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Locali e Caffè storici a Venezia

Il Caffè Florian “I took a seat at the Caffè Florian, savouring the ices, listening the music, chatting with an acquaintances. No traveller can forget the immense mass of tables and chairs wich advances like a promontory into the smooth lake of the square”. 

Henry James E’considerato uno dei caffè più antichi d’Italia e data la sua prestigiosa posizione, esattamente sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco, è quasi un simbolo di Venezia.

Venne inaugurato nel 1720 da Floriano Francescani con il nome di “Alla Venezia Trionfante” ma subito cominciò ad essere chiamato Florian dai suoi prestigiosi ospiti. Trecento anni di storia sono passati attraverso le sue sale e davanti le sue vetrine: dalla caduta della Repubblica Serenissima alle cospirazioni di chi voleva sovvertire il regime francese e poi austriaco, dall’Unità d’Italia alle Guerre mondiali.

I nobiluomini e uomini politici veneziani, come Daniele Manin e Silvio Pellico, si sedevano per discutere d’affari di stato, uomini di lettere ed artisti, come Carlo Goldoni, cercavano l’ispirazione, dongiovanni impenitenti, come Giacomo Casanova, intrattenevano le signore (il Florian è stato il primo locale in cui fosse concessa l’entrata anche alle donne).

Era il luogo adatto per i pettegolezzi e le chiacchiere frivole, tanto che Gaspare Gozzi decise che fosse uno dei pochi posti dove fosse possibile comprare la sua Gazzetta Veneta. Nel corso dell’800 Lord Byron, Foscolo, Goethe, Marcel Proust, Gabriele D’Annunzio, Rousseau, Stravinsky, Modigliani si sedettero ai suoi tavoli. Riccardo Selvatico e i suoi amici decisero proprio al Caffè Florian di organizzare un’esposizione d’arte biennale: l’Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea o Biennale di Venezia, per l’appunto, che venne poi inaugurata nel 1895.

Oggi il Caffè Florian, che dall’inizio del 900 adottò l’idea tradizionale di caffè concerto con un’orchestra permanente, è ancora il luogo dove Venezia e il mondo si incontrano.e dove potresti ritrovarti seduto accanto a personaggi illustri e star del cinema.

Tra le altre cose offre anche una vasta scelta di prodotti unici, come un’ampia scelta di caffè e Thè, profumi per l’ambiente, accessori quali sciarpe di seta e cravatte che si possono anche acquistare via Internet sul raffinatissimo sito www.caffeflorian.com .

Il Caffè Quadri Sorto Nel 1775 con il nome originario “Il Rimedio” per volontà di Giorgio Quadri, levantino di Corfù, si è conquistato rapidamente spazio fra i molti caffè della Piazza San Marco che all’epoca erano circa 34. Nel 1830, dopo alterne vicende venne rilevato dai fratelli Vivarini che gli diedero uno strepitoso impulso aprendo nuove sale al piano superiore. L’ambiente elegante e raffinato, abbellito dagli splendidi stucchi e dai pregevoli quadri di Giuseppe Ponga, e la posizione nella Piazza hanno da sempre esercitato un fascino incredibile sui personaggi illustri.

Difatti, sfogliando a ritroso le pagine del Libro degli Ospiti del Quadri troverete Stendhal, che ne era un assiduo frequentatore, Lord Byron, amante delle sregolatezze, che cercava continuamente la compagnia femminile sedendosi, durante i 3 anni che risiedette a Venezia, in quasi tutti i caffè della Piazza. Honorè De Balzac visitò il Quadri nel 1837, e Richard Wagner, il grande compositore tedesco, era solito sorseggiarvi il caffè. Harry’s Bar L’Harry’s Bar nasce nel 1931. Giuseppe Cipriani dopo una lunga carriera come barman all’Hotel Europa acquista un vecchio magazzino per le corde che si affaccia sul Bacino San Marco, a pochi passi dalla Piazza. Il nome “bar di harry” deriva da una vecchia conoscenza di Giuseppe: un giovane studente americano, Harry Pickering, che finanziò in parte il progetto.

Fin da subito il locale divenne la meta preferita di tanti intellettuali, artisti, scrittori e nobiluomini che passavano per Venezia o vi risiedevano. Tra gli ospiti illustri ricordiamo Arturo Toscanini, Guglielmo Marconi, Truman Capote, Orson Welles, George Braque, Barbara Hutton, Peggy Guggenheim, e molti altri ancora. Tra tutti merita una menzione a parte Ernest Hamingway che vi passò svariati anni stringendo un rapporto di intensa amicizia col proprietario, inventando lui stesso numerosi drink.

Nel suo romanzo “Oltre il fiume e tra gli alberi”l’Harry’s Bar viene citato più volte. Caffè La Calcina Situati lungo le Zattere, sia il Caffè che l’omonima Pensione sono state testimoni della stesura del famosissimo “Le pietre di Venezia” di John Ruskin. Il Caffè La Calcina – divenuto poi “Vapore” e “Cucciolo” – fu cenacolo di artisti scapigliati tra cui: Francesco Maria Piave, librettista di Verdi e la poetessa Maria de Regnier, amata da D’Annunzio che vi è infatti fotografata nel 1909 con lo scrittore Jean-Louis Vaudoyer. Nel 1912 Rainer Maria Rilke scriverà proprio dai tavoli del caffè una lettera intitolata “Ponte Calcina Zattere 775” indirizzata alla Principessa Thurn und Taxis.

Oggi il Caffè si chiama “La Piscina” a ricordo di un pezzo autentico di Venezia: proprio qui infatti fino agli anni ’60 si trovava una stabilimento balneare con tanto di Piscina (allora l’acqua della Laguna non era sporca come oggi!), uno spazio delimitato dove si poteva nuotare o svagarsi.

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