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura del monumento Chiusure aggiuntive: 15 Agosto, 1 Novembre, 25 e 26 Dicembre, 1 Gennaio

 

Acquista biglietti

Visita la Torre dell’Orologio di Venezia

La Torre dell’Orologio di Venezia è una delle più originali costruzioni dell’architettura veneziana. Lo sapevi che è possibile visitarla? Pianifica subito la tua visita! Foto credit: Abelli Patrizia Ingresso solo su prenotazione, con accompagnatore specializzato. L’ingresso è consentito a partire dai 6 anni.

VISITA IN ITALIANO Tutti i giorni alle ore 13 e 16

VISIT IN ENGLISH Monday to Wednesday: 11 am and 12 am Thursday to Saturday: 2 pm and 3 pm

VISITE EN FRANÇAIS Lundi, mardi et mercredi: 14h et 15h Jeudi, vendredi, samedi et dimanche: 11h et 12h .

Chiuso il 25 dicembre, 1 gennaio. Su richiesta, possono essere concordati orari differenti per ciascuna lingua, acquistando 12 biglietti d’ingresso. Biglietto intero 12 euro, ridotto 7 euro .

Il punto di incontro per la partenza della visita è la biglietteria del Museo Correr, dove è necessario recarsi 5 minuti prima dell’orario di visita prenotato.

Venezia, itinerario di una “mestrina doc”

Premetto di non essere veneziana. Sono mestrina ed è giusto puntualizzarlo. Non perché abbia qualcosa contro i veneziani, anzi, il punto è che non posso avere le loro competenze in tema itinerari.

Ad ogni modo, avendo molti amici “lagunari” e bazzicando l’isola ogni qualvolta ne abbia l’occasione, negli anni ho creato un mio itinerario, un piccolo scrigno di consigli che sfodero con orgoglio a tutti i forestieri che prima di venire a Venezia mi chiedono cosa possono visitare, oltre alle più comuni e famose Rialto e Piazza San Marco, questo è chiaro.

San Pietro di Castello
San Pietro di Castello si trova nella parte nord-orientale dell’isola, ed è essa stessa un’isola. È la zona più popolare di Venezia, la mia preferita.
Nelle vicinanze è piacevole visitare i Giardini della Biennale e Sant’Elena, dove si trova il mitico stadio Pier Luigi Penzo. Non che io sia un’appassionata di calcio ma i veneziani lo amano.

Arsenale
Tornando verso San Marco merita una capatina l’Arsenale, meglio se verso il tramonto. Al suo interno ospita spesso spazi espositivi privati o collegati alla Biennale.

Dorsoduro
In questo Sestriere ci sono un sacco di cose affascinati da vedere. L’antico si fonde con il moderno a suon di riflessi sull’acqua. Andate alla Collezione Peggy Guggenheim, alla Basilica della Madonna della Salute e poi proseguire fino a Punta della Dogana. Arrivati qui date libero sfogo alla vostra vena da fotografi. Davanti a voi avrete una delle cartoline più belle del mondo.
È una bella zona anche per i negozi.

Zattere
Per me le Zattere sono sinonimo di gianduiotto. Camminate fino alla Gelateria da Nico e fate il pieno di calorie: il gianduiotto con panna è un’istituzione. Per molti è anche un anti depressivo o semplicemente un momento di puro godimento. Per me è tutto questo insieme di cose. Tranquilli, i sensi di colpa arrivano dopo averlo mangiato, in ogni caso con quello che si cammina a Venezia, tutto è concesso!

Giudecca
Davanti alle Zattere si trova l’Isola della Giudecca, chiamata anche Isola delle Foche. Una volta era l’isola dei galeotti e dei banditi, ma da una ventina d’anni si è rivalutata parecchio.
Musicisti, artisti e locali si sono trasferiti qui.
Molto famoso è il Mulino Stucky, (una volta granaio della Serenissima ora Hotel Hilton). Qui potrete godervi un aperitivo blasonato sullo skyline. Un’ po’ esoso il conto ma ne vale la pena. Inoltre, se consumate qualcosa potrete usufruire della lancia che vi porterà gratuitamente dall’altra parte della sponda o in Piazza San Marco.
Dalla parte opposta dell’Isola troverete la Casa dei Tre Oci, dove ci sono sempre mostre fotografiche di ottimo livello.

San Marco
Oltre alla piazza, alla Basilica e a Palazzo Ducale, tutti consigli scontati, andate a vedere la Libreria Acqua Alta, unica nel suo genere. La zona è bella e poco battuta, praticamente Santa Maria Formosa.

Strada Nuova e Fondamenta della Misericordia
Bancari e Cichetti migliori sono concentrati qui.

Rialto
Se amate lo shopping virtuale o se disponete di finanze illiminate, fate un giro al Fontego dei Tedeschi, il nuovo centro commerciale di lusso, concentrato dei top brand internazionali.
Accessibile anche ai meno abbienti, offre una terrazza panoramica sul tetto dalla quale si ha un’incredibile vista su Venezia. E’ gratis, io ci sono stata! 😉

Isola di San Lazzaro o Isola degli Armeni
Bella, in periodi estivi merita. Ma questa è una tappa da fare se il proprio soggiorno dura un po’ di più di un weekend.

Per quanto riguarda mostre ed eventi, navigate pure il sito Venezia.net 😉

Enjoy!

Maddalena Ganz

Leggende e fantasmi di Venezia: dal 1 aprile a fine dicembre 2017 tutti i sabati e domeniche

Attenzione attenzione! Visto il grandissimo successo di questa misteriosa passeggiata, dal 1 aprile a fine Dicembre 2017 il tour avverrà con cadenza regolare tutti i sabati e tutte le domeniche.

Affrettatevi, molte date sono già sold-out!

Una città sull’acqua non può che nascondere inaspettati segreti. Leggende e fantasmi che la popolano da milioni di anni, che veleggiano nei suoi canali senza farsi vedere. Eppure, ci sono.

Se sei un fanatico dei misteri e hai coraggio da vendere, questo tour fa al caso tuo! Pattuglierai il Sestiere di Canareggio, ascolterai oscure storie sulla laguna veneziana, sui suoi fantasmi e sulle apparizioni che continuano a turbare l’animo dei suoi abitanti…

Durata: 2 ore circa
Meeting point : 18.20 Campo San Geremia(o 17.00)
Prezzo: €15,00 a persona (il pagamento è anticipato tramite bonifico bancario)
Per prenotare clicca QUI

Venice Punk Museum: quello che non ti aspetti a Venezia

Venezia è un isola tutta da scoprire. Racchiude storia, tradizioni, segreti, aneddoti da raccontare e offre moltissimi modi per passare per le giornate..mostre, palazzi, visiti, escursioni..come si sul dire, chi più né ha, più né metta.

Ma il bello di Venezia è essere un’isola in grado di sorprendere sempre. Più la consoci, più la vivi, e più scopri che ti offre molto di più di quello che pensavi. Venezia va oltre.

La storia di oggi ha origini lontane. Partì molti anni fa quando ebbe inizio la raccolta del materiale per quello che oggi è il Venice Punk Museum.
Ebbene sì, avete capito, Venice Punk Museum. A Venezia c’è.

Nascosto all’interno di un palazzo veneziano, Mario Panciera custodisce la sua privata collezione di repertori punk, mod/powerpop, new wave, nwobhm, indie singles.

Un appartamento completamente tappezzato di poster, magazines, fotografie, magliette, flyer, libri e vinili originali e pezzi unici. Pezzi introvabili che manderebbero su di giri qualsiasi collezionista. Peccato che nulla sia in vendita.

Facendo un rapido baratofarmacia.com/viagra.html conto i dischi sono oltre 75.000.
Nel Venice Punk Museum c’è l’essenza del punk nelle sue origini. Nei muri scorre l’anima dei Ramones, The Stooges, di Iggy Pop, dei New York Dolls e dei Talking Heads. Dalla vasca da bagno galleggia l’energia dei Sex Pistols. All’entrata, un imponente Leone di San Marco ci invita a vivere un excursus della storia della musica.

Venice Punk Museum è senza dubbio il più grande museo del punk esistente al mondo. Anni di ricerca, conquiste, raccolta. E non è finita. La collezione continua imperterrita anche attraverso le grandi aste, come ad esempio Sotheby’s e Christie’s.

L’atwork originale della copertina di “Rocket to Russia” dei Ramones, un poster realizzato a mano per il primo concerto dei Joy Division, decine di poster dei “The Clash”. Menzionare tutto significherebbe ripercorrere tutta ls storia del punk.

Se vi abbiamo fatto incuriosire, o impazzire, contattate il museo, visionarie solo previa richiesta: punkmuseum.it

“DIY”, Do It Yourself.

Credit photo gallery: Instagram @venicepunkmuseum

Festa dei Musei 2016

Il primo weekend di luglio grande Festa dei Musei: aperture serali al costo di 1€ e entrata gratuita la domenica anche a Venezia

Sabato 2 e domenica 3 luglio 2016 si festeggia anche a Venezia LA FESTA DEI MUSEI, un’iniziativa da non perdere: oltre all’entrata gratuita (come di consuetudine per DOMENICA AL MUSEO) per entrambe le giornate sono previste numerose aperture serali al costo simbolico di 1 euro. In più partecipano all’evento, che si svolge in, in coincidenza con la XXIV Conferenza generale dell’ICOM (International Council of Museum), non solo i principali musei statali, ma anche tutte le realtà pubbliche e private che desidereranno aderire.

A Venezia rimarranno aperti dalle 10 alle 22.15 le Gallerie dell’Accademia, la Galleria Giorgio Franchetti e il Museo di Palazzo Grimani, mentre in provincia rimarrà aperta fino alle 23 anche Villa Pisani a Strà.

Il tema che sarà al centro di questa inedita due giorni è quello del rapporto tra Musei e Paesaggi culturali, argomento individuato da ICOM per il congresso di Milano. Uno degli aspetti peculiari dell’iniziativa, oltre l’indirizzo tematico comune, consisterà nella programmazione di eventi per fasce orarie destinate a precisi target di pubblico: nella giornata di sabato, famiglie e bambini la mattina (9.00-14.00: Il Patrimonio per i bambini), curiosi e appassionati nel pomeriggio (14.00-19.00: Il racconto del Patrimonio, Largo all’esperto, Dietro il Patrimonio) e, infine, il grande pubblico la sera, con eventi aperti al concorso di tutte le arti (19.00-24.00: Lo spettacolo della cultura); a tutte le categorie possibili di pubblico sarà invece integralmente dedicata la giornata di domenica (Il Patrimonio per/di tutti), con eventi incentrati sul tema della partecipazione al Patrimonio e largo spazio riservato a tutte quelle associazioni di cittadini e volontari che concorrono quotidianamente alla “vita” e alle “attività” di musei e luoghi della cultura.

VISITE GUIDATE, LABORATORI, CONCERTI STARORDINARI DA NON PERDERE

 

Lo spettacolo della cultura e della musica a Palazzo Grimani

Museo di Palazzo Grimani

Il Museo di Palazzo Grimani celebra l’edizione “0” della “Festa dei Musei”, iniziativa ministeriale ideata in coincidenza con la XXIV Conferenza generale dell’ICOM (International Council of Museum)

 

“Il patrimonio per i bambini”

 Galleria “Giorgio Franchetti” alla Cà d’Oro

Attività didattica – Il 02 luglio 2016 Orario: 9-14

Laboratorio didattico di manipolazione dell’argilla liberamente ispirato al metodo “Bruno Munari”. Per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni. A cura di Francesca Saccardo

 

Venezia si racconta alle Gallerie dell’Accademia

Gallerie dell’accademia

Attività didattica – Il 02 luglio 2016 Orario: 10.00

Mattina di narrazione animata per bimbi dai 5 agli 8 anni.

 

Lo spettacolo della cultura alla Ca’ d’Oro

Galleria “Giorgio Franchetti” alla Cà d’Oro

La Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro festeggia la Festa dei Musei con un’apertura straordianria al prezzo d’ingresso simbolico di 1 euro.

Presentazione videocatalogo “Libri di versi 7” Reading di poesia

 

Enrico di Borbone, un globetrotter di fine ottocento. Dalla collezione del principe al Museo d’Arte Orientale di Venezia

Museo Orientale

Visita guidata – Il 02 luglio 2016 Orario: 10.30 e 11.30

Alla fine dell’ottocento arrivò a Venezia uno squarcio d’Oriente. La collezione del principe Enrico di Borbone, conte di Bardi.

 

Da Palazzo Grimani a piazza S.Marco. Storia di una collezione di antichità dal 500 ad oggi

Museo di Palazzo Grimani

Visita guidata – Il 02 luglio 2016 Orario: 14.30

Il Museo di Palazzo Grimani propone una visita tematica incentrata sul rapporto che lega la famiglia Grimani e il palazzo stesso alle collezioni di antichità conservate presso il Museo Archeologico …

 

Il jazz: patrimonio artistico divenuto linguaggio universale

Gallerie dell’accademia

Concerto – Il 03 luglio 2016 Orario: 11.00

Concerto nel cortile palladiano organizzato da Venezia Cool e Dixie-Swing Jazzband

 

Per l’elenco completo degli eventi andate sulla pagina ufficiale del MIBAC qui 

Estate Fenice 2016

Al via la kermesse estiva del Gran Teatro La Fenice: 15 appuntamenti imperdibili a Venezia per tutta l’estate 2016

Proseguirà il 1 luglio 2016 Estate Fenice, la programmazione estiva del Teatro veneziano che animerà la stagione calda fino al 7 agosto 2016 con una ricca kermesse di appuntamenti che spaziano dal barocco alla musica contemporanea, con incursioni anche nella filosofia.

Il calendario di eventi prevede un’opera, tredici concerti sinfonici e da camera, un musical, una maratona di musica contemporanea che vede coinvolti dieci giovani compositori, quattro conferenze sul tema del limite, delle radici e dei confini.

Location d’eccezione per gli appuntamenti saranno la Sala Grande e le Sale Apollinee del Teatro La Fenice, ma sono previsti concerti anche nella Chiesa Anglicana di San Giorgio di Venezia e negli spazi del McArthurGlen Designer Outlet di Noventa di Piave.

DENTRO/FUORI
La sezione Dentro/Fuori è un ciclo di quattro riflessioni sul limite, le radici e i confini a cura di Luigi Perissinotto, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università Ca’ Foscari. Ne saranno protagonisti filosofi e docenti universitari.

DUE SPETTACOLI D’OPERA
Due spettacoli d’opera e teatro musicale saranno in scena alla Fenice; l’1, 3, 9, 12 e 14 luglio, Mirandolina di Bohuslav Martinů – opera comica in tre atti del 1959 su libretto italiano dello stesso compositore dalla Locandiera di Carlo Goldoni – debutterà nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro La Fenice con la regia del giovane regista Gianmaria Aliverta e la direzione musicale di John Axelrod. In chiusura di rassegna, il 6 e 7 agosto, la Fenice ospiterà una produzione firmata Pierre Cardin: Dorian Gray, musical con musiche e testi di Daniele Martini, direzione artistica e scene di Rodrigo Basilicati, regia di Wayne Fowkes e costumi di Pierre Cardin, con Matteo Setti impegnato nell’interpretazione dell’affascinante personaggio romanzato da Oscar Wilde.

MUSICA BAROCCA
La Chiesa Anglicana di San Giorgio ospiterà due appuntamenti dedicati alla musica barocca: l’1 e 3 luglio, il concerto Vivaldi, Vivaldi Vivaldi! di Venetia Antiqua con la partecipazione del soprano Liesl Odenweller sarà un omaggio alla musica del compositore veneziano, del quale verrà eseguita una selezione dai suoi concerti e arie per soprano.

PROGRAMMA COMPLETO

lunedì 27 giugno ore 18:00 – Incontro con Roberta De Monticelli INGRESSO LIBERO

da venerdì 1 a giovedì 14 luglio – Mirandolina, Opera di Martinů

venerdì 1 e domenica 3 luglio ore 20:00 – Concerto alla Chiesa di San Giorgio

domenica 3 luglio ore 20:00 – musiche di Antonio Vivaldi

lunedì 4 luglio ore 18:00 – Incontro con Remo Bodei INGRESSO LIBERO

martedì 5 luglio ore 18:00 – Incontro con Roberto Esposito INGRESSO LIBERO

mercoledì 6 luglio ore 15:00 – musica contemporanea Ex novo Ensemble

giovedì 7 luglio ore 18:00 – Incontro con Armando Massarenti INGRESSO LIBERO

venerdì 8 e domenica 10 luglio – Concerto diretto da Juraj Valčuha

venerdì 8 e domenica 10 luglio ore 20:00 – Arie del ’600

sabato 9 luglio ore 20.00 – Alex Trolese in recital

mercoledì 13 luglio ore 20:00 – Nazzareno Carusi in recital

giovedì 14 luglio ore 17:00 – Alberto Ferro in recital

venerdì 15 luglio ore 19 – Brass Ensemble de La Fenice al McArthurGlen Designer Outlet

domenica 17 luglio ore 20:00 – Concerto di R. Baraldi, E. Catemario

lunedì 18 luglio ore 20:00 – Concerto di R. Prosseda, Y. Berinskaya

martedì 19 luglio ore 20:00 – Concerto di A. Zemtsov, D. Laffchieva, D. Ketler

mercoledì 20 luglio ore 20:00 – Concerto di G. Apap, A. Trentin, D. Ketler

domenica 24 luglio ore 20

Concerto di Vernikov, Makarova, Zemtsov, Ketler, Buzlov

sabato 6 e domenica 7 agosto – Dorian Gray prodotto da Pierre Cardin

Per i dettagli andate qui 

 

Into the Labirinth – Architetture Veneziane

Gli eventi collaterali più interessanti a Venezia durante la Biennale di Architettura 2016

La mostra fotografica del regista e fotografo Riccardo De Cal, alla Fondazione Querini Stampalia è uno degli eventi più interessanti da vedere durante l’estate 2016 a Venezia. Le venti fotografie in esposizione sono in parte tratte dal libro “Dream of Venice – Architecture” dell’editore americano JoAnn Locktov – BFP Publications, per il quale Riccardo De Cal ha curato la parte fotografica su alcune architetture veneziane, con fotografie scattate dal regista e fotografo.

Il nome dell’esposizione Into the Labirinth. Architetture Veneziane è un chiaro riferimento all’immagine del labirinto acquatico rappresentato nel libro alchemico “Hypnerotomachia Poliphili”, conservato presso la Biblioteca Marciana, libro che sta alla base delle scienze orientali acquisite e studiate nell’occidente. Città-architettura interamente e più di tutte le altre, artificiale, poichè fortemente voluta e costruita dall’uomo su di un ambiente ostile, vuole in questa mostra essere rappresentata nella moderna e minimale forma-struttura di un labirinto “esploso” nelle tre dimensioni, in cui le immagini rappresentano tappe di un percorso apparentemente aperto, ma sul quale “incombe” un dedalo di possibili alternative.

Il libro raccoglie testi scritti per l’occasione dai più importanti architetti, storici, teorici dell’architettura, critici e designers contemporanei, che si sono confrontati in vario modo con la città di Venezia (Tadao Ando, Enrico Baleri, James Biber, Randy Bosch, Mario Botta, Constantin Boym, Louise Braverman, Vincenzo Casali, Francesco Da Mosto, Cynthia Davidson, Michele De Lucchi, Massimiliano Fuksas, Jonathan Glancey, Richard Goy, Frank Harmon, Guy Horton, Michael Johnson, Shun Kanda, Max Levy, Juergen Mayer H., Robert McCarter, William Menking, Richard Murphy, Louise Noelle, Dial Parrott, Valeriano Pastor, Guido Pietropoli, Carlo Ratti, Witold Rybczynski, Anne-Catrin Schultz, Annabelle Selldorf, TAMassociati, Michael Welton, Thomas Woltz, Diana Yakeley, Rocco Yim).

La mostra è aperta fino al 21 agosto.

Orario: da martedì a domenica: dalle 10.00 alle 18.00

Peggy Guggenheim in Photogrhaphs

I più celebri ritratti fotografici di Peggy Guggenheim in mostra a Venezia presso Ikona Gallery in Campo del Ghetto

Fino al 27 novembre 2016, in occasione del cinquecentenario della nascita del Ghetto di Venezia, è aperta al pubblico presso la storica galleria Ikona Gallery in Campo del Ghetto Nuovo 2909, la mostra fotografica: “Peggy Guggenheim in Photographs”, organizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim in collaborazione con Ikona Gallery.

E’ un’occasione per ripercorrere la vita della celebre mecenate dell’arte veneziana attraverso una ventina di scatti, alcuni provenienti dagli archivi storici del museo veneziano, altri realizzati da grandi interpreti del Novecento.

Raramente è stata oggetto di dipinti, ma la collezionista americana è stata soggetto di numerose immagini fotografiche che la ritraggono: figura cardine nella storia dell’arte del XX secolo, tra coloro che immortalarono Peggy durante l’arco della sua vita, e oggi in mostra all’Ikona Gallery, Berenice Abbott, Gianni Berengo Gardin, Man Ray, Roloff Beny e Gisèle Freund.

Realizzate in un significativo arco temporale, queste fotografie si rivelano capaci di testimoniare i mutamenti della moda, del costume, dell’arte, ma anche di svelare l’evoluzione della personalità, cogliendo Peggy Guggenheim in momenti del suo percorso professionale e umano, ad esempio durante l’allestimento di mostre passate alla storia.

Ingresso Libero

Zaha Hadid – in mostra a Palazzo Franchetti

Unica Archistar in mostra a Venezia in occasione della Biennale di Architettura di Venezia: Zaha Hadid

In occasione della Biennale di Architettura 2016 il seicentesco Palazzo Franchetti di Venezia ospita fino al 27 novembre 2016 una grandiosa retrospettiva dedicata a Zaha Hadid, l’archistar scomparsa a 65 anni lo scorso 31 marzo in seguito a una crisi cardiaca.

L’evento era già in programma da settembre scorso e doveva essere focalizzato su alcune tecnologie e metodologie in uso nel suo studio. La sua morte ha fatto cambiare i programmi trasformandolo in un tributo all’opera di Zaha Hadid.

Realizzato per volontà della Fondazione Berengo, l’esposizione ripercorre i 35 anni di attività del grande architetto iracheno, dai primi progetti fino agli ultimi tutt’ora in progress, passando per alcune tappe fondamentali della sua carriera, come la realizzazione del Rosenthal Center for Contemporary Art di Cincinnati, grazie al quale si è guadagnata il Pritzker Architecture Prize nel 2004.

Il percorso espositivo si articola in tre delle meravigliose stanze affacciate sul Canal Grande di Palazzo Franchetti ed è organizzato su tre pietre miliari della carriera di Zaha Hadid. Iniziando dal Vitra Fire Station (completato nel 1993) a Weil am Rhein, in Germania, segue il Rosenthal Center for Contemporary Art a Cincinnati (completato nel 2003) con cui conquista il Pritzker Architecture Prize 2004, e chiude la room sul progetto del MAXXI (completato nel 2009).

In mostra anche le bellissime fotografie di Helene Binet, che è riuscita a sintetizzare la forza delle opere di Hadid. L’esposizione presenta anche i progetti ancora in corso d’opera come il Port House di Aversa che sarà inaugurato il 22 settembre 2016, il King Abdullah Petroleum Studies and Research Centre (KAPSARC) a Riyadh il cui completamento è previsto per ottobre, la Mathematics Gallery at London’s Science Museum che aprirà a dicembre. Sono inclusi i plastici, gli studi, le immagini del progetto dell’edificio residenziale sulla High Line di New York, che si completerà nei primi mesi del 2017.

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18

Biglietto: 10€

Ippolito Caffi. Tra Venezia e l’Oriente

Un grande mostra a Venezia celebra Ippolito Caffi, l’ultimo vedutista, erede di Canaletto

Apre a Venezia dal 28 maggio 2016, negli eleganti spazi del Museo Correr affacciato su Piazza San Marco, una grandiosa retrospettiva dedicata a Ippolito Caffi, a 150 anni dalla sua morte e dall’annessione di Venezia e del Veneto all’Italia. Proprio nel 1866 muore durante la battaglia di Lissa nell’affondamento della Re d’Italia questo straordinario pittore-reporter veneziano d’adozione, irrequieto osservatore della società che

Per la prima volta verrà esposto al pubblico l’intero fondo donato dalla vedova al Museo alla Fondazione Musei Civici di Venezia, 150 opere altrettanti disegni sciolti e a ventitré album dell’artista bellunese, considerato uno dei più innovativi vedutisti dell’Ottocento, visionario e patriota.

La mostra si configura quindi come un tributo a Caffi, il più moderno e originale vedutista del tempo, insuperabile nell’immortalare con la sua pittura di luce l’anima di luoghi e di popoli incontrati in tanti viaggi in Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo.

I dipinti di Caffi, abitualmente conservati nei depositi di Ca’ Pesaro e di cui si realizza ora il primo catalogo ragionato edito da Marsilio, danno testimonianza di tutte le città e le regioni visitate e sono la più completa raccolta possibile del percorso artistico d’un pittore dell’Ottocento che fu viaggiatore instancabile per inquietudine personale e desiderio di conoscenza.

Ne emerge soprattutto la modernità della pittura di Caffi rispetto ai paradigmi del suo tempo. Definito per la sua abilità prospettica l’ultimo erede di Canaletto, Ippolito Caffi supera in realtà la tradizione canalettiana arricchendola con un profondo senso di ampiezza atmosferica e un ricercato studio sugli effetti di luce, fino a traghettare il genere del vedutismo verso la contemporaneità.

Fossero i luoghi del suo viaggiare una scelta, come il Vicino Oriente ma anche Roma e Napoli, o fossero mete obbligate dalla propria militanza patriottica, egli ce ne ha lasciato un’immagine artisticamente viva, vitale e socialmente inedita nella capillarità dei suoi vagabondaggi e delle sue esplorazioni.

La mostra sarà visitabile fino al 20 novembre 2016.

Orari
10 – 19 (biglietteria 10 – 18) fino al 31 ottobre
10 – 17 (biglietteria 10 – 16) dall’1 al 20 novembre

Biglietti

Intero: 10,00 euro

Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937

300 capolavori in vetro dei protagonisti del modernismo viennese in esposizione a Venezia presso l’isola di San Giorgio

In mostra dal 18 aprile 2016 all’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, nello spazio LE STANZE DEL VETRO, ben oltre 300 opere in vetro, in gran parte provenienti dal MAK di Vienna (Museo Austriaco di Arti Applicate / Arte Contemporanea di Vienna), dei protagonisti del Modernismo Viennese, come: Josef Hoffmann, Koloman Moser, Joseph Maria Olbrich, Leopold Bauer, Otto Prutscher, Oskar Strnad, Oswald Haerdtl e Adolf Loos.

Il percorso espositivo di IL VETRO DEGLI ARCHITETTI è interamente dedicato alla genesi della moderna arte vetraria in Austria tra la fine dell’Impero Austro-Ungarico e la Prima Repubblica, e a quanto i progetti dei giovani architetti del Modernismo Viennese esercitarono la loro influenza sullo sviluppo dell’arte vetraria a Vienna.

A cavallo del 1900, un gruppo di giovani architetti e designer, allievi di Otto Wagner, delle accademie e delle scuole di architettura, sviluppò uno speciale interesse per la lavorazione del vetro, al tempo eletto anche in architettura come materiale modernista per eccellenza.

Gli architetti viennesi misero in atto il profondo rinnovamento dei metodi e dei materiali , partecipando attivamente al processo creativo direttamente nelle fornaci dei vetrai viennesi. Questo nuovo approccio era in linea anche con l’atmosfera di riforma artistica diffusa dal movimento della Secessione Viennese.

Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937, che rimarrà aperta fino al 31 luglio 2016, attraverso l’accostamento di oggetti di vetro, e dei loro progetti con disegni e fotografie d’epoca, in un allestimento originale che restituisce il gusto dell’epoca, mira a far rivivere le impressioni sbalorditive che questi oggetti così radicalmente moderni, crearono nel pubblico.

Orari: 10 – 19, chiuso il mercoledì

Ingresso libero

Come arrivare:

Per arrivare all’Isola di San Giorgio Maggiore è possibile prendere il vaporetto

della linea Actv 2 con fermata San Giorgio in partenza da:

San Zaccaria (durata del viaggio di circa 3 minuti)

Ferrovia (durata del viaggio di circa 45 minuti)

Piazzale Roma (durata del viaggio di circa 40 minuti)

Tronchetto (durata del viaggio di circa 35 minuti)

Sigmar Polke Palazzo Grassi

Riapre a Venezia con una grandiosa retrospettiva dedicata a Sigmar Polke Palazzo Grassi, superbo edificio sul Canal Grande sede della Fondazione Pinault.

L’arte contemporanea ancora protagonista a Venezia grazie alla retrospettiva su Sigmar Polke organizzata dalla Fondazione Pinault nella sua sede veneziana di Palazzo Grassi. La mostra, che proseguirà fino a novembre 2016, propone una novantina di opere dell’artista tedesco, in parte provenienti dalla Pinault Collection ma anche prestiti da collezioni pubbliche e private. Con quest’esposizione, nata proprio dall’idea del progetto di Polke presentato nel 1986 per il Padiglione Tedesco della Biennale, si intende celebrare contemporaneamente il 75 anniversario della nascita dell’artista e tutta la sua carriera, dagli anni Sessanta fino ai Duemila.

La monografica su Polke offre una carrellata di tele di importanti dimensioni e di svariati materiali; il trait d’union è proprio la molteplicità delle tecniche pittoriche e non solo. L’esposizione segue un percorso cronologico a ritroso: ad aprirla è Axial Age, il monumentale ciclo pittorico realizzato tra il 2005 e il 2007 e installato nell’atrio di Palazzo Grassi. Novanta opere esposte sui due piani di Palazzo Grassi ripercorrono la poliedrica ricerca di Sigmar Polke. Nelle sue opere il tema dell’alchimia si intreccia con la dimensione politica, nei continui riferimenti alla contemporaneità come alla storia antica: l’universo creativo di Sigmar Polke è un interrotto fluire tra figurazione e astrazione, tra rimandi alla storia dell’arte e richiami al presente nella costruzione di un personalissimo immaginario, ricco e multiforme.

Solo domenica 17 aprile ingresso libero per tutti i Residenti del Comune di Venezia

APERTO TUTTI I GIORNI TRANNE IL MARTEDÌ Ore 10 – 19

Biglietto intero 15 (20€ quello cumulativo per visitare anche Punta della Dogana)

 

 

Weekend Strabiologico – a Stra

I prodotti biologici con tante degustazioni e eventi protagonisti della manifestazione a Villa Loredan, Stra

Il 23 e 25 aprile nel Parco di Villa Loredan, Stra, un splendido edificio cinquecentesco sulle Rive del Brenta, si terrà la 16esima edizione del Weekend Strabiologico, la rassegna completamente dedicata ai prodotti biologici e naturali. Il tema della manifestazione di quest’anno è a conservazione del cibo attraverso l’utilizzo degli elementi naturali come il sole, il sale, il fuoco e il vento e verrà sviluppato all’interno di una vasta cornice di incontri culturali e gastronomici, spettacoli, laboratori sia per adulti che per bambini e un ricco mercatino di prodotti biologici.

Il cuore della manifestazione sarà ovviamente la mostra mercato con oltre 60 espositori, con prodotti alimentari biologici, tipici e tradizionali, salutistici e di artigianato naturale. Ma sono da non perdere anche il corso di cucina naturale e macrobiotica e varie golose degustazioni, come quella dedicata ai “Risi&Bisi” in omaggio al piatto veneziano più famoso, che il Doge consumava a pranzo nel giorno dedicato a S. Marco.
Diverse sono anche le escursioni guidate in programma tra cui “Il prato in Tavola” e il “Corso per Cercatori d’Erbe” alla scoperta di erbe spontanee e di semi, il giro “In trenino attraverso le Ville” e quello “In burcio sul Naviglio”.

Lo “Spazio Benessere” è lì dove saranno ospitate le varie discipline olistiche. Tutti i golosi potranno soddisfare il proprio palato con “La Sana Cucina”, un insieme di stand gastronomici, biologici e vegetariani oppure con i piatti tipici veneziani come il baccalà, le sarde in saor e i bigoli in salsa. Per concludere in bellezza si potrà partecipare alle numerose cene a tema presso i ristoranti locali.

Joseph Klibansky a Venezia – Palazzo Franchetti

Le provocatorie opere d’arte di Joseph Klibansky i mostra a venezia a palazzo Franchetti fino al 1 maggio 2016

Fino al 1 maggio 2016 è ospitata a Palazzo Franchetti, meraviglioso Palazzo sul Canal Grande di fianco al Ponte dell’Accademia e a due passi dalle famose Gallerie, la prima mostra personale in Italia dell’artista Joseph Klibansky dal titolo Beautiful Tomorrow. L’ingresso è libero e si tratta di una splendida occasione per ammirare le irriverenti opere d’arte di questo giovane e spregiudicato artista, che si è già guadagnato una spiccata riconoscibilità nel sistema dell’arte, con esposizioni nelle maggiori fiere internazionali, passaggi in asta dai risultati sorprendenti, committenze da parte di importanti collezioni aziendali, oltre che di un’opportunità per entrare in un superbo edificio veneziano, dalle caratteristiche architettoniche molto curiose, affacciato sul Canal Grande e dotato di uno splendido Giardino.

Le oltre 30 opere offrono una spregiudicata narrazione del suo percorso creativo: un astronauta di sette metri atterrato in bilico su una sedia lungo la sponda del Canal Grande; un gorilla accigliato che suona una trombetta da party nel salone di un palazzo nobile, la giungla che cresce tra i broccati di seta e rivela una piccola scultura dorata.

I lavori fotopittorici di Klibansky, che sovrappongono paesaggi urbani familiari ad ambienti naturali remoti, vengono esposti assieme ad irriverenti e poetiche sculture in resina, bronzo, oro. L’uso delle nuove tecnologie è sicuramente l’elemento caratterizzante della sua produzione artistica. Le opere bidimensionali sono frutto della sovrapposizione di centinaia di fotografie sulle quali poi l’artista interviene con ritocchi in acrilico su carta di cotone e resina liquida per la finitura. Le sculture invece, generalmente fusioni in bronzo o resina, sono realizzate ricorrendo alla stampa e scansione 3D. Anche in questo caso però l’intervento umano è fondamentale, la lucidatura o dipintura finale vengono sempre realizzate dall’artista, che con questa scelta ribadisce il suo interesse per la commistione tra vecchio e nuovo, tra alta tecnologia e artigianato.

Joseph Klibansky è nato in Sud Africa nel 1984. Attualmente vive e lavora nei Paesi Bassi, prevalentemente attorno a questi nuclei concettuali: la vita quotidiana nelle metropoli contemporanee, la stratificazione ricorsiva tra dimensione reale e digitale, il conflitto tra passato e futuro.

Orario di apertura:

tutti i giorni 10.00 – 18.00

Ingresso libero

Helmut Newton alla Casa dei Tre Oci

Una grande Mostra a Venezia celebra il genio del fotografo di moda per eccellenza: Helmut Newton

Ben 200 scatti di Helmut Newton alla conquista di Venezia dal 7 aprile 2016, grazie a una preziosa e coinvolgente mostra presso la Casa dei Tre Oci alla Giudecca.

Considerato icona indiscussa della fashion photograpphy, Newton è il protagonista assoluto di un’esposizione voluta da June Newton, vedova del grande fotografo, che raccoglie le immagini di White Women, Sleepless Nights e Big Nudes, i primi tre libri del grande fotografo americano pubblicati alla fine degli anni settanta, volumi oggi considerati leggendari e gli unici curati dallo stesso Newton.

Nella scelta delle immagini da inserire in questi libri, Newton mise l’una accanto all’altra sia le foto realizzate per committenza sia quelle realizzate per se stesso. Nella costruzione della sequenza narrativa, tra gesti eleganti e raffinati, il fotografo esprime al massimo il suo stile e ci racconta delle storie da interpretare.

White Women

In White Woman, pubblicato nel 1976, Newton sceglie 84 immagini (44 a colori e 40 in bianco e nero), introducendo per la prima volta il nudo e l’erotismo nella fotografia di moda. Il nudo femminile, attraverso il quale l’artista presentava il suo concetto di moda, è l’indiscusso protagonista. La provocazione lanciata da Newton con l’introduzione di una nudità radicale è stata poi seguita da molti altri fotografi e registi, pur rimanendo simbolo inconfondibile della sua personale produzione artistica.

Sleepless Nights

Sono ancora le donne, i loro corpi e gli abiti, i protagonisti di Sleepless Nights, volume pubblicato nel 1978. In questo caso, però, Newton si avvia a una visione che trasforma le immagini da foto di moda a scene del crimine, per la loro crudità.

Big Nudes

Con questo volume del 1981, Newton diventa un protagonista della storia dell’immagine del secondo Novecento. I 49 scatti in bianco e nero di Big Nudes inaugurano una nuova dimensione della fotografia umana: quella delle gigantografie che, da questo momento in poi, entreranno nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo.

Orari: tutti i giorni 10.00 – 19.00; chiuso martedì

Biglietti: 12€

Capolavori ritrovati della Collezione Vittorio Cini

Spettacolari capolavori della collezione di Vittorio Cini in mostra nella sua casa Museo di San Vio a Venezia

L’8 aprile 2016 riapre con una grande Mostra Evento Palazzo Cini a San Vio. Si tratta di un’occasione unica per scoprire una parte significativa e meno nota della straordinaria collezione di opere d’arte formata da Vittorio Cini. Nella sua Casa Museo, un tempo dimora del mecenate veneziano, verranno esposti al secondo piano un nucleo di dipinti veneti, alcuni eccezionalmente esposti al pubblico per la prima volta, che restituiranno il tenore qualitativo di una delle raccolte d’arte antica più importanti del Novecento italiano.

La trentina di capolavori in mostra fino al 15 novembre 2016 comprende opere di Guglielmo Veneziano, Stefano di Sant’Agnese, Nicolò di Pietro, Michele Giambono, Carlo Crivelli (la splendida Madonna Speyer), Jacopo Bellini, Bartolomeo Montagna (la grande tavola recante la Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Francesco), Cima da Conegliano, Andrea da Murano, Giovanni Mansueti.

Il Cinquecento è rappresentato  da opere di Tiziano (l’enigmatico San Giorgio che uccide il drago), Lorenzo Lotto (il bel Ritratto di gentiluomo, forse Fioravante degli Azzoni Avogadro), Bernardino Licinio, Benedetto Diana, Giovanni Cariani; e il Settecento da tele di Giambattista Tiepolo, Canaletto, Francesco e Giovanni Antonio Guardi (del quale si esporranno tre tele del ciclo soffittale di Ca’ Zulian); spiccano, nel nucleo guardesco, quattro sublimi capricci e due squisite ‘turcherie’ di Francesco, di cui si espone anche la Veduta del bacino di San Marco con l’albero genealogico della famiglia Giovannelli.

Saranno, inoltre, eccezionalmente visibili tre album di disegni, noti come i cosiddetti ‘Fasti veneziani’, che raccolgono 58 fogli che illustrano fatti della storia di Venezia: prove grafiche di altissima qualità contraddistinte da un linguaggio stilistico che asseconda la genuina vena rococò del pittore.

Orario: dalle 11 alle 19

Biglietto: 10€

 

Le Città in Festa

Da aprile a giugno un fitto programma di eventi, concerti, manifestazioni, conferenze a Venezia e in tutta la Provincia

La Primavera 2016 è arrivata e con questa Venezia e tutta la sua terraferma si animano di eventi, manifestazioni, spettacoli, sagre, concerti,  conferenze assolutamente da non perdere, grazie a LE CITTA’ IN FESTA. Stiamo parlando di ben 305 eventi, tra cui 107 dedicati alla musica e 42 alla poesia, 95 conferenze, oltre 70 luoghi, sia all’aperto che al chiuso, 18 mostre, tutti da assaporare con calma, tra aprile e giugno 2016.

Tra le proposte in programma, tornano “La Fenice on the road”, con i musicisti del Teatro La Fenice che si esibiranno per 4 weekend in brevi performance lungo le vie della città, e “Poesie in città”, cui si aggiungeranno nuove proposte come il contest musicale “Live music Mestre”, “Isole sonore” o “Il mercato dei portici”, in via Palazzo dall’1 al 3 aprile e dal 13 al 15 maggio, con prodotti fatti a mano. Numerosi anche gli appuntamenti dedicati allo sport, tra cui il passaggio del Giro d’Italia nel territorio della provincia di Venezia con la tappa Noale-Bibione.

Grande spazio è anche dato agli eventi della tradizione veneziana, dai festeggiamenti del 25 aprile per San Marco, patrono della città, alla Festa della Sensa l’8 maggio, dalla Vogalonga il 15 maggio, alle regate di voga alla veneta, simbolo del connubio che da sempre lega Venezia all’acqua.

Scarica qui il programma completo degli eventi fino a giugno primavera_mappa_venezia

Primavera del Prosecco

Una manifestazione che permette di conoscere a fondo i borghi e le colline di Valdobbiadene: la Primavera del Prosecco 2016

E’ partita il 12 marzo 2016 la famosa rassegna enoturistica, giunta alla XXI Edizione, Primavera del Prosecco Superiore, una delle più importanti della Regione Veneto.

Un’occasione perfetta per passeggiare sulle nella zona dell’Alta Marca alla scoperta di piccoli borghi, vecchi castelli, antiche pievi e soprattutto immergersi nei verdi vigneti che incorniciano le colline di Conegliano-Valdobbiadene.

Nei tre mesi della rassegna i dolci pendii del Prosecco Superiore Docg si animano di eventi e manifestazioni. Fino al 12 giugno 2016 i colli trevigiani ospitano ben 17 Mostre del Vino che propongono, accanto alle degustazioni dei vini, la possibilità di assaggiare tanti prodotti tipici locali e di visitare il territorio con speciali passeggiate e tour guidati, corse in bicicletta, eventi sportivi agonistici e tutto il fascino di appuntamenti culturali e musicali da vivere in atmosfere uniche nel loro genere. 

Calendario completo eventi e mostre qui .

I protagonisti delle mostre della Primavera del Prosecco 2016 saranno il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, il Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, lo spumante Le Rive, il Verdiso IGT, il Colli di Conegliano DOCG nelle versioni Rosso e Bianco, il Refrontolo Passito DOCG Colli di Conegliano ed il Torchiato di Fregona DOCG di Conegliano.

Ingresso libero con degustazioni a pagamento.

 

Premio Arte Laguna 2016

I finalisti del Premio Arte Laguna in mostra alle Nappe dell’Arsenale fino al 3 aprile 2016

Fino al 3 aprile 2016 è aperta alle Nappe dell’Arsenale la Mostra Collettiva dei 120 artisti finalisti del Premio Arte Laguna. I vincitori per ogni categoria di concorso, pittura, scultura e installazione, arte fotografica, video arte e performance, arte virtuale, land art, sono stati annunciati durante la cerimonia di inaugurazione di sabato 19. Nessun italiano tra questi, a sottolineare la vocazione internazionale di questo premio finalizzato alla valorizzazione dell’Arte Contemporanea.

In esposizione 30 opere di pittura, 30 sculture e installazioni, 30 opere di arte fotografica, 10 video, 10 progetti di arte ambientale, 5 performance. Con la settima edizione del Premio Arte Laguna inizia la collaborazione con Telecom Italia Future Centre di Venezia, incubatore per lo sviluppo di nuove opportunità di business per le telecomunicazioni e luogo dove crescono le tecnologie digitali del futuro. Per la sua vocazione risulta essere lo spazio ideale ad ospitare la mostra dedicata alle opere finaliste di arte virtuale e digitale.

La scelta della città di Venezia e dell’Arsenale come location della mostra è stata da sempre fortemente voluta in quanto radicata nell’origine stessa del Premio che vuole rimanere legato a questa città di fondamentale importanza a livello artistico e culturale.

L’ingresso alla Mostra è libero

Aldo Manuzio e il Rinascimento a Venezia

Alle Gallerie dell’Accademia uno straordinario percorso espositivo alla scoperta di come il libro ha cambiato il mondo: Aldo Manuzio e il Rinascimento a Venezia

Le Galleria dell’Accademia di Venezia dedicano, a cinquecento anni dalla sua scomparsa, una preziosa e imperdibile Mostra omaggio al più famoso stampatore della storia dell’editoria: Aldo Manuzio. Per l’occasione sarà possibile intraprendere un grandioso viaggio fra le opere d’arte prodotte nella sua Venezia: più di 100 tra dipinti, sculture, incisioni, tra cui i capolavori di Giorgione, Carpaccio, Bellini, Tiziano, Lotto, e edizioni di inestimabile valore, in esposizione. Opere che ritornano in città dai musei americani ed europei dove oggi sono conservate.

Fino al 19 giugno 2016 questa mostra unica, sorprendente, che fa rivivere attraverso capolavori inestimabili e trenta rarissime edizioni, tra cui le edizioni finemente miniate in arrivo da Manchester o il rarissimo Aristotele del 1496 in prestito dalle collezioni dell’Escorial, tutte stampate tra la fine del XV e i primi anni del XVI secolo, una stagione unica e irripetibile nella storia della cultura europea e occidentale. Una vera e propria Età dell’Oro, durante la quale il libro si rivelò capace di trasformare il mondo dando vita al rinascimento di Venezia, città effervescente – superando i 150mila abitanti è nel Cinquecento tra le più ricche e popolose del continente – dove ogni tipo di linguaggio artistico riesce, nello spazio di pochi decenni, a trovare la sua più efficace espressione.

Il percorso espositivo è così’ studiato per far comprendere come il libro cambia il mondo, su come e perché questo cambiamento avviene a Venezia, sulla scoperta del paesaggio e dei sentimenti nelle arti figurative del primo Cinquecento. Il periodo storico In cui Venezia conquista e afferma definitivamente il ruolo di cerniera tra l’Oriente e l’Occidente, passando da essere semplice piattaforma per scambi di natura commerciale a luogo dove si mescolano culture, tradizioni, saperi.

Un’importante sezione del percorso espositivo è dedicata all’intenso rapporto che legò Aldo alla cultura del nord d’Europa e a Erasmo da Rotterdam. Il filosofo olandese – che per pubblicare la nuova e definitiva edizione dei suoi Adagia visse a Venezia, ospite della famiglia di Manuzio per quasi un anno – oltre ad apprezzare la cura delle edizioni aldine, riteneva che fosse di importanza fondamentale, per la circolazione del suo pensiero in tutta Europa, che i suoi lavori fossero stampati proprio da Manuzio. Il rapporto di stima tra i due simbolizzato, in mostra, dalla presenza della copia dei Poeti Cristiani stampata da Aldo nel 1504 e appartenuta allo stesso Erasmo.

Orari

Lunedì: 8.15 – 14 (ultimo ingresso ore 13.15);

martedì – domenica: 8.15 – 19.15 (ultimo ingresso ore 18.30)

Biglietto: Ingresso alle Gallerie e alla Mostra , 15 €

 

Altino Prima di Venezia

L’antica Altino rivive al Centro Culturale Candiani di Venezia Mestre in una mostra organizzata dal MiBact

Fino al 30 aprile 2016 è aperta al Centro Culturale Candiani la mostra “Altino prima di Venezia – Sguardi in tecnologia avanzata sulla città antica” che propone attraverso l’utilizzo di più linguaggi, una ricostruzione ideale dell’antica città romana di Altinum, importante centro e luogo di scambi commerciali e culturali, prima di Venezia.

L’evento espositivo è organizzato da MIBACT Polo Museale del Veneto, Museo Archeologico Nazionale di Altino, Comune di Venezia Centro Cultuale Candiani, Comune di Quarto d’Altino e associazione La Carta di Altino.

Fin dai secoli che precedettero la romanizzazione, Altino era un’importante città e porto vitale dei Veneti Antichi, il solo insediamento urbano ad affacciarsi sulla laguna, un capoluogo che visse per più di mille anni.

Dopo l’ epoca dello splendore romano vennero le invasioni, l’impaludamento e, in età tardo antica, l’abbandono della città. Molte pietre e laterizi altinati furono riutilizzati per costruire Venezia ma, nonostante lo spoglio, gli studi scientifici più recenti, hanno restituito l’impronta dell’antica città, perfettamente leggibile.

Un vasto repertorio di immagini permettono di esplorare l’ambiente naturale, interpretando parole, simboli e volti degli antichi altinati e indagando sul rapporto fra Altino e Venezia. Con video e animazioni, le testimonianze degli autori antichi e le immagini si fondono in un unico suggestivo percorso espositivo, mentre i plastici realizzati con la stampa 3D ed il taglio laser vogliono restituire l’immagine della città e dei suoi monumenti, nel momento del suo massimo splendore.

Altino, dove sorge l’area archeologica e il Museo, oggi è un minuscolo borgo di campagna, ma rappresenta un patrimonio culturale di grande valore da conoscere, valorizzare e proteggere, della straordinaria laguna nord di Venezia.

Orario di apertura dal mercoledì alla domenica dalle 16 alle 20

Aperture straordinarie: lunedì 28 marzo e lunedì 25 aprile.

Ingresso libero.

Il Vetro per l’Aperitivo

Al Museo del Vetro di Venezia una mostra dedicata alle varie declinazioni del bicchiere per l’aperitivo

La Sala Brandolini del Museo del Vetro di Murano a Venezia ospita fino al 29 maggio la mostra IL VETRO PER L’APERITIVO. Trasformazioni del brindisi. Storie di Vetro e di carta, un progetto in collaborazione con M.A.X. Museo di Chiasso _ Gesto antico. L’esposizione si focalizza sull’estetica del bicchiere per l’aperitivo e il suo protagonismo nella nuova forma di comunicazione globale: la pubblicità.

Attraverso una selezione di opere e materiali che include réclames, affiches, locandine, manifesti, menu, calendari, grafiche pubblicitarie, insegne metalliche e ceramicate, logo, ma anche creazioni di design e oggetti legati al momento dell’aperitivo come bicchieri griffati con i vari logotipi, sotto-bicchieri e porta-ghiaccio, bottiglie per il seltz di grande ricercatezza d’immagine, vengono affrontate le varie trasformazioni del piacere del brindisi, dalla Belle Époque al periodo déco e dalla ripresa post-bellica della “dolce vita” fino al contemporaneo happy hour: un fenomeno che assume i valori del “rito sociale”.

Il brindisi è da sempre associato al vetro, che lo ha accompagnato nella sua evoluzione sociale: da iniziale strumento funzionale il calice conquista inesorabilmente una sua puntuale specificità formale traducendo tutti quei mutamenti che incidono sull’impianto per così dire scenografico dell’azione.

Il percorso espositivo si delinea così come una vera e propria storia della comunicazione di grandi aziende, quali Branca, Campari, Carpano, Cinzano, Cynar, Martini che affidarono la loro immagine ad artisti illustri come Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Gino Boccasile, Fortunato Depero, Adolf Hohenstein, Franz Laskoff, Mario Gros, Achille Luciano Mauzan, Leopoldo Metlicovitz, Erberto Carboni, Jean D’Ylen, Carlo Fisanotti, René Gruau, Giuseppe Magagnoli detto Maga, Plinio Codognato, Marcello Nizzoli, Ugo Nespolo, Franz Marangolo, Aldo Mazza, Pino Tovaglia, Lora Lamm, Armando Testa e Giovanni Venturino.

Orario: dalle 10 alle 17

Biglietti, per l’intero Museo: 10€

VENEZIA E’ SEMPRE DI MODA. Fashion in laguna dal 1920 al 1970

Venezia e la moda andavano a braccetto negli anni 50 e 60: una mostra di fotografia al Candiani

Al Centro Culturale Candiani, grazie a un’interessante Mostra di Fotografia, dalll’11 marzo al 30 aprile va in scena l’alta moda, quella che fu la vera protagonista a Venezia negli anni 50 e 60.

Il rapporto tra Venezia e la moda è di lunga data. Già nel 1909 Mariano Fortuny creò il Delphos, un abito caratterizzato da una particolare plissettatura artigianale che ispirerà le creazioni d’alta moda tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Grazie alla Biennale e al Centro Italiano della Moda si decide di celebrare in Laguna il sodalizio tra industrie tessili e case di alta moda. A partire dagli anni ’20, e più incisivamente negli anni 50 e 60, il Lido di Venezia diventa il fulcro della mondanità e del turismo internazionale, sede di feste esclusive, cene di gala e sfilate di moda. A Palazzo Grassi, Marinotti fonda nel 1951 il Centro Internazionale delle arti e del Costume dove andranno in scena veri e propri spettacoli nello spettacolo dell’alta moda legando indissolubilmente la moda al mondo dell’arte. Ricordiamoci che, ispirata dai tessuti Bevilacqua, è sempre a Venezia, Roberta di Camerino realizza la borsa “bagonghi” che le farà vincere, nel 1956, il prestigioso Neiman Marcus Fashion Award.

Il percorso espositivo di VENEZIA E’ SEMPRE DI MODA. Fashion in laguna dal 1920 al 1970, parte dai luoghi simbolo della vita mondana della città: l’Hotel Excelsior, il Palazzo del Cinema, Palazzo Grassi (che è il Centro Internazionale delle Arti e del Costume) ed espone immagini delle grandi sfilate provenienti dall’Archivio Carlo Montanaro, Venezia come set dei servizi di moda e di eventi mondani dell’Archivio Cameraphoto Epoche di Venezia, i riti mondani sulla spiaggia del Lido dell’Archivio Giacomelli, abiti e oggetti da Palazzo Fortuny e dal Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume di Palazzo Mocenigo e i filmati dell’Archivio Storico di Istituto Luce Cinecittà.

INGRESSO LIBERO

Shakespeare in Veneto

Una rassegna Teatrale dedicata a Shakespeare che coinvolerà Venezia, Verona, Padova

In occasione dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare il Veneto celebra il “Bardo” rappresentando rappresentando le sue opere in lingua originale (inglese) nelle città in cui sono state ambientate dall’autore. La straordinaria Rassegna Teatrale SHAKESPEARE IN VENETO, organizzata da Casa Shakespeare – Associazione Culturale di promozione sociale porterà, da marzo a dicembre, ben 60 spettacoli del poeta inglese in splendide locations. Siti dal fascino unico: un Castello Scaligero sulle sponde del Lago di Garda, un chiostro storico avvolto da struggente malinconia a Verona e Venezia; una villa d’epoca negli antichi territori della Serenissima; un palazzo nobile, gioiello di arte e storia a Venezia.

Con SHAKESPEARE IN VENETO, la compagnia teatrale selezionata ‘ad hoc’ dal direttore artistico Solimano Pontarollo con l’aiuto regista Beatrice Zuin metterà in scena dal 1 marzo fino al 21 dicembre 2016 e porterà sulle scene: Romeo e Giulietta, La Bisbetica Domata, Il Mercante di Venezia, Othello, I due gentiluomini di Verona. Spettacoli unici che permetteranno agli spettatori di godere le opere di William Shakespeare in spazi intimi di location straordinarie per contesto storico, artistico e paesaggistico, interagendo con gli attori e condividendo la loro emozione.

Il progetto, nato con l’obiettivo è di coinvolgere sempre più le città del Veneto per creare un’offerta culturale e turistica internazionale che si radichi nel territorio così da diventare un appuntamento annuale, è già confermato per l’edizione 2017.

Per scoprire la programmazione degli spettacoli consultate il sito dell’evento qui 

Venice Night Trail

Grande attesa per la Maratona in notturna di Venezia: Venice Night Trail

Venice Night Trail, l’evento targato Venicemarathon che porterà più di 2000 corridori ad affrontare sabato 23 aprile 16 km e ben 51 ponti di Venezia, si appresta ad essere un vero successo. Sono già più di mille gli iscritti alla prima edizione del trail in notturna.

La manifestazione fa parte del doppio appuntamento sportivo Alì Venice Running Day, che oltre al trail proporrà il giorno seguente al Parco San Giuliano di Mestre la Corrimestre di 10 km, La Panoramica di 5,11 e 18 km e le molte iniziative dedicate ai più giovani.

I concorrenti avranno inoltre la possibilità di scegliere tra una versione competitiva e una non competitiva – ludico motoria.

IL PERCORSO
Il via della gara è previsto per le ore 21. Si parte e si arriva nel sestiere di Dorsoduro, nell’area portuale di San Basilio e il primo emozionante attraversamento del Canal Grande avviene subito al primo chilometro con il Ponte di Calatrava. Il trail si addentrerà poi nelle zone più tipiche di Venezia, attraverserà campi e campielli di suggestiva bellezza, spingendosi fino a SantElena e alla Biennale, per poi risalire fino a Piazza San Marco dove i partecipanti potranno godere del fascino di questa splendida piazza illuminata dalle luci della notte. La corsa poi proseguirà di nuovo nel cuore della città, lambirà il teatro La Fenice per poi attraversare, di nuovo, il Canal Grande sul ponte dellAccademia e spingersi fino alla Punta della Dogana. Da qui gli atleti risaliranno le Fondamenta delle Zattere fino a San Basilio, lungo il Canale della Giudecca.

15. Mostra Internazionale di Architettura

Reporting from the front è il titolo della 15. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, diretta da Alejandro Aravena

La 15. Mostra Internazionale di Architettura aprirà i battenti a Venezia, presso i Giardini e l’Arsenale sabato 28 maggio e si chiuderà domenica 27 novembre 2016. Il titolo dell’Esposizione di quest’anno, diretta da Alejandro Aravena, REPORTING FROM THE FRONT, e si pone l’obiettivo di essere un punto di vista su quello che l’Architettura rappresenta, così come faceva Maria Reiche che si portava una scala per capire le Linee Nazca. In un viaggio attraverso l’America del Sud – racconta Alejandro Aravena – Bruce Chatwin incontrò una signora anziana che attraversava il deserto portando una scala di alluminio in spalla. Era l’archeologa tedesca Maria Reiche che studiava le linee Nazca. Viste in piedi sul terreno, le pietre non avevano alcun senso; sembravano nient’altro che pietrisco. Ma dall’alto della scala, le stesse pietre formavano un uccello, un giaguaro, un albero o un fiore.

Di fronte alla complessità e alla varietà delle sfide alle quali l’architettura deve dare risposta, REPORTING FROM THE FRONT si propone di dare ascolto a quelli che hanno potuto acquisire una prospettiva e che sono quindi in grado di condividere sapere ed esperienze con noi che stiamo in piedi sul terreno.

La 15. Mostra Internazionale di Architettura propone dunque di condividere con un pubblico più ampio, il lavoro delle persone che scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi ambiti di azione in ambito architettonico e urbanistico, affrontando temi quali la segregazione, le disuguaglianze, le periferie, l’accesso a strutture igienico-sanitarie, i disastri naturali, la carenza di alloggi, la migrazione, l’informalità, la criminalità, il traffico, lo spreco, l’inquinamento e la partecipazione delle comunità. Propone altresì di presentare degli esempi di sintesi delle diverse dimensioni, dove il pragmatico si intreccia con l’esistenziale, l’attinenza con l’audacia, la creatività con il buon senso.

La Mostra sarà affiancata da 62 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 5 i paesi presenti per la prima volta: Filippine, Kazakistan, Nigeria, Seychelles e Yemen.

Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, sarà curato quest’anno da Simone Sfriso, team curatoriale Massimo Lepore, Simone Sfriso, Raul Pantaleo TAMassociati.

Inverno a Palazzo Fortuny

Stagione invernale 2015/2016 all’insegna quattro straordinarie personalità femminili per Palazzo Fortuny a Venezia

Palazzo Fortuny a Venezia riapre dal 19 dicembre 2015 con una straordinaria proposta espositiva invernale che vede protagoniste quattro straordinarie personalità femminili – Henriette Fortuny, Romaine Brooks, Sarah Moon e Ida Barbarigo – con le loro “storie” singolari ed affascinanti.

La mostra, che rimarrà visibile al pubblico fino al 13 marzo 2016, nasce per rendere omaggio alla “padrona di casa” Henriette Fortuny, vera e propria “musa” che saprà condurre il visitatore nei magici ambienti del laboratorio-atelier di Palazzo Pesaro degli Orfei alla scoperta di esperienze artistiche diverse.

Palazzo Fortuny propone così un intenso “viaggio” che, partendo dalla fine dell’Ottocento, attraversa la Belle Époque e gli anni Venti del secolo scorso, per giungere fino ai giorni nostri, raccontando la declinazione al femminile della modernità.

HENRIETTE FORTUNY

Ritratto di una musa

Omaggio a una donna che con la sua intelligenza e sensibilità ha saputo affiancare, ispirare e sostenere uno degli artisti più raffinati del secolo scorso.

La mostra, a cura di Daniela Ferretti e Cristina Da Roit, è il frutto del lavoro diricerca, riordinamento e manutenzione effettuato nel corso del 2015 sulle collezioni del Museo Fortuny, mediante il quale è stato possibile selezionare – da un corpus di oltre dodicimila originali tra lastre di vetro alla gelatina e pellicole in celluloide – duecento fotografie dell’archivio fotografico Fortuny, che sono state oggetto di un importante intervento conservativo e archivistico.

ROMAINE BROOKS

Dipinti, disegni, fotografie

Con questa mostra, la prima in assoluto dedicata in Italia all’artista americana Romaine Brooks, si riscopre quella comunità trasgressiva, raffinata e cosmopolita che animò – tra Parigi, Capri e Venezia – i più sofisticati circoli culturali della Belle Époque.

SARAH MOON

Omaggio a Mariano Fortuny

Palazzo Fortuny è la location ideale per questo nuovo progetto espositivo, a cura di Alexandra de Léal e Adele Re Rebaudengo, che la grande fotografa Sarah Moon ha costruito nel corso degli anni, durante le frequentazioni della casa/laboratorio di Palazzo Pesaro degli Orfei.

IDA BARBARIGO

Erme e Saturni

Discendente di un’illustre famiglia di artisti, presenti a Venezia da più di tre secoli, Ida Barbarigo espone a Palazzo Fortuny, a cura di Daniela Ferretti, una selezione accurata di opere appartenenti a due serie realizzate nell’arco di due decenni, tra il 1980 e la fine degli anni Novanta.

 

SPLENDORI DEL RINASCIMENTO A VENEZIA.

Al Museo Correr un’esposizione spettacolare celebra il genio di Andrea Schiavone e gli splendori del Rinascimento a Venezia

E’ aperta al Museo Correr di Venezia una straordinaria Mostra dedicata ad Andrea Schiavone, un’artista fuori dal coro, inventore di uno stile nuovo e ammirato da Tintoretto, da Carracci e da El Greco.

Nello straordinario scenario della pittura rinascimentale veneziana, in quel concerto polifonico che vedeva eccezionali personalità primeggiare e sgomitare in laguna, e da qui in Europa, la figura e il “suono” di Andrea Meldola detto Schiavone (1510 c. – 1563) s’imposero fin da subito come novità dirompenti, scardinanti e in certo modo enigmatiche. Un linguaggio pittorico, il suo, assolutamente nuovo e spregiudicato, tanto che Schiavone, già pochi anni dopo l’arrivo a Venezia (avvenuto forse intorno al 1535), spaccò l’opinione pubblica e divise la critica: chi come l‘Aretino lo stimava e gli era amico, chi come il Pino non nascondeva il suo disprezzo. Un artista affascinante e moderno, sul quale si fa finalmente il punto dopo decenni di studi e ricerche, con la mostra in programma al Museo Correr a Venezia, dal 28 novembre 2015 al 10 aprile 2016.

SPLENDORI DEL RINASCIMENTO A VENEZIA. Andrea Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano è un’occasione eccezionale per ammirare l’opera di Schiavone nel suo complesso, un’esposizione spettacolare, per numero e qualità delle opere esposte (oltre 140 tra dipinti, disegni e stampe, più un ricco nucleo di libri e documenti storici) spesso dalle prestigiosissime provenienze. Per la prima volta sono riuniti oltre 80 lavori di Andrea Meldola – dipinti, disegni, incisioni – la maggior parte dei quali mai esposti in una mostra e prestati, tra l’altro, dalle Royal Collection di Elisabetta II, dal Kunsthistoriches Museum e dall’Albertina di Vienna, dal Metropolitan Museum of Art di New York, dall’Accademia Croata di Scienze e Arti di Zagabria, dalla Gamdälde Galerie di Dresda, dal Musée du Louvre di Parigi e dal British Museum di Londra; per la prima volta, oltre ad alcuni inediti, si potranno vedere insieme i capisaldi dell’opera pittorica di Schiavone e con essi importanti dipinti di confronto dei maggiori artisti del tempo, punto di riferimento per il dalmata e con cui egli ebbe contatti o rapporti di “dare” e “avere”. Capolavori del suo maestro ideale Parmigianino – la grande “Madonna di San Zaccaria” degli Uffizi – del suo compagno di scorribande giovanili, Jacopo Tintoretto, di Tiziano – con la “Madonna Aldobrandini” dalla National Gallery di Londra – e ancora Vasari, Bassano, Veronese, Polidoro da Lanciano, Lambert Sustris: tutte presenze importanti per Schiavone e per lo straordinario concerto dell’arte veneziana nell’età del Manierismo.

ORARI 10.00 – 17.00 (tutti i giorni)

Chiuso 25 dicembre e 1 gennaio —

BIGLIETTI Intero € 12,00

 

Nuove Sale Canoviane al Museo Correr

L’intero corpus dell’opera di Canova rivive da novembre 2015 all’interno del Museo Correr di Venezia

Grazie al lavoro di una piccola e preparata task force di restauratori, artigiani e tecnici, dal 21 novembre 2015 torna a risplendere lungo il percorso del Museo Correr di Venezia la collezione canoviana insieme alla sua originaria luminosa veste decorativa neoclassica.

Il progetto “Sublime Canova” è nato nel 2012 da un’idea di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e Andrea Bellieni, responsabile del Museo Correr e il progetto di allestimento è di Daniela Ferretti, dirigente d’Area e responsabile dell’Ufficio Allestimenti della Fondazione.

Obiettivo primario dell’intervento è stato quello di recuperare museologicamente il carattere unitario della raccolta canoviana, da sempre presente all’interno del percorso, ma che appariva disseminata in vari ambienti del museo e con opere in deposito.

Ora l’intero corpus di opere appartenenti ad Antonio Canova (Possagno 1757-Venezia 1822) è stato finalmente valorizzato facendo al contempo rivivere il particolarissimo rapporto che lega il grande artista alla città di Venezia.

Dai marmi autografi ai gessi e bozzetti, dai dipinti a olio e tempera ai disegni di studio, fino al ritrovamento e alla ricomposizione del “Mobile Canova” – singolarissimo ‘altare-reliquario’ fatto realizzare da Domenico Zoppetti e dedicato dai veneziani al grande scultore per custodirne i ‘sublimi scalpelli’ e varie memorie personali – “tutto” ora racconta in modo nuovo e aggiornato l’affascinante storia di Antonio Canova, l’ultimo genio-artista della Serenissima, che ebbe in Venezia la sua patria d’elezione e di essenziale formazione culturale, per presto diventare il maggiore scultore del periodo neoclassico.

Biglietto: il nuovo allestimento è visibile all’interno del percorso del Museo. Prezzo dei biglietti per tutti i musei di Piazza San Marco 18€

Orari

10.00 – 17.00 (tutti i giorni)

Fino al 31 marzo

10.00 – 18.00 (tutti i giorni)

Dal 1 aprile al 31 ottobre

Il servizio di biglietteria termina 1 ora prima della chiusura

Escher – Museo di Santa Caterina Treviso

La grande antologica dedicata a Escher fa tappa a Treviso presso il complesso di Santa Caterina fino al 3 aprile 2016

Il 31 ottobre 2015 si inaugura a Treviso, presso il Centro Monumentale di Santa Caterina, una grande retrospettiva dedicata a M.C. Escher, artista e incisore olandese, famoso per le sue straordinarie opere apprezzate da tutti, addetti e non addetti ai lavori, che descrivono il sottile confine tra mondi reali e mondi riflessi, fra sogno e geometria, invenzione e percezione visiva, fantasia e rigore.

Il percorso espositivo, composto di circa 140 capolavori, tra cui Mano con sfera riflettente (1935), Atro mondo II (1947), Vincolo d’unione (1956), Convesso e Concavo (1955), ne contestualizza il linguaggio artistico e racconta l’annodarsi di universi culturali apparentemente inconciliabili i quali, grazie all’ arte e alla spinta creativa dell’artista, si armonizzano, invece, in una dimensione visiva decisamente unica.

Promossa dal Comune di Treviso, curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea e prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con la M.C. Escher Foundation, la mostra Escher si chiuderà il 3 aprile 2016.

Escher è un grande artista sostenuto da un consenso popolare unanime e trasversale. Ogni mostra che gli è stata dedicata, si è rivelata un successo e sono ormai note le immagini delle lunghe code di attesa a Roma e a Bologna, tappe precedenti della mostra, che hanno realizzato rispettivamente 240.000 e 175.000 visitatori.

All’interno del Complesso Monumentale, che ospita anche i Musei Civici con opere straordinarie di Lotto e Tiziano, è stato ricavato un percorso per le mostre temporanee che s’integra con l’esposizione museale permanente. I visitatori di Escher potranno quindi conoscere anche il patrimonio culturale della Città di Treviso e visitare la bellissima struttura di Santa Caterina.

A Treviso, la mostra sarà accompagnata da un inedito e ricco programma collaterale di approfondimento con incontri, conferenze e concerti che si svolgeranno nell’Auditorium annesse: tra i relatori, il primo sarà Vittorio Sgarbi con una conferenza che si terrà il 31 ottobre e, a seguire nei mesi successivi, Piergiorgio Odifreddi e molti altri a raccontare la fantasia sbrigliata di questo grande artista.

Orari

Lunedi 14.30 – 20.00

Da martedi a domenica dalle 10.00 alle 20.00

Biglietti

Intero € 13,00 (audioguida inclusa)

Fattori – Palazzo Zabarella

Una grande mostra antologica a Padova nell’incantevole cornice di Palazzo Zabarella celebra il genio di Giovanni Fattori

Il 24 ottobre 2015 è stata inaugurata a Padova, presso Palazzo Zabarella, una grande retrospettiva con oltre 100 dipinti dedicata a Giovanni Fattori, che ripercorre la sua carriera, dalla rivoluzione dei Macchiaioli passando per la dimensione epica con cui seppe immortalare i mutamenti sociali del nostro Paese e fino agli esperimenti degli ultimi anni della sua carriera che lo hanno avvicinato a Coubet e Cézanne.

Il percorso espositivo ricostruisce perfettamente attraverso un avvincente taglio cronologico e insieme tematico – dallo spavaldo Autoritratto del 1854, dove riusciva già a rivelare la forza rivoluzionaria della sua pittura, agli ultimi capolavori eseguiti agli inizi del Novecento – la straordinaria versatilità di una lunga vicenda creativa che lo ha visto cimentarsi con tematiche e generi diversi.

Giovanni Fattori, infatti passava con estrema facilità dal paesaggio, di cui è stato uno dei più sorprendenti interpreti, al ritratto, raggiungendo risultati altrettanto strabilianti, alle cronache della storia contemporanea, dove è stato testimone di un’epoca, alle scene di vita popolare, dove ha saputo condividere gli stati d’animo e i problemi più drammatici dell’umanità.

Subito dopo l’esperienza coi Macchiaioli, di cui è considerato uno dei maggiori esponenti, si passa alle leggendarie tavolette, come La rotonda di Palmieri, riuscendo a dialogare con il Quattrocento italiano, fino al raggiungimento, dei grandi formati, in cui si faceva portavoce della delusione di una nazione, uscita dal Risorgimento, che non ha saputo realizzare quegli ideali di giustizia sociale in cui le giovani generazioni avevano creduto.

Esposti anche le sue opere grafiche, fogli incisi ad acquaforte su zinco.
La mostra rimarrà aperta fino al 28 marzo 2015. 

Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.00 (la biglietteria chiude alle 18.15)

Biglietti Intero: € 12,00 Ridotto: € 10,00

Venetian Centre of Baroque Music – Stagione 2015/2016

La musica Barocca in splendide ed esclusive location veneziane grazie al Venetian Centre of Baroque Music

Dal primo novembre 2015 il Venetian Centre of Baroque Music ripropone, forte del successo della passata stagione, la rassegna di concerti in collaborazione con Il Pomo d’Oro e altri gruppi di musicisti.

Centro di risorse e di diffusione, il Venetian Centre for Baroque Music, nell’elaborazione delle sue stagioni concertistiche, conduce un lavoro approfondito nell’ambito della ricerca e dell’interpretazione. A punteggiare le attività editoriali, ogni anno viene programmato il Festival Monteverdi in primavera e una stagione di concerti autunnali, con lo scopo di ridare vita a gioielli misconosciuti che meritano di essere riproposti in tutto il mondo.

Le sedi dei concerti sono sempre splendide location tipicamente veneziane, palazzi, scuole, sale e teatri preziosi ed eleganti, che trasudano storia e magnificenza.

Per aprire la stagione invernale, il Venetian Centre for Baroque Music e l’orchestra Il pomo d’oro presentano una sorprendente selezione di compositori italiani, spagnoli e messicani del XVII secolo, tra i quali Foscarini e de Murcia, interpretati dal gruppo I Bassifondi nell’originale formazione tiorba/chitarra, colascione e percussioni. Gli interpreti del concerto di musica barocca di domenica 1 novembre sono Gabriele Miracle, percussioni; Josep Maria Martì-Duran, colascione e Simone Vallerotonda, tiorba, chitarra & direzione.

PROGRAMMA

Domenica 1 novembre – ore 18.00 – Teatrino di Palazzo Grassi

Alfabeto Falso

Quando le lettere nascondono qualcosa

I Bassifondi – Gabriele Miracle, percussioni – Josep Maria Martì-Duran, colascione – Simone Vallerotonda, tiorba, chitarra & direzione

 

Domenica 29 novembre – ore 20.30 – Teatro La Fenice

Scherzi e Lamenti

Claudio Monteverdi, Francesco Cavalli, Luigi Rossi, Giovanni Felice Sances, Giulio Caccini

Francesca Aspromonte, soprano – Il Pomo d’oro, Maxim Emelyanychev, direzione

 

Mercoledì 9 dicembre – ore 20.30 – Teatro Malibran

Arie Napoletane

Domenico Scarlatti, Niccolò Porpora, Domenico Sarro, Johann Adolph Hasse, Alessandro Scarlatti, Leonardo Vinci, Leonardo Leo, Domenico Auletta

Max Emanuel Cencic, controtenore – Il Pomo d’oro, Maxim Emelyanychev, direzione

 

Sabato 19 dicembre – ore 20.30 – Teatrino Grassi

Rinascimento Veneziano

Alla guerra ! Frottole, madrigali e fantasie del rinascimento veneziano

Barbara Zanichelli, soprano – Luca Pianca, liuto rinascimentale

 

Domenica 31 gennaio – ore 20.30 – Teatro La Fenice

L’Evoluzione della Specie

G. B. degli Antonii, A. Corelli, G. B. Cirri, N. Paganini, M. Ravel

Elisa Citterio, violino – Marco Frezzato, violoncello

 

Sabato 27 febbraio – ore 20.30 – Teatrino di Palazzo Grassi

Nueva España

Johannes Cornago, Santiago de Murcia, Juan de Anchieta

Nora Tabbush, soprano – Daniel Zapico, chitarra barocca – Andrea De Carlo, viola da gamba e direzione – Ensemble Mare Nostrum

 

Sabato 30 aprile – ore 20.30 – Teatro La Fenice

Antonio Vivaldi: Concerti per l’orchestra di Dresda

Il Pomo d’oro, Riccardo Minasi, violino e direzione

Info sui biglietti al sito ufficiale qui 

Veneto Spettacoli di Mistero 2015

Veneto Spettacoli di Mistero: 135 eventi da non perdere alla scoperta dei miti, leggende, tradizioni del nostro territorio

Da fine ottobre e per tutto novembre 2015 si riparte in tutto il Veneto con SPETTACOLI DI MISTERO, tradizionale Festival organizzato dalla Regione Veneto giunto ormai alla sua settima edizione, che vedrà nelle piazze, nelle ville, nelle aie, nei teatri, nei castelli, nei giardini, la rivisitazione delle antiche leggende del territorio, spesso provenienti direttamente dalla tradizione orale.

Quest’anno sono ben 135 gli spettacoli in programma dal 17 ottobre al 6 dicembre 2015 nelle 57 località coinvolte delle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza.

La manifestazione, che si configura come una rassegna di spettacoli, reading teatrali, visite guidate, rievocazioni in costume e cene a tema, mostre di fotografie o di disegno, proiezioni e presentazioni di libri, passeggiate in mezzo alla natura o tra i borghi, performance artistiche, concerti, musical, ricostruzioni storiche e giochi per i più piccoli,  regalerà ai visitatori esperienze uniche da vivere in location suggestive dove prenderanno vita i miti, le leggende e le storie che fanno la ricchezza culturale del Veneto e ne rappresentano l’identità regionale, radicata in un grande passato.

Il Festival VENETO SPETTACOLI DI MISTERO si conferma anche per il 2015 come unico in Italia per numero di eventi e per capillarità: nessuna provincia resta esclusa dal ricco calendario di eventi che si snoderanno attraverso piazze, borghi, città d’arte, boschi, castelli, ville venete, musei, teatri, biblioteche, antiche chiese, chiostri, parchi fluviali e la laguna di Venezia.

In Provincia di Venezia vi aspettano storie di streghe e di demoni, di folletti dispettosi e di fate generose, di antichi tiranni la cui vita sanguinaria è circonfusa di leggenda e di mille fantasmi pronti a essere evocati per raccontare i segreti più nascosti. Non sono da meno gli eventi di tutte le altre Provincie del Veneto, e sono un’occasioni straordinaria per riscoprire la bellezza, le tradizioni e gli aspetti più nascosti del nostro territorio.

Per scoprire tutto il programma andate qui 

 

SPETTACOLI IN PROVINCIA DI VENEZIA

Sabato 24 ottobre

NOALE – Sala San Giorgio, piazza Castello

Il delitto della contessa Eleonora Della Torre

Rappresentazione teatrale, musica

 

Giovedì 29 ottobre

MESTRE – Officina del Gusto

“Il sogno dei Carraresi”, intrighi politici e trame oscure nel Veneto di fine ‘300

Presentazione libro

 

Venerdì 30 ottobre

MIRA – Villa Valmarana, Villa Valier

Il mistero del passaggio segreto

Rappresentazione teatrale, itinerari guidati, serata di racconto

 

Venerdì 30 ottobre (fino al 22 novembre)

VENEZIA – Ca’ Zanardi

Venezia Misteriosa Atto VII

Mostra collettiva internazionale (da mercoledì a domenica, 11-13, 15-19)

 

Sabato 31 ottobre

CHIOGGIA – Centro Storico

Chioggia e le streghe

Itinerari guidati

 

Sabato 31 ottobre

MIRA – Villa Valmarana, Villa Valier

Il mistero del passaggio segreto

Rappresentazione teatrale, itinerari guidati, serata di racconto

 

Domenica 1 novembre

MIRA – Villa Valmarana, Villa Valier

Il mistero del passaggio segreto

Rappresentazione teatrale, itinerari guidati, serata di racconto

 

Giovedì 5 novembre

MESTRE – Officina del Gusto

Omicidi negli Hotel: viaggio nelle stanze veneziane

dove sono avvenuti terribili delitti

Serata di racconto

 

Sabato 7 novembre

CHIOGGIA – Laguna sud

Il mistero della Valle dei sette morti

Itinerario guidato in barca, cantastorie

 

Sabato 7 novembre

MUSILE DI PIAVE – Istituto Toti

Il contrabando di pesce e/o guglielma da levada e il furto di bestiame

rappresentazione teatrale, serata di racconto

 

Giovedì 12 novembre

MESTRE – Officina del Gusto

“Streghe o vittime?”, tre processi per stregoneria tra il 1200 ed il 1700

Presentazione libro

 

Sabato 14 novembre

CAMPONOGARA 

Viaggi e suggestioni nella storia delle ville

Serata di racconto

 

Domenica 15 novembre

PORTEGRANDI

Venezia: Misteri e leggende

escursione fluviale in motonave con racconto

 

Giovedì 19 novembre

MESTRE – Officina del Gusto

“Venezia arcana”, in viaggio tra diavoli, eventi inspiegabili e fantasmi

Presentazione libro

 

Sabato 21 novembre

VENEZIA – Fallani Venezia

Toponomastica e leggenda

Mostra, serata di racconto

 

Sabato 21 novembre

CHIOGGIA – Piazza Granaio

Vizi e virtù nel Medioevo in Clugiae

Teatro di strada

 

Sabato 21 novembre

CAMPONOGARA

Viaggi e suggestioni nella storia delle ville

Serata di racconto

 

Giovedì 26 novembre

MESTRE – Officina del Gusto

“Ludwig. Storie di fuoco, sangue, follia”

Presentazione libro

 

Venerdì 27 novembre

NOALE – Sala San Giorgio

Noale 1721: l’atroce delitto della contessa Eleonora della Torre

Lettura teatralizzata

 

Giovedì 3 dicembre

MESTRE – Officina del Gusto

L’isola di Poveglia e la sua maledizione

Serata di racconto

 

Acqua e cibo. Storie della Laguna e della città

Una mostra a Palazzo Ducale affronta il tema del cibo a Venezia ai tempi della Repubblica Serenissima

Dal 26 settembre 2015 gli eleganti e suggestivi ambienti dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale ospitano, in contemporanea con EXPO 2015 e il suo tema portante “Nutrire il pianeta. Energia per la Vita”, la mostra Acqua e cibo. Storie della Laguna e della città.

L’esposizione è dedicata a Venezia e alla complessa rete di sistemi di sussistenza che la città ha sviluppato nel corso dei secoli per mantenersi, crescere e prosperare, offrendo quindi un quadro onnicomprensivo della vita in laguna attraverso un innovativo percorso multimediale e interattivo che si accosta al tradizionale utilizzo di carte storiche, dipinti e incisioni. Alle opere esposte, oltre un centinaio, provenienti per lo più dalle principali collezioni veneziane – Archivio d Fondazione Querini Stampalia, Gallerie dell’Accademia – e dall’Istituto Storico di Cultura dell’Arma del Genio di Roma, si accompagnano dunque anche “narrazioni digitali” di dipinti, videoproiezioni su modelli tridimensionali della laguna.

Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni tematiche con l’obiettivo di sottolineare l’unicità di Venezia e gli sforzi costanti dei suoi cittadini per renderla la città che oggi tutti conosciamo.

La prima sezione, La laguna si trasforma, illustra attraverso plastici tridimensionali il processo di trasformazione morfologica e idraulica del territorio che ha endemicamente condizionato la produzione alimentare, l’approvvigionamento idrico e le vie di comunicazione da e per la terraferma.

Nella seconda, Acqua e cibo in laguna e in terraferma, si vuole da un lato proporre una panoramica sulla non facile produzione alimentare in territori lambiti dalle acque salse e dall’altro raccontare la vendita al minuto e i suoi protagonisti frutaroli, pistori e pescatori. Il monumentale dipinto del Tintoretto in prestito dalle Gallerie dell’Accademia (Jacopo Tintoretto, La Creazione degli animali, 1550-1553) offre inoltre un campionario delle specie presenti nell’ambiente anfibio veneziano caratterizzato da una incredibile varietà di pesci e uccelli.

La terza sezione Banchetti, parate, giochi e feste utilizza molteplici fonti d’archivio per inquadrare il tema dell’alimentazione dal punto di vista sociale, tema come mai attuale nell’anno dell’Expo milanese.

Architettura e alimentazione pone quindi l’accento sui manufatti edilizi che fungevano da luoghi di raccolta e distribuzione delle risorse alimentari: monasteri, presidi militari, ospedali e osterie. La ricostruzione virtuale della “Cantina Do Spade”, ancor oggi esistente nel sestiere di San Polo a Venezia, offre poi al visitatore la possibilità di vivere in soggettiva l’esperienza fedele dell’accoglienza di un cliente che avesse domandato vitto e alloggio alla storica osteria nel 1754.

La quinta e ultima sezione, In mezzo all’acqua/senz’acqua, racconta del paradosso di una città che, per citare Marin Sanudo, “è in aqua e non ha aqua”. Il sistema dell’approvvigionamento idrico è raccontato attraverso una serie di immagini cartografiche e iconografiche che illustrano il trasporto dell’acqua dalla terraferma alla laguna (Giovanni Grevembroch, Deficienza provveduta, seconda metà del XVIII sec.).

Fino al 31 ottobre 8.30 – 19.00 (ingresso fino alle 18.00)
Dal 1 novembre 8.30 – 17.30 (ingresso fino alle 16.30)

Entrata con il biglietto dei Musei di Piazza San Marco (comprali qui )

 

 

Steve McCurry – From these hands

Una straordinaria mostra di Steve McCurry all’Arsenale di Venezia grazie aun accordo con Lavazza e Fondazione Musei Civici di Venezia

Lavazza, azienda italiana leader nella produzione di caffè, giunta nel 2015 ai propri 120 anni di attività, da sempre attenta all’innovazione, alla sostenibilità e al patrimonio culturale, ha siglato con la Fondazione Musei Civici di Venezia un importante accordo triennale per sviluppare progetti culturali di ampio respiro.

In quest’ottica è aperta da domani e fino all’8 novembre 2015 nella rinnovata Tesa 113 dell’Area Nord dell’Arsenale, spazio concesso dal Comune proprio per ospitare esposizioni temporanee, la mostra di fotografie di Steve McCurry From these hands – A journey along the coffee trail.
Si tratta solo del primo evento, atto a valorizzare l’immagine di Venezia come luogo “simbolo” dell’arte e della bellezza a livello internazionale, che Lavazza offre alla città. Le 62 straordinarie immagini del celebre fotoreporter statunitense tutte accomunate da un unico filo conduttore, il caffè, realizzati da Steve McCurry nel corso di un “viaggio” durato oltre trent’anni in 12 diversi Paesi: Brasile, Myanmar, Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen. Le foto sono state realizzate per la maggior parte nell’ambito del progetto “¡Tierra!”, che incarna l’idea di riunire all’interno di un’unica opera i volti e le storie del caffè.

La convenzione prevede una serie di attività che vedranno coinvolta Lavazza nell’ambito della promozione anche dei grandi eventi veneziani, dal Carnevale alle Feste del Redentore e della Sensa, dalla Regata Storica all’Inverno veneziano. In questo contesto, Lavazza sarà protagonista con un programma di attività culturali e artistiche, contribuendo in modo fattivo ad arricchire il fitto programma di eventi cittadini.

Dorsoduro Museum Mile

Quattro Musei insieme nel Dorsoduro Museum Mile: una mappa per i visitaori di Venezia

E’ stato presentato martedì 14 settembre a Venezia il progetto Dorsoduro Museum Mile: un percorso, un itinerario e soprattutto una mappa che lega l’una alle altre ben 4 importanti istituzioni culturali veneziane che si trovano in questo angolo del Canale Grande: le Gallerie dell’Accademia, la Galleria di Palazzo Cini, la Collezione Peggy Guggenheim e Punta della Dogana.

Dorsoduro Museum Mile” è un vero percorso artistico e culturale lungo un miglio, un vademecum realizzato grazie al contributo di Assicurazioni Generali, che sarà distribuito gratuitamente ai visitatori della città lagunare dai quattro enti promotori. La mappa permetterà di ricevere sconti sull’entrata ai Musei partecipanti.

Il progetto nasce dalla volontà delle quattro istituzioni artistiche di promuovere in modo integrato le rispettive strutture museali valorizzando il sestiere in cui si trovano – noto come ‘Museum mile’ – dove è possibile ammirare, lungo poco più di un miglio, opere straordinarie che vanno dall’antico al contemporaneo, passando per le avanguardie storiche. La collaborazione prevede sconti e altre iniziative per stimolare la partecipazione dei visitatori.

Jackson Pollock MURALE. Energia Resa Visibile

A Venezia 356 giorni dedicati al genio dell’espressionismo astratto americano Jackson Pollock

Il grandioso capolavoro di Jackson Pollock Murale è al centro di una mostra unica e assolutamente da non perdere, aperta a Venezia fino al 16 novembre 2015, naturalmente presso la Collezione Peggy Guggeneheim. Jackson Pollock , MURALE. Energia Resa Visibile è l’esposizione che, insieme a Alchimia (chiusa il 23 aprile) e Charles Pollock. Una Retrospettiva, celebra il genio di uno dei più grandi artisti del secolo scorso e di suo fratello.

Il progetto espositivo ideato dalla Collezione Peggy Guggenheim si sviluppa in tre preziose mostre offre la possibilità unica, nell’arco di un anno, quello dell’EXPO, di avvicinarsi al cuore pulsante dell’Espressionismo astratto americano.

Fu proprio Peggy Guggenheim, agli inizi degli anni ’40, a esporre nella sua galleria-museo di New York quelli che saranno poi noti come gli espressionisti astratti americani, tra cui Peggy riconosce il genio assoluto di Jackson Pollock. Affascinata dal suo talento, lo sostiene e promuove il suo lavoro, influenzando così le tendenze della nuova arte americana e internazionale e il corso della storia dell’arte del XX secolo. Nel 1943, per il suo appartamento newyorkese, Peggy commissiona al giovane artista americano un enorme Murale, l’opera più grande che Jackson Pollock abbia mai realizzato, e successivamente donata all’Università dell’Iowa dalla stessa collezionista quando alla fine degli anni ’40 lascia New York per trasferirsi in Europa, a Venezia. In breve tempo l’evoluzione della pittura di Pollock, attraverso la tecnica del dripping, sconvolgerà i canoni a cui gli occhi dei collezionisti e del pubblico erano stati abituati fino ad allora. Con il suo arrivo a Venezia, Peggy porta con sé le opere di Pollock e la consapevolezza di aver esportato un’assoluta novità artistica. Continua a promuovere il suo lavoro, donando alcune delle sue opere a importanti musei europei e americani e organizzandogli la sua prima personale in Europa, nel 1950, al Museo Correr (Venezia).

La Peggy Guggenheim Collection offre inoltre l’opportunità di assistere alla prima retrospettiva mai dedicata al lavoro di Charles Pollock (1902-1988), fratello maggiore di Jackson. Mentore di Jackson, comincia la sua carriera artistica studiando con Thomas Hart Benton, e aderendo alla pittura “Regionalista”, proprio nello stile del maestro. Negli anni ‘40 si converte all’astrattismo e dalla metà degli anni ‘50 dipinge superbe tele astratte sulla scia del movimento del “Color-field”.

Proportio – Museo Fortuny

Una mostra a Venezia declina in tutte le sue forme l’onnipresenza delle proporzioni universali nell’arte: PROPORTIO

E’ aperta a Venezia fino al 22 novembre 2015, negli incantevoli spazi di Palazzo Fortuny, PROPORTIO, l’esposizione organizzata dalla Fondazione Axel e May Vervoordt che esplora l’onnipresenza delle proporzioni universali nell’arte, nella scienza, nella musica e nell’architettura.

PROPORTIO prosegue l’ interessante progetto espositivo che ha visto succedersi la trilogia di mostre: Artempo (2007), In-finitum (2009) e TRA (2011) e la più recente Tàpies. Lo Sguardo dell’artista (2013).

Durante l’intero corso della storia umana a noi noto, civiltà diverse hanno impiegato il sapere relativo alle proporzioni. Le nozioni estremamente avanzate e complesse legate ai principi della geometria sacra e, in particolar modo, della sezione aurea sono confluite all’interno di esoteriche conoscenze spirituali e tradizioni religiose. Per centinaia di anni il mondo occidentale si è dedicato segretamente alla geometria sacra, e le conoscenze sono state così (forse intenzionalmente) dimenticate o abbandonate.

PROPORTIO mira a riavviare un dialogo contemporaneo attorno alla conoscenza perduta delle proporzioni e della geometria sacra. Artisti, scienziati, architetti, filosofi (e non solo) ci offrono una lente che ci permetterà di capire come le proporzioni possano farci penetrare nella struttura essenziale del presente e possano fornirci una matrice per il futuro.

La mostra a Venezia presenta opere espressamente commissionate ad artisti del calibro di Marina Abramovic, Massimo Bartolini, Michael Borremans, Maurizio Donzelli, Riccardo De Marchi, Arthur Duff, Anish Kapoor e Izhar Patkin, e le quali saranno esposte accanto a lavori di Carl André, Berlinde De Bruyckere, Luciano Fabro, Alberto Giacometti, Ellsworth Kelly, Sol Lewitt, , Agnes Martin, Fausto Melotti, Mario Merz, Ad Ryman e Bill Viola, oltre ad alcuni reperti egiziani, ad una serie di dipinti architettonici degli antichi maestri olandesi, ad uno splendido ritratto di Botticelli ed una scultura monumentale di Antonio Canova.

Plessi in Venice

Un grande progetto espositivo in apertura il 6 maggio a Venezia, Palazzo Franchetti, celebra uno dei più importanti artisti italiani apprezzato a livello internazionale: Fabrizio Plessi.

PLESSI IN VENICE, un grande progetto, interamente dedicato all’acqua come elemento naturale e motivo dominante dell’opera dell’artista, interpretato da Fabrizio Plessi, prevede l’apertura di due eventi espositivi, uno come Retrospettiva a Palazzo Franchetti – Ca’ d’Oro, e una grande installazione dentro l’Arsenale durante la Biennale di Venezia.

Proprio l’acqua è una delle cifre più caratteristiche del lavoro dell’artista. Elemento che, fin dal 1968, guida molte delle sue creazioni, siano esse installazioni, film, videotape e performance.

PLESSI LIQUID LIFE
L’esposizione PLESSI. LIQUID LIFE. Il flusso della memoria. 1000 progetti, organizzata dal Polo Museale del Veneto in collaborazione con la Fondazione Alberto Peruzzo, con il patrocino di EXPO 2015 e del Padiglione Italia EXPO 2015, è in programma dal 6 maggio al 22 novembre 2015 alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, palazzo di grande suggestione e ricco di storia, che si affaccia sul Canal Grande di Venezia.

Alla Ca’ d’Oro Plessi ha pensato a una videoinstallazione in cui schermi, inseriti all’interno di tavoli, rimanderanno le immagini di un “flusso elettronico” di acqua, a rappresentare idealmente il flusso dei pensieri e dell’intera sua vita creativa.

LIQUID LIFE – TESA 94 DELL’ARSENALE 

L’altro evento, organizzato dalla Fondazione Alberto Peruzzo, col patrocinio del Consiglio Regionale Veneto e di VENICE TO EXPO 2015, proporrà nelle stesse date alla Tesa 94 all’Arsenale, un’unica grande installazione, dal titolo Liquid light, che per la prima volta da quarant’anni a questa parte non reca traccia alcuna di monitor o schermi al plasma, ma solo una tenue e misteriosa luce azzurrina (che ricorda la luce della televisione), che fuoriesce dalle chiglie di quattordici barche rovesciate, le llaüt, imbarcazioni tradizionali delle isole Baleari per la pesca a strascico e il sottofondo sonoro delle onde del mare.

Orari: lunedì: 8.15 – 14.00 | martedì – domenica: 8.15 – 19.15

Ingresso: Intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro

Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger

Il design finlandese approda a Venezia con la mostra Il vetro finlandese della Collezione Bischofberger alla Fondazione Cini

Alla Fondazione Cini di Venezia prosegue l’indagine sull’arte Vetraria del Novecento portata avanti col progetto Le Stanze del Vetro, che non si esaurisce nello studio della storia del vetro veneziano ma si apre al fascino di una nuova dimensione, rivelando la straordinaria vitalità del settore del vetro d’arte e del design scandinavo. Protagonista della nuova mostra, che rimarrà aperta fino al 12 agosto 2015, è il vetro finlandese di design.

Compongono l’esposizione più di 300 opere in vetro provenienti dalla Collezione di Christina e Bruno Bischofberger, una delle più grandi collezioni di design del Novecento nel mondo. Vasi, bicchieri, piatti, suppellettili sono firmati dai principali protagonisti del design finlandese del Novecento: Aino e Alvar Aalto, Arttu Brummer, Kaj Franck, Göran Hongell, Gunnel Nyman, Timo Sarpaneva, Oiva Toikka e Tapio Wirkkala.

Il punto di partenza cronologico della collezione è costituito dal 1932, anno in cui il vetro scandinavo inizia a fare il giro del mondo, diventando protagonista di fiere prestigiose come l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937 e Le Triennali di Milano del 1933 e del 1936.

Seguendo il percorso espositivo della mostra, si passa poi ad oggetti dei primi anni Cinquanta in cui, dopo l’inevitabile stallo dovuto al secondo conflitto mondiale, il design scandinavo torna a fiorire grazie al lavoro di geni visionari come Alvar Aalto, Kaj Franck, Gunnel Nyman, Timo Sarpaneva e Tapio Wirkkala, protagonisti della cosiddetta “età dell’oro del vetro finlandese”. Si arriva infine ai vetri sgargianti e sofisticati degli anni Sessanta e Settanta, firmati da designer come Oiva Toikka che, con il loro approccio irriverente alla materia, hanno contribuito a proiettare il design scandinavo verso la contemporaneità.

Ingresso libero

Arte e vino. Due eccellenze in una mostra unica

Arte e vino: una straordinaria mostra a Verona in occasione di Expo 2015

In occasione dell’ Expo 2015, Verona dedicato al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, Verona, la città che da quasi cinquant’anni ospita la più importante fiera del vino italiano, promuoverà dall’11 aprile al 16 agosto 2015 a Palazzo della Gran Guardia una delle più importanti e originali mostre in programma nel nostro Paese per l’atteso appuntamento internazionale: ARTE E VINO. Due eccellenze in una mostra unica.

Il significativo evento culturale vede la partecipazione della Provincia Autonoma di Trento–Assessorato alla cultura, di Veronafiere, del Mart-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e del Museo Statale Ermitage.

PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso espositivo di ARTE E VINO si prefigura come un caleidoscopico viaggio all’interno dell’ universo delle rappresentazioni del vino nell’arte, sia pittura che scultura e arti decorative. Attraverso quasi 170 opere da oltre 90 prestatori italiani e stranieri si procederà in uno straordinario itinerario artistico che nasce dall’incrocio tra due eccellenze, due punte di diamante della nostra cultura e della nostra storia, due simboli dell’Italia nel mondo: l’arte e il vino. La storia antichissima del Vino abbraccia le grandi civiltà del passato, ha radici profonde nella tradizione italiana e ha ispirato grandi maestri dell’arte moderna.

In mostra non solo opere di artisti italiani, come Lorenzo Lotto, Tiziano, Guido Reni, Luca Giordano, Annibale Carracci, Giuseppe Maria Crespi, Giulio Carpioni, Pietro Longhi, i Bassano, Sebastiano Ricci, GianBattista Tiepolo, e poi De Pisis, Depero, Morandi, Guttuso, ma anche importanti artisti internazionali da Peter Paul Rubens a Jusepe Ribera, da Nicolas Poussin a Jacob Jordaens, da Philipp Hackert a Gerrit van Honthorst, da Philippe Mercier a Nicholas Tournier, fino a Picasso.

Dopo alcune “Suggestioni dall’antico” che testimoniano l’esistenza e la penetrazione della cultura del vino in queste terre fin dagli Etruschi – tanto che il termine “vino” appare nella bronzea Tabula Cortonensis, terzo testo etrusco per lunghezza esposto eccezionalmente in mostra – il percorso espositivo di ARTE E VINO condurrà dalla sezione del “Vino e Sacro”, con i racconti dell’Antico e del Nuovo Testamento interpretati dall’estro e dal pennello dei grandi maestri, al “Mito”, ove spicca l’ambivalente figura di Bacco dio dell’ebbrezza e della follia, ma anche del lavoro e della produttività della terra e protettore delle arti e della creatività; fino alla sezione dedicata al lavoro, allo scorrere delle stagioni, ai piaceri dell’incontro.

Una mostra intensa e multiforme, anche grazie alle opere d’arte decorativa che accompagnano l’esposizione, suggerendo interessanti confronti con i tanti contenitori del prezioso liquido, religiosi e profani, raffigurati nei vari dipinti esposti: uno straordinario Corno potorio di provenienza tedesca del 1370, con corno di bufalo, argento dorato e smalti; coppe in argento ed oro, vetri di Murano, calici eucaristici come il famoso Calice Sisinnio del Tesoro di San Marco o il Calice di Cosimo Merlini dal Museo dell’Opera del Duomo di Prato, maioliche delle più importanti manifatture del Quattro e Cinquecento e un nucleo importante di porcellane e bisquit del XVIII secolo, provenienti dal polo museale napoletano.

La mostra sarà accompagnata da catalogo Skira e il biglietto includerà il servizio di audioguida.

ALTRI EVENTI E INIZIATIVE CORRELATI
Particolari inoltre gli eventi e le iniziative promosse “tra arte vino”: a partire dalla presenza, accanto al bookshop di un wine shop in cui acquistare i vini delle aziende sostenitrici dell’evento e di uno spazio degustazione che proporrà al pubblico abbinamenti tra prestigiose etichette vinicole e i prodotti doc e dop della migliore tradizione locale.

Orari

Dal lunedì al giovedì e il sabato e domenica dalle ore 9.30 alle 20.30

Venerdì dalle ore 9:30 alle 22:30 (chiusura biglietteria un’ora prima)

Aperto anche 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno e 15 agosto

Biglietti

Intero 12,00 euro (con audioguida compresa)

Ridotto visitatori individuali 9,00 euro (con audioguida compresa)

Riapertura del Museo del Vetro di Murano

Riapre le sue porta al pubblico, in una nuova sofisticata veste, con un percorso espositivo ampliato, il Museo del vetro di Murano a Venezia

Una vasta e complessa operazione di restauro e restyling ha interessato il Museo del Vetro di Murano a Venezia. Adesso, dopo che per mesi e mesi è stato chiuso, riapre finalmente al pubblico nella sua nuova veste: spazi espositivi quasi raddoppiati, un progetto museografico totalmente rinnovato, allestimenti e percorsi ridisegnati, che consentiranno ai visitatori di cogliere gli snodi chiave dell’avventura del vetro.

Il Museo del Vetro di Murano, uno dei dodici della Fondazione Musei Civici di Venezia, è forse l’unico luogo al mondo dove l’arte del vetro è raccontata fin dalle sue origini: dagli esempi di vetri romani tra il I e il III secolo d.C. alle creazioni del Rinascimento, fino ai virtuosismi innovativi del Settecento che anticipano l’insperata rinascita del vetro alla fine del XIX secolo e le sperimentazioni del Novecento.

Il progetto di restauro e restyling ha interessato sia Palazzo Giustinian che un’area dell’ex fabbrica di perle di vetro adiacente il giardino del Museo, le cosiddette ex Conterie. Ora gli ambienti restaurati del complesso industriale sono diventati un fascinoso white cube, che mantiene però negli archi e nelle trabeazioni le linee architettoniche del preesistente edificio e che coniuga la luce artificiale con quella naturale, proveniente dall’affaccio sulla Fondamenta Giustinian.

Qui, innanzitutto, un’originale “onda del tempo”, scandita da circa cinquanta opere scelte dall’età romana al Novecento, introduce nel mondo del vetro, esemplificando in maniera suggestiva le tappe salienti della storia vetraria di Murano e le evoluzioni tecnico-stilistiche che l’hanno accompagnata.

Il nuovo volume è anche destinato a ospitare, al piano terra, mostre ed eventi temporanei: primo fra tutti, dal 9 febbraio al 30 maggio, un sentito tributo – con una selezione di opere bianche e nere – a quel magico scultore del vetro che fu il muranese Luciano Vistosi, scomparso nel 2010 dopo anni di successi internazionali ottenuti grazie a sculture fortemente plastiche, dinamiche, imponenti, capaci soprattutto di catturare la luce.

Il percorso vero e proprio si dipana poi dal primo piano nobile, ove il Museo propone la sua eccezionale collezione, con il riallestimento e il nuovo progetto illuminotecnico, attraverso aree tematicocronologiche. Il grande ambiente del Salone centrale è stato intitolato agli antichi Maestri muranesi, spesso anonimi, ed è espressione della produzione vetraria dal Trecento a tutto il Seicento: la golden age del vetro di Murano. Dal salone, prima di proseguire verso i manufatti del XVIII secolo, si può accedere a una sorta di “antro”, una parentesi dedicata ai vetri d’epoca romana.

Seguono le mode e la creatività del Settecento, con il complesso Trionfo appartenuto alla famiglia Morosini, gli originalissimi fixés sous verre, che presentano scene d’ambiente veneziano alla maniera di Pietro Longhi. La sala dedicata al “Gusto della mimesi” tra Sette e Ottocento, con i soffiati in calcedonio, i famosi lattimi e la “stravagante” e “fallace” avventurina, segna il ritorno al vetro non trasparente; mentre nel soppalco, che inaspettato si affaccia sul volume delle Conterie grazie a una grande vetrata, non poteva mancare un focus sulle perle veneziane e le murrine.

Orario

dal 1 aprile al 31 ottobre, 10.00 – 18.00

(biglietteria 10.00 – 17.00)

da 1 novembre al 31 marzo, 10.00 – 17.00

(biglietteria 10.00 – 16.00)

aperto tutti i giorni, escluso

25 dicembre e 1 gennaio e 1 maggio

Vaporetto

linea 4.1/4.2/3 – fermata Murano Museo

Street Food a Venezia – Cose assolutamente da assaggiare almeno una volta

Street Food a Venezia : dove mangiare la migliore polpetta, il miglior fritto al cartoccio, il miglior panino e la migliore frittella

Cominciamo oggi una nuova rubrica che potrà essere arricchita anche dai vostri suggerimenti. Attenzione puntata su tutti quei piatti, cicchietti, dolci, e pietanze in generale, che bisogna assaggiare almeno una volta nella vita passando per Venezia. Stiamo parlando sia di street food, cibo da strada, economico ma gustoso e saporito, sia di semplici prelibatezze da mangiare seduti nelle osterie e ristoranti locali, in ogni caso sempre a un prezzo più che ragionevole.

Partiamo con l’aperitivo, stuzzichini grandi e piccini e il dolcetto. Tutti i locali qui sotto si trovano in zone molto vicine a Piazzale Roma e Stazione Santa Lucia quindi sono facilmente raggiungibili a piedi.

DOVE BERE LO SPRITZ

Scegliere un posto per bere lo spritz o l’aperitivo a Venezia non è facile ma tra tutti vi segnaliamo l’Osteria al Timon in Fondamenta degli Ormesini. Oltre a una vasta scelta di vini al bicchiere e uno spritz veramente ottimo, una serie di favolosi stuzzichini adatti a tutti, la cosa più suggestiva è certamente il fatto che si possa bere e mangiucchiare un cicchetto sedendosi in una dei tre barconi che stazionano davanti.

DOVE MANGIARE LE POLPETTE PIU’ BUONE DELL’UNIVERSO

Almeno una volta nella vita bisogna assolutamente provare una delle polpette dell’Osteria alla Vedova, in Strada Nuova, a pochi passi dalla fermata della Ca’ d’oro. Il locale è il classico bacaro dove si respira decisamente un’atmosfera di altri tempi, pochi posti a sedere dove si sta decisamente strettini, ma la gran parte della gente si assiepa nella calle subito fuori dalla porta facendo tranquillamente la fila per una polpetta e un buon bicchiere di vino. Cos’hanno di particolare farmacia online queste polpette? Sono croccantissime, la consistenza è assolutamente perfetta e il sapore decisamente insuperabile.

DOVE MANGIARE IL MIGLIOR FRITTO AL CARTOCCIO

Il Frito Inn è perfetto per chi desidera mangiare in velocità una porzione abbandonate di fritturina di pesce, o verdure pastellate, o patatine, o una bella mozzarella in carrozza. Questo locale dove si mangia solo in piedi è in una piazzetta molto caratteristica a pochi passi dalla Stazione Santa Lucia, vicino al mercato di Cannaregio, in Campo San Leonardo. Il fritto è sempre fatto al momento ed è digeribilissimo. I prezzi sono assolutamente competitivi: un cartoccio abbondante di frittura di pesce 4€.

DOVE MANGIARE UN PANINO VELOCE MA SAPORITO

Il Bacareto da Lele è da molti anni un Must per tutti coloro che vivono Venezia sia come studenti che da turisti. E’ a 300m da Piazzale Roma in un caratteristico Campiello, davanti alla Chiesa di San Nicolò di Tolentino. I piccoli panini con salumi di ogni tipo sono assolutamente irresistibili, sempre freschi, fragranti e appetitosi, e ad un prezzo imbattibile: 1€ ciascuno. Da associare alla classica ombra di vino.

DOVE MANGIARE LA FRITTELLA PERFETTA

La frittella è il classico dolce veneziano che tutte le pasticcerie producono durante il Carnevale. Le frittelle però non sono tutte uguali. Quelle assolutamente perfette, le classiche veneziane senza ripieno con l’uvetta e i pinoli, morbide, fragranti, che si sciolgono in bocca, si mangiano alla Pasticceria da Tonolo, in Calle Crosera. Non sono da meno quelle alla crema o allo zabaione. Tonolo è una pasticceria molto rinomata, con dolci rigorosamente di produzione propria, ed a pochi passi da Piazzale Roma.

Qui sotto troverete la mappa con tutti i locali di cui abbiamo parlato segnati così da raggiungerli più facilmente.

La Guerra dei Pugni a Venezia

A Venezia si svolgevano fin dal 1300 le famigerate Guerre dei Pugni su alcuni ponti

Venezia è la città dei ponti. Se ne contano più di 400 che collegano le 118 isolette che compongono una delle città più uniche al mondo. Ci sono ponti molto famosi, come quello di Rialto e quello dei Sospiri, ponti senza spalliere (solo due: uno a Torcello e uno in centro storico lungo Rio di San Felice, a pochi passi dalla Scuola della Misericordia) e ci sono anche i Ponti dei pugni e della Guerra. A cosa servivano quest’ultimi? Venivano utilizzati un tempo per le famose Guerre dei Pugni. In particolare ce ne sono due, quello dei Pugni e quello di Santa Fosca, dove sono rimaste (nonostante siano stati ricostruiti) delle strane impronte di pietra d’Istria. Cos’erano le Guerre dei pugni? A Venezia esistevano un tempo due fazioni rivali: i Castellani e i Nicolotti. I primi vivevano nella zona a est della città (quella industriale, con l’Arsenale), i secondi su quell’area a ovest di Venezia dove si trova la Chiesa di San Nicolò dei Mendicoli (erano prevalentemente pescatori). Le due fazioni, acerrimi nemici, si affrontavano fin dal 1300, nel periodo tra settembre e Natale, in vere e proprie lotte agguerrite. Si trattava sia di singoli incontri di boxe, sia di combattimento multiplo che di vere e proprie guerre per la conquista del ponte. Le Guerre dei pugni ( le impronte di pietra servivano per far disporre i contendenti durante gli incontri singoli) si svolgevano su vari ponti, come quello già dei Carmini, quello di Santa Fosca e quello della Guerra. Dato che allora i ponti erano privi di parapetto, vinceva chi buttava in acqua più nemici possibili. La rivalità tra le due fazioni era evidente anche nei particolari più minuti: per esempio i Castellani avevano sciarpe e berretto rossi, i Nicoletti neri; le donne dei Castellani portavano un fiore da un lato del petto, quelle dei Nicolotti dall’altro. Le Guerre dei Pugni diventarono col tempo sempre più cruente e le dispute si dovettero proibire nel 1705. A Venezia queste guerre vennero sostituite nel ‘700, durante il periodo del Carnevale, dalle “Forze d’Ercole”.    

Risotto di Gò

Altro piatto veneziano doc: il risotto di gò

Il risotto di gò è un piatto veneziano piuttosto anomalo, in quanto il (ghiozzo in italiano) è oggettivamente uno dei pesci più ostili da mangiare: brutto da vedersi, abita i fondali più melmosi della laguna, e soprattutto risulta quasi impossibile da pulire. Il ghiozzo, da giovane, viene utilizzato per pescare il branzino. Anomala è anche la preparazione, in quanto il va bollito intero (facciamo un gò grosso a persona, a cui vanno tolti gli occhi, lo stomaco e la coda) in acqua bollente insieme ad una cipolla, due carote e a tre gambi di sedano per circa un’ora. Una volta stracotto, si passa il tutto al passa pomodoro, ottenendo quindi un brodone polposo grigio di gusto piuttosto dolce. E’ con questo farmaciaabuonmercato.com/viagra.html brodone di pesce che si prepara il risotto di gò. Si tosta il risotto con un po’ di cipolla, e si aggiunge man mano che si cucina il riso il brodo di polpa di gò. Una volta pronto, lo si manteca con dell’olio extravergine e del pepe, e un mezzo bicchierino di brandy. Il risotto di gò è un piatto già completo di suo, difficile trovarne delle varianti che lo migliorino o lo rendano ugualmente appetibile. Una buona alternativa, magari per chi non ama particolarmente il gusto di pesce tendente al dolciastro, potrebbe essere quella di aggiungere un po’ di vongole o comunque un pesce con un gusto un po’ più ‘’marino’’ del ghiozzo. Ricetta a cura di David Marchiori gestore dell’Osteria Palaplip e creatore del Blog Incoscienzaatavola

Fegato alla veneziana

Assolutamente da provare il famoso e rinomato Fegato alla venexiana

Il fegato alla venexiana o lo si ama o lo si evita. Il gusto deciso del fegato, infatti, nonostante la presenza mitigante delle cipolle, non passa inosservato. Ma chi lo ama ne mangerebbe sempre, con pari quantità di pane intinto nel piatto. L’ingrediente principale, il fegato di maiale, è stato spesso sostituito anche nei ricettari da quello di vitello, di gusto meno aggressivo. Se siete in quattro prendete 3 cipolle affettate finemente, e le fate appassire dentro un tegame coperto per una ventina di minuti, fino a farle imbiondire. A questo punto aggiungete un bicchiere di vino con tre cucchiai di aceto, e fate cucinare le cipolle ancora per quasi un’ora. Otterrete una salsa con le cipolle ammorbidite alla quale aggiungerete 650 g. di fegato a pezzettini, che vanno lasciati cucinare nella cipolla dai 3 ai 5 minuti al massimo. E’ importante non andare oltre, altrimenti il fegato rischia di sbriciolarsi. Dopo averci sgranato un po’ di pepe godetevelo, se vi piace, o evitatelo se al contrario il fegato non vi piace per niente. Ricetta 2.0 Volendo preparare una ricetta alternativa ma rimanendo nell’ambito delle repubbliche marinare, potete preparare il fegato alla genovese, con un trito di erbe aromatiche (timo,salvia, rosmarino,prezzemolo) al posto della cipolla, nel quale cucinerete il fegato spolverando alla fine il tutto con un pesto di pane, aglio e aceto. Ricetta a cura di David Marchiori di http://www.incoscienzaatavola.it/

Isola del Lazzaretto Novo

Una gita in Laguna alla scoperta del Lazzaretto Novo

Usata prima come luogo di quarantena durante le epidemie di peste, poi dall’esercito napoleonico e infine dall’esercito italiano fino al 1975, il Lazzaretto Nuovo è una delle poche isole abbandonate della Laguna di Venezia ad aver conosciuto una perfetta azione di recupero.

Oggi il Lazzaretto Nuovo fa ormai parte del circuito museale cittadino: è inserito nel Sistema Bibliotecario Museale della Provincia di Venezia (SBMP), negli Itinerari storico-naturalistici (Progetto UE – O.2) e negli Itinerari Educativi del Comune di Venezia. Accoglie migliaia di visitatori ogni anno, tra cui molte scuole di ogni ordine e grado.

LE ORIGINI DEL LAZZARETTO Nel 1468 con decreto del Senato della Serenissima fu istituito nell’isola della Vigna Murata un Lazzaretto con compiti di prevenzione dei contagi, detto “Novo” per distinguerlo dall’altro già esistente vicino al Lido (detto “Vecchio”), dove invece erano ricoverati i casi manifesti di peste. L’isola divenne luogo di “contumacia” (quarantena) per le navi che arrivavano dai vari porti del Mediterraneo, sospette di essere portatrici del morbo.

Il principale edificio dell’isola, il cinquecentesco Tezon Grande , lungo più di 100 metri (il più grande edificio pubblico di Venezia dopo le Corderie dell’Arsenale), conserva ancora molte scritte e disegni originali, documenti straordinari sulle pareti che, attestando la presenza dei mercanti, dei “bastazi” (facchini) e dei guardiani del Magistrato alla Sanità, descrivono arrivi di navi e commerci (da Costantinopoli, Nauplia nel Peloponneso, Alessandria d’Egitto, Cipro …), sigilli e simboli, nomi di dogi e di marinai.

L’isola è visitabile unicamente su prenotazione. Per tutte le informazioni:
www.lazzarettiveneziani.it
Email: info@lazzarettiveneziani.it

Museo e Area Archeologica di Altino

L’area archeologica di Altino, a pochi km da Venezia, comprende il Museo e il magnifico percorso espositivo all’esterno.

Fin dagli anni ottanta dell’800 studiosi e istituzioni operanti nel Veneto cominciarono a interessarsi alla topografia dell’antica Altino e ai numerosi reperti archeologici di provenienza altinate appartenenti alla collezione della famiglia Reali, allora proprietaria del sito. Le opere di bonifica successive fornirono ulteriori testimonianze archeologiche della città e delle sue necropoli. Risultava sempre più evidente e urgente la questione della conservazione di tali numerose e importanti testimonianze. A tale scopo nel 1960, ad opera della Soprintendente Bruna Forlati Tamaro, fu inaugurato il Museo Archeologico Nazionale di Altino, concepito come un piccolo antiquarium all’interno dell’area archeologica. MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE di ALTINO Il Museo Archeologico di Altino è situato all’interno dell’area archeologica altinate. Il percorso espositivo, distribuito nelle due sale, consta di elementi decorativi rinvenuti nelle necropoli, come la statua acefala di Icaro, una serie di capitelli e un frammento di cornice e numerose meridiane. All’interno delle vetrine distribuite nelle due sale sono esposti essenzialmente i meravigliosi reperti vitrei relativi alla mostra permanente “Altino. Vetri di laguna“. AREA ARCHEOLOGICA di ALTINO Le aree archeologiche di Altino, che costituiscono parte integrante del percorso di visita, recano testimonianza della città romana di Altinum e si estendono immediatamente a Nord e a Est del Museo; nella prima sono mantenuti in luce i resti di uno dei cardini e della Porta urbica settentrionale, costituita da una struttura a due torri con antistanti approdo acqueo e fondazioni di un ponte; nella seconda è visitabile una porzione dell’abitato romano sviluppato lungo uno dei decumani della città, le pavimentazioni a mosaico di alcune abitazioni e una scalinata di approdo.

Come arrivarci: per raggiungere Altino è sufficiente prendere il treno da Venezia, direzione PortoGruaro

Prezzo: Intero 3 €; ridotto 1,5 € per ragazzi di età compresa tra 18 e 25 anni

Passo San Pellegrino – Moena- Canazei – Falcade

Il Passo San Pellegrino è un ampio valico alpino di interesse turistico, con alberghi esclusivi che consentono l´accesso diretto alle piste, meta ideale per chi ama lo sci più assoluto e le piste sempre scaldate dal sole. Un paesaggio unico, irripetibile, che aspetta solo di essere conosciuto. Dista circa 11 km. da Moena, e segna il confine del Trentino con la provincia di Belluno. Meta in estate di numerose escursioni, sia sul versante della Costabella e del Gruppo dei Monzoni che verso l’area del Col Margherita e di Cima Bocche, con interessanti camminamenti risalenti all’epoca del primo conflitto mondiale. In inverno l’area sciistica che qui si sviluppa è dotata di moderni impianti di risalita e tracciati di varia lunghezza e difficoltà, direttamente collegati al carosello delle Tre Valli e alla zona sciistica di Falcade. Il Passo è caratterizzato da alcune prestigiose strutture alberghiere, che
consentono l’accesso diretto alle piste, meta ideale per chi ama lo sci più assoluto e le piste sempre illuminate dal sole. Dagli amanti dello sci nordico è ben conosciuto il centro fondo Alochet, con stupendi tracciati immersi nello splendore dei boschi.

Il comprensorio sciistico Tre Valli comprende le località di San Pellegrino, Moena – Alpe Lusia e Falcade. Il collegamento tra Falcade e San Pellegrino è possibile sci ai piedi mentre per raggiungere Moena e Lusia occorre prendere il pullman. Nel comprensorio vi sono 100 km di piste e 27 impianti compresi tra i 1200 e i 2500 metri, tra bellissimi scenari e pendii innevati. Esiste un itinerario segnalato, lo skitour dell’amore, che collega tutte e tre le vallate.

area sciistica è dotata di moderni impianti. Una funivia da 100 posti porta al Col Margherita a quota 2650 m. Famoso il “pistone” di 646 m di dislivello, lungo 3200 m e a tratti molto impegnativo, con pendenze dal 10 al 45%. Dal Col Margherita si può scendere a Falcade, oppure percorrere le numerose piste medio-facili in località Le Buse. Sul versante opposto del passo partono numerosi skilift e seggiovie. Con due seggiovie si raggiunge Cima Uomo a quota 2469 m, per ritornare al passo lungo le piste Cima Uomo, Gigante e Chiesetta, con difficoltà variabile per complessivi 3300 m e un dislivello di 483 m. Con la seggiovia Costabella e lo skilift Paradiso si raggiunge quota 2318. La pista è lunga 3300 metri ed è di media difficoltà, con pendenze fino al 35%.

La pista più lunga della Ski Area (12 km) veniva chiamata “pista degli innamorati” per il suo morbido tracciato e la romantica vista. Ora esiste addirittura uno Skitour dell’amore con partenza e arrivo a falcade.

MOENA
Moena sorge su una splendida conca alluvionale circondata da alcuni fra i più suggestivi gruppi dolomitici tra cui il gruppo del Latemar, la Valaccia e le verdi propaggini del valico di Costalunga. E’ il maggiore centro abitato della Valle di Fassa, conosciuto sia in Italia che all’estero come la “fata delle Dolomiti”, che ne inquadra completamente il fascino e l’antica suggestione che si legano a racconti perduti nella notte dei tempi. Il paese, molto curato dal punto di vista architettonico, si distingue per quella accattivante eleganza che si accompagna a negozi raffinati, dove si concretizza l’opportunità di appagare ogni più esigente desiderio di uno shopping di classe. Oltre a ciò, Moena si è dimostrata in questi ultimi anni molto sensibile alla tradizione culinaria ladina e ospita fortunate rassegne gastronomiche come “A cena con Re Laurino” in inverno e “Sapori d’Autunno” in settembre. D’estate il paese offre ai suoi ospiti la possibilità di moltissime passeggiate e numerosi tracciati di diversa difficoltà da percorrere con la mountain bike. È la patria ormai classica dei bikers e proprio sul suo territorio si snoda il percorso della “Rampilonga”, che con i suoi 4500 partecipanti è diventata la maggiore bike marathon italiana. In inverno invece, Moena pulsa nel cuore della Ski Area Tre Valli, caratterizzata da una funzionale rete di impianti di risalita e da splendide piste sia all’Alpe di Lusia che al Passo San Pellegrino, nonché da un attrezzato centro del fondo.

FALCADE

Falcade è una delle località del comprensorio Tre Valli insieme a San Pellegrino, Moena e Lusia. Esiste un itinerario segnalato, lo skitur dell’amore, che collega tutte e tre le vallate.Il collegamento con San Pellegrino è possibile sci ai piedi mentre per raggiungere Moena e Lusia occorre prendere il pullman Nel comprensorio vi sono 100 km di piste e 27 impianti.Ma torniamo a Falcade. Dal paese la seggiovia Le Buse porta in quota da dove è possibile salire sino ai 2500 metri del Col Margherita. Da qui si può optare per scendere sulle piste venete o scendere verso il Passo San Pellegrino. Tra le piste del versante veneto va senza dubbio ricordata la lunghissima pista degli innamorati che dai 2500 metri giunge sino al paese dopo ben 12 km. Gli impianti sono veloci e moderni e le piste panoramiche.

Falcade offre la possibilità agli amanti dello sci da fondo di praticare questa disciplina sportiva tra i boschi e gli ampi spazi che circondano il paese. Si ha la possibilità di scegliere tra i vari percorsi disponibili a partire dal campetto scuola, dove i meno esperti possono apprendere la tecnica di base anche con l’aiuto dei maestri di fondo. Si scia fino ad arrivare al di là del torrente Biois, per affrontare i notevoli dislivelli e le difficoltà tecnico-atletiche del percorso rosso.

Nel Centro Fondo Falcade sono presenti quattro anelli: due rossi da 7.5 e 4 km e due azzurri da 3 e 2 chilometri.

CANAZEI

Canazei, con le sue quattro frazioni di Gries, Canazei, Alba e Penia, pur non essendo il centro più popoloso della Val di Fassa è sicuramente il centro turisticamente più rinomato e di maggiore richiamo per il turismo invernale in campo nazionale ed internazionale, grazie anche alla posizione strategica a ridosso dei passi dolomitici Pordoi, Sella e Fedaia. I modernissimi impianti di risalita fanno dell’area di Canazei una delle stazioni modello dell’arco alpino, direttamente collegata al Giro del Sellaronda.

Adagiata in una stupenda conca naturale, ai piedi di alcune delle più suggestive cime dolomitiche, Canazei ha conosciuto negli ultimi decenni una notevole espansione edilizia, pur rimanendo saldamente legata alle sue origini e tradizioni ladine, di cui rimangono molte tracce visibili nell’architettura come anche nelle usanze popolari. Grande è l’attenzione riservata alla salvaguardia e alla cura degli usi e dei costumi della gente ladina che qui come altrove si raccoglie in gruppi di ballo, di teatro e di cultura. Alla fine di ogni estate si riuniscono a Canazei le rappresentanze di tutte le genti ladine per la “Gran festa da d’istà”, appuntamento ormai classico della tradizione locale.

Canazei rappresenta un connubio ideale tra natura e sport, manifestazioni e cultura, relax e vita notturna: moltissimi sono infatti i locali tipici, pub, après ski, piano bar, frequentati soprattutto d’inverno fino alle prime luci dell’alba.

Hotel Da Vito

Hotel da Vito è un Business Hotel a Venezia completamente rinnovato, dotato di 40 stanze tutte insonorizzate. Tutte con docce, frigobar, TV, Pay-TV, aria condizionata e telefono diretto, alcune con idromassaggio. Tutte le camere dell’ Hotel Da Vito sono dotate di accesso internet utilizzabile con il proprio Pc. Punto di forza sono anche le 2 grandi sale congressi con 40 posti. Arredi di classe, parcheggio privato di facile accesso. Attiguo all’ Hotel da vito troverete il nostro famoso RISTORANTE da Vito raccomandato per le sue specialità gastronomiche Venete a base di carne. La struttura è a conduzione familiare e le camere sono dotate di tutti i comfort di cui avrete bisogno, in più c’è la possibilità di usufruire del ristorante con pasti di mezza pensione o alla carta.